Problematiche operative e transnazionali nelle intercettazioni telefoniche e telematiche: esigenze della difesa all'uniformità dei protocolli, per la ricerca della verità

AutoreBruno Fiammella
CaricaL'A. è avvocato nello Studio legale Fiammella
Pagine315-331
Problematiche operative e transnazionali nelle intercettazioni
telefoniche e telematiche: esigenze della difesa
all’uniformità dei protocolli, per la ricerca della verità
BRUNO FI AMM ELLA
SOMM ARI O:1. L’intellegibilità della conversazione: rilevanza del fattore umano del-
l’operatore di polizia – 2. Prof‌ili e limiti tecnologici – 3. Problematiche transnazionali
– 4. La comunicazione telefonica e telematica nell’evoluzione della giurisprudenza
italiana – 5. Conclusioni
1. LIN TEL LEG IB ILI TÀ DE LLA C ONVER SAZ ION E:RI LEVANZA D EL FAT-
TOR E UMA NO DE LLOPE RATO RE DI P OLI ZI A
Una delle problematiche poco dibattute, ma d’importanza crescente, con
riguardo al tema delle intercettazioni telefoniche, è rappresentata dalla dif-
f‌icoltà, per i soggetti che conducono indagini investigative basate su questo
tipo di fonte di prova, derivante dall’utilizzo di standard tecnici e operativi
differenti tra i vari stati membri dell’Unione nella gestione e nel trattamento
del dato1.
Ci si riferisce, nello specif‌ico, alla necessità di un allineamento dei pro-
tocolli operativi che gli operatori di giustizia seguono nella fase di raccolta
e di utilizzo delle informazioni a loro disposizione, atteso che, spesso, an-
che la semplice differenza d’impostazione del lavoro e di analisi correlata
alle informazioni raccolte potrebbe portare a letture differenti, anche solo
parzialmente, tra uff‌ici appartenenti a Stati membri diversi.
Allo stato attuale esiste una scarsa standardizzazione delle procedure di ge-
stione del dato digitale frutto di attività d’intercettazione posta in essere dalla
polizia giudiziaria con la collaborazione, necessaria, dei gestori telefonici.
La problematica afferente le necessità di standardizzazione dei proces-
si è complessa, perché coinvolge sia aspetti di natura tecnica sia diff‌icoltà
connesse al fattore umano2.
L’A. è avvocatonello Studio legale Fiammella.
1A. BALSA MO,Intercettazioni: gli standards europei, la realtà italiana, le prospettive di
riforma, in “Cassazione penale”, 2009, n. 10, pp. 4023-4033.
2S. FURFA RO,Un problema irrisolto: leintercettazioni telefoniche, in A. Gaito, “Procedura
penale e garanzie europee”, Torino,Utet, 2006.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3285-2
316 Informatica e diritto /Trattamento e scambio della provadigit ale in Europa
Sotto questo ultimo aspetto, sono noti gli ostacoli che incontrano gli ope-
ratori che ascoltano le conversazioni, nel momento in cui devono ritrascri-
verle fedelmente su carta3. Questa attività, che potrebbe sembrare semplice
nell’ambito di una conversazione non criptata o che non si basa su una ter-
minologia atta a celare il signif‌icato nascosto delle espressioni, diventa molto
articolata quando si cerca di tradurre non solo il linguaggio criptato utiliz-
zato durante la conversazione stessa, ma anche attraverso la lettura e l’inter-
pretazione di alcune forme dialettali4o di espressioni che possono assumere,
territorio per territorio, sfumature di signif‌icato differenti tra loro5.
Per una intellegibilità effettivadi queste conversazioni sarebbe auspicabile
avere a disposizione delle Standard Operating Procedures - SOPs, ossia linee
guida, valide in tutti gli Stati membri, per il trattamento delle intercettazioni
quando queste risultano vaghe, equivoche o enigmatiche e quindi soggette a
interpretazioni diverse e in contrasto fra loro.
Non è inusuale assistere a processi in cui, durante l’attività dibattimentale,
alcune conversazioni riportate su carta, vengano interpretate o meglio, chia-
rite, attribuendo alle stesse un signif‌icato notevolmente differente da quello
che era emerso nel corso dell’indagine stessa6.
Se si osservano le cose sempre da un’unica prospettiva, vi è il rischio di
commettere errori; cambiare prospettiva invece,consente un maggiore bilan-
ciamento valutativo delle circostanze dubbie. Il lavoro dell’agente di polizia
che ha effettuato l’intercettazione, si rivela quindi, al tempo stesso, delicato,
indispensabile e facilmente criticabile7. Gli operatori dell’intercettazione,
infatti, non sono soltanto dei trascrittori, ma sono i primi interpreti della
comunicazione tra due o più soggetti.
Dunque, è agevole capire quanto sia complesso il percorso che la conver-
sazione fa, da quando viene effettuata e intercettata (a monte) a quando viene
poi decifrata e illustrata (a valle, nel dibattimento). Oltre ai comuni errori
interpretativi relativi alla qualità dell’audio, esistono delle diff‌icoltà connesse
3C. RIVI EZZ O,La trascrizione delle intercettazioni telefoniche, in “Gazzetta giuridica”,
1994; A. GAIT O,Intercettazioni telefoniche e tutela sostanziale della difesa, in “Osservatorio
Penale”, 2010, n. 2-3.
4G. ROHLF S,Studi e ricerche su lingue e dialetti d’Italia, Firenze, Sansoni, 1972.
5P.BE LLU CCI,A onor del vero. Fondamenti di linguistica giudiziaria, Torino,Utet, 2002.
6L. KALB ,Solo l’ascolto del captato assicura un pieno diritto di difesa, in “Guida al Diritto”,
2008, n. 43.
7M. DISTEFA NO, B. FI AMM ELL A,Intercettazioni: remotizzazione e diritto di difesa
nell’evoluzione giurisprudenziale e nell’attività pratica investigativa. Prof‌ili d’intelligence,
Altalex, 2015.
ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3285-2 Edizioni Scientif‌iche Italiane

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