La privatizzazione del pubblico impiego

AutoreGaetano Veneto
Pagine261-280
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C A P I T O L O
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LA PRIVATIZZAZIONE
DEL PUBBLICO
IMPIEGO
SOMMARIO:
1. “La privatizzazione”: estensione al lavoro pubblico della discipli-
na in materia di rapporti di lavoro privato. 2. Modalità di instaurazione del rap-
porto di lavoro con la P.A.. 3. La privatizzazione e gli effetti in tema di mansioni
attribuite al pubblico dipendente. 4. Diritti e doveri del dipendente pubblico. 5. Il
procedimento disciplinare nel P.I.. 6. Sospensione cautelare nel pubblico impiego.
7. Il dirigente pubblico e lo spoils system. 8. Controversie nel P.I.: competenza funzio-
nale del Giudice Amministrativo e del Giudice del Lavoro. 9. I diritti sindacali e la
repressione della condotta antisindacale nel Pubblico Impiego.
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1. “LA PRIVATIZZAZIONE”: ESTENSIONE AL LAVORO PUBBLICO
DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI RAPPORTI
DI LAVORO PRIVATO
Nell’impostazione tradizionale affermatasi per circa un secolo, defi-
nito da D’ Antona
216
il “c.d.
secolo breve del pubblico impiego”
, il lavoro
alle dipendenze di una pubblica amministrazione era caratterizzato dai
seguenti elementi:
a) posizione di supremazia del datore di lavoro pubblico rispetto al
lavoratore;
b) disciplina e regolamentazione dello stesso affidata esclusivamente
a fonti pubblicistiche ed unilateralmente imposte dalla P.A., con conse-
guente devoluzione di tutte le controversie, che vedevano coinvolto il
dipendente pubblico, al giudice amministrativo piuttosto che al giudice
ordinario, al quale poteva invece ricorrere colui che lavorava alle dipen-
denze di una impresa privata.
Tale orientamento - che trovava giustificazione nell’art. 97 Cost. il
quale, per dottrina e giurisprudenza, legittimava l’esistenza di una vera
e propria riserva di regime pubblicistico per l’intera organizzazione delle
Pubbliche Amministrazioni, inclusi anche i rapporti di lavoro (che non
potevano essere sottoposti a norme di carattere privatistico) - si basava
sulla convinzione che il dipendente, dovendo contribuire con la sua opera
a realizzare un interesse di tipo pubblico, subiva in realtà una sorta di
immedesimazione organica, diventando egli stesso un elemento del-
l’organizzazione della P.A., direttamente funzionale alle sue esigenze
non potendo che aspirare quindi ad una tutela di tipo pubblicistico.
Il successivo lavoro della dottrina è stato, pertanto, quello di intro-
durre una rilettura dell’art. 97 Cost. che smentisse la riserva pubblicisti-
ca di cui innanzi, cercando di ridefinire l’interesse della collettività anche
attraverso una diversa forma di organizzazione delle risorse umane, del
lavoro e del rapporto con i dipendenti senza la prevaricazione della P.A.
217
.
Il primo passo di tale processo c.d. “
di contrattualizzazione ovvero di
privatizzazione
218
del pubblico impiego
” è stato quello di introdurre, an-
che in tale tipo di rapporto al pari di quello privato, lo strumento contrat-
tuale, sia individuale che collettivo, quale fonte regolatrice dello stesso.
In questo modo, l’introduzione della contrattualizzazione nel pub-
blico impiego e la riconosciuta esigenza di applicare anche al rap-
porto di pubblico impiego i principi propri del diritto del lavoro, hanno
216
M. D’ANTONA, Lavoro pubblico e diritto del lavoro: la seconda privatizzazione del pubblico
impiego nelle leggi Bassanini, in Lav. Pub. Am., n. 2 del 1998, 35 ss.
217
CARETTI, commento sub art. 97, in Commentario della Costituzione, a cura di Branca -
Pizzorusso, Bologna, 1994, 10.
218
DELL’OLIO MATTEO - BRUNO SASSANI, Amministrazioni Pubbliche, lavoro processo, com-
mento ai D.lgs. 31 marzo 1998 n. 80 e 29 ottobre 1998 n. 387.
Il rapporto
organico di
immedesimazione
Le fasi della
contrattualizzazione
del P. I.:
“prima
privatizzazione”

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