Il verus procurator: il procuratore nel pensiero dei giuristi classici
Autore | Antonino Milazzo |
Pagine | 57-123 |
Sommario: 1. Premessa semantica e terminologica – 2.1 Il procurator e la que-
stione delle sue origini – 2.2 Il procurator e il nodo problematico dei rapporti
tra procura e mandato in età classica– 3. D. 3.3.1 pr.: la definizione del procu-
rator e il dibattito in dottrina – 4. Il verus procurator: soluzione alla questione
definitoria del procurator e ai suoi effetti in materia di adempimento.
1. Premessa semantica e terminologica
Diverse fonti151 menzionano il sintagma verus procurator: oc-
corre chiedersi preliminarmente il signicato che i due termini, ri-
spettivamente un aggettivo e un sostantivo, assumono all’interno
del composto; pur, tuttavia, tenendo a mente i limiti che un’analisi
linguistica, come quella che stiamo per condurre, riveste nell’ana-
lisi dei passi giuridici, nei quali spesso i termini assumono una va-
lenza tecnica peculiare, a volte diversa da giurista a giurista, la
quale accezione giuridica differisce da quella comune.
Nell’aprire il suo studio sul verus et falsus procurator, il Dona-
tuti152 osserva che ‘con la qualica verus nelle fonti si mette in ri-
lievo che la cosa che si considera è pienamente conforme alla sua
natura, ch’essa ne ha i caratteri essenziali o, con pensiero pregno di
151 Cfr. D. 46.8.22; D. 47.2.81; D. 3.3.40; D. 5.1.56; D. 15.4.1; D. 39.1.5; D. 39.1.13.2;
D. 43.16.1; D. 46.3.12; D. 16.3.13; D. 17.1.26.
152 D, Verus et falsus procurator cit., 135 ss.
CAPITOLO SECONDO
IL VERUS PROCURATOR: IL PROCURATORE
NEL PENSIERO DEI GIURISTI CLASSICI
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naturalismo, ch’essa è conforme alla realtà oggettiva in contrasto
con ciò ch’è semplicemente opinione individuale’153.
Il sintagma verus procurator non trova spazio all’interno del di-
zionario di Berger154, il quale, accanto alla voce dedicata al falsus
procurator, dedica un apposito spazio soltanto al procurator in ge-
nerale155.
Se si volge lo sguardo alle denizioni in generale, in prima bat-
tuta il signicato che ci viene reso è quello di vero, reale, fondato,
autentico o genuino156: tutte accezioni, come è evidente, che riguar-
dano la lingua latina in generale, più che l’idioma tecnico giuridico
in particolare. Sempre nella chiave di una denizione generale il
Lexicon del Forcellini denisce verus ciò che è ‘sincerus, solidus,
germanus, certus, non fucatus, non simulatus, non adumbratus’; e
signicativamente pone come termini contrari simulatus, ctus e
falsus157.
Quindi, con buona approssimazione, possiamo convenire con il
Donatuti nel denire verus procurator colui che è realmente procu-
rator, ossia non simulato o apparente: quindi, colui che non è falsus
procurator.
153 L’autore cita a tal proposito esempi tratti dalle fonti in cui ricorre l’aggettivo verus,
accoppiato a sostantivi diversi dal procurator. A tal proposito ricorda (Verus et falsus
procurator cit., 135 nt. 2): verus debitor in D. 2.14.3; verum divortium in D. 24.1.64; ve-
rus dominus in D. 39.6.13; verum emptor in D. 18.2.4; verus filius in D. 28.8.11; verus
heres in D. 40.7.29; vera ratio in Gai. 1.190; vera scientia in D. 50.17.76; vera sententia
in D. 7.2.1.
154 A. B, Encyclopedic Dictionary of Roman Law (Philadelphia 1953).
155 Tuttavia nell’Encyclopedic Dictionary of Roman Law si rinviene la definizione ge-
nerale del termine verus, quale contrario di falsus (B, Encyclopedic Dictionary of
Roman Law cit., 762): ‘It is opposed to falsus (…) real, true, authentic’ poi soggiungen-
dosi: ‘also used to indicate the real (not simulated or fictitious) legal quality of a transac-
tion or personal situation (e.g., verus emptor, debitor, heres, dominus, vera donatio, ve-
rumdivortium)’.
156 Così L. C – S. M, Vocabolario della lingua latina4 (Torino
2007) s.v. verus. V. anche K. E. G – F. C, Dizionario enciclopedico della
lingua latina4 (Torino 2002) s.v. verus; G. C – G. C, Il dizionario della
lingua e della civiltà latina (Torino 2007) s.v. verus.
157 Cfr. E. F, Lexicon totius latinitatis 4 (Patavii 1805) s.v. verus.
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Occorre, a questo punto, denire colui che è procurator. Ora,
partendo dalla denizione generale158, dobbiamo volgere il nostro
sguardo alla valenza in chiave tecnica con la quale il termine veniva
utilizzato dai giuristi. In questa ottica di massima utilità è il ma-
nuale del Dirksen, al quale si deve un’accurata raccolta lessicogra-
ca in materia di procurator.
Il Dirksen159 contiene un riferimento diretto al verus procurator,
che, come già abbiamo rilevato anche nella voce del Berger, viene
denito quale opposto di falsus. In particolare, all’aggettivo verus
viene assegnato il valore di ‘veritate subnixus. Non simulatus’; esso
ha il signicato di iustus, conveniens, nonché di legitimus. Il suo
opposto è falsus, come nelle ipotesi del falsus tutor e del falsus
procurator.
Posta pertanto la denizione di verus, specicamente riferito al
procurator, connessione si noti assente in altri repertori lessicogra-
ci, il Dirksen160 nel denire il procurator, pone in apice l’acce-
zione di ‘qui curatoris vice agit’, aggiungendo poi il signicato di
‘verus curator’, così ponendosi una correlazione con la gura del
curator.
Viene aggiunta poi l’accezione di ‘qui curam et administratio-
nem rerum alterius sibi creditam sustinet’, contrapponendo il signi-
cato contrario del voluntarius procurator, di colui insomma che
non ha ricevuto alcun mandato dal dominus a gestire gli affari di
quest’ultimo. Completano il quadro dei signicati privatistici del
sostantivo procurator l’accezione di ‘qui defensor alienae litis con-
stitutus est’ e l’altra di ‘qui mandatis ab alio actionibus, proprii
commodi gratia experitur’.
Quindi, sembra che a caratterizzare la gura del verus procura-
tor, opposto al falsus procurator, ossia colui che pur apparendo
158 Ancora una volta fornita dal Lexicon del F s.v. procurator: ‘procuratore,
amministratore, governatore, soprintendente’. Il dizionario continua poi indicando l’acce-
zione specifica di ‘fattore, agente’, quindi passando ad indicare i significati in ambito
pubblicistico, per noi in questa sede non rilevanti.
159 H.E. D, Manuale Latinitatis fontium iuris civilis Romanorum (Berolini
1837) s.v. verus.
160 D, Manuale Latinitatis cit., s.v. procurator.
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