Prologo

AutoreLoffredo, Antonio
Pagine9-12
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Prologo
È sempre difficile scrivere il prologo di un libro. Innanzitutto perché
si deve affrontare un argomento che, ovviamente, è stato sviluppato in
modo più esteso e convincente da parte dellautore: in questo senso si par-
la di una certa inutilità dei prologhi. Tuttavia, un prologo dovrebbe costi-
tuire un esercizio di complicità con il lettore, al fine di avvertirlo su quali
sono, allavviso di chi lo scrive, gli elementi più suggestivi del testo.
Il libro studia la formazione e il lavoro, ed il tema farebbe pensare ad
una sua proiezione esclusivamente sul campo del mercato del lavoro op-
pure su quello della professionalità; invece, se così fosse, al suo interno
non si riuscirebbe a sviluppare un discorso univoco. Infatti, in modo am-
bivalente, formazione vuol dire eccellenza nella qualificazione del lavoro
e della professione ma anche il suo rovescio, ovvero dequalificazione e
precarietà, in un contesto di crisi del lavoro e dei settori strategici indu-
striali sempre più in difficoltà in periodi di crisi. La questione diventa an-
cora più vaporosa se si intreccia formazione con scienza e conoscenza da
una parte, tecnica e ricerca con finalità produttive dallaltra.
La formazione incide perciò sulla stabilità e sulla promozione del la-
voro, ma anche sul suo contrario, su lavori atipici e mansioni imprecise,
frammentarietà del lavoro e dislocazione produttiva. È un elemento im-
portante nella produttività del lavoro che però risulta svalutato dai turba-
menti generati dalla decapitalizzazione tecnologica in atto nellindustria.
Si pensa alla formazione come politica di stato, come politiche pubbliche
sulloccupazione, ma ne esiste anche una dimensione collettiva e sindaca-
le che si riflette nella contrattazione collettiva, di cui costituisce un conte-
nuto importante e non solo nella dinamica della concertazione sociale. La
formazione si declina al singolare se si inserisce nella logica del rapporto
contrattuale ma è allo stesso tempo estremamente dipendente dallorga-
nizzazione dellazienda. Infatti mobilità geografica e funzionale sono ca-
tegorie che si declinano sempre più spesso congiuntamente con quella
della formazione e del lavoro. Infine, ci sono molti miti intorno alla for-
mazione, tante affermazioni retoriche che non corrispondono alla realtà
del fenomeno, neppure considerandolo nella sua complessità.
Il libro ripercorre in modo attento tutte queste angolazioni, in modo
tale che alla fine si riesce a cogliere la figura della formazione nel lavoro
come un poliedro elegantemente disegnato nelle sue facce da parte

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