La promessa unilaterale

AutorePaolo Pardolesi
Pagine144-168
CAPITOLO QUARTO
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SEZIONE PRIMA
LA PROMESSA UNILATERALE
SOMMARIO: 1. Problematiche connesse all’obbligatorietà della promessa unila-
terale. - 2. Promessa unilaterale: principio di tipicità, interpretazioni adesi-
ve e problematiche attinenti alla relazione tra ‘promessa’ e ‘proposta’. -
2.1. Promessa unilaterale: procedimenti di formazione del vincolo. - 2.2.
Promessa unilaterale: teoria della responsabilità per lesione dell’affida-
mento. - 3. Vincolatività della promessa unilaterale: una posizione della
Suprema corte.
1. Problematiche connesse all’obbligatorietà della promessa uni-
laterale
È tempo, dunque, di considerare la ‘via italiana’ alla promessa
unilaterale.
Nell’accingersi a tale ricognizione, va messo nel conto che in
questa materia si sono consumati (e ancora divampano) i confronti
dialettici forse più accesi tra formanti dottrinale e giurisprudenzia-
le: proprio l’assenza di linearità degli esiti e delle posizioni matu-
rate nel tempo, da un lato, e la precarietà delle indicazioni norma-
tive fornite dal legislatore, dall’altro, hanno contribuito a creare
una zona d’ombra in cui i confini tra l’area contrattuale e quella
dell’illecito si fanno vieppiù sfumati e confusi.
Nel nostro sistema giuridico il problema della vincolatività
della promessa unilaterale storicamente ruota intorno alla contro-
versa coesistenza degli gli artt. 1987 e 1333 c.c., la cui forte im-
pronta dogmatica ha finito per segnarne in modo significativo il
destino interpretativo5. Del resto, sin dall’entrata in vigore del co-
dice del 1942, l’assunto della formazione unilaterale del vincolo
(ex art. 1333 c.c.) ha sollevato non pochi problemi di compatibilità
5 Per un’ampia ricostruzione storica dei passaggi che hanno scandito l’evo-
luzione del problema dell’obbligatorietà della promessa v. A. D’ANGELO, Le
promesse unilaterali, in Il Codice Civile Commentario diretto da P. Schlesinger,
Milano, 1996, 1 ss.
ALLA RICERCA DI EQUIPOLLENZE FUNZIONALI
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con il precetto dell’art. 1987 c.c.6. Mi spiego: mentre nell’art. 1333
c.c. la dichiarazione unilaterale di obbligarsi parrebbe doversi ascri-
vere all’area contrattuale (rendendo “quest’ultima partecipe delle
prerogative dell’autonomia privata riservata dall’art. 1322 al con-
tratto”)7, l’art. 1987 c.c. esclude qualsivoglia efficacia obbligatoria
«fuori dai casi ammessi dalla legge»8. In altre parole, la medesima
formula promissoria (caratterizzata dalla dichiarazione dell’assun-
zione dell’obbligazione e del suo oggetto), potendo essere qualifi-
cata sia come ‘proposta’ (ex art. 1333 c.c.) sia come ‘promessa’
(ex art. 1987 c.c.), ha dato il là ad una prospettiva di indagine ad
ampio raggio che, denunciando l’impossibile convivenza di disci-
pline differenziate per lo stesso fenomeno, “ricerca, al confine tra
l’area contrattuale e quella dell’illecito, i criteri di vaglio del fon-
damento del vincolo e, quindi, dell’obbligatorietà delle promesse
anche con riguardo a ragioni che attengono specificatamente alle
diverse tipologie del loro oggetto”9. In sostanza, dottrina e giuri-
sprudenza hanno affrontato il problema della obbligatorietà della
promessa unilaterale muovendosi in due direzioni diametralmente
opposte: da un lato, la traiettoria più classica (ossia quella contrat-
tuale) in forza della quale il fondamento della vincolatività di tutte
le promesse unilaterali dovrebbe individuarsi nella disciplina gene-
rale dei contratti (e, in particolare, nel duplice requisito della giu-
stificazione causale e della tipicità prevista dal legislatore) e,
dall’altro, quella di più recente estrazione (attinente all’ambito extra-
contrattuale) che, traendo insegnamento dalla valorizzazione della
6 V., ex multis,. G. TAMBURRINO, I vincoli unilaterali nella formazione
progressiva del contratto, Milano, 1954, 29 s.; R. SACCO, Contratto e negozio a
formazione bilaterale, in Studi in onore di Greco, II, Padova, 1965, 974 s.; M.
SEGNI, Autonomia privata e valutazione legale tipica, Padova, 1972, 347 ss.; A.
RAVAZZONI, La formazione del contratto, I, Le fasi del procedimento, Milano,
1973, passim; R. SACCO, Il contratto, in Trattato di dir. civ. it. diretto da F. Vas-
salli, Torino, 1975, 37 ss.; G. CASTIGLIA, Promesse unilaterali atip iche, in Riv.
dir. comm., 1983, I, 331.
7 A. D’ANGELO, op. cit., 61 s.
8 Non a caso, già in uno dei primi commenti, un’autorevole voce dottrinale
(L. BARASSI, La teoria generale delle obbligazioni, II, Le fonti, Milano, 1946,
299) poneva l’accento sulla possibilità di “scorgere nell’art. 1333 una perfetta
antitesi all’art. 1987”.
9 A. D’ANGELO, op. cit., 64.

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