Principio di territorialità e luogo di commissione del reato

AutoreMassimiliano di Pirro
Pagine83-88

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@1 "Territorialità temperata" o "universalità"?

In linea teorica, i criteri utilizzabili per stabilire qual è l’ambito di efficacia nello spazio delle leggi penali sono:

- il criterio della territorialità, in forza del quale la legge penale di uno Stato si applica nei confronti di tutti coloro - cittadini, stranieri, apolidi - che si trovano nel territorio dello Stato stesso;

- il criterio dell’universalità, secondo cui la legge penale si applica a tutti gli uomini, ovunque si trovino e di qualunque nazionalità siano, e il giudice del luogo dell’arresto può giudicare tutti i reati, ovunque commessi. Tale principio è ammesso dal diritto internazionale per i reati che offendono valori universalmente riconosciuti;

- il criterio della personalità attiva del reo, secondo il quale ad ogni autore di reato si applica la legge dello Stato cui egli appartiene. Si tratta di un principio che consente allo Stato di applicare la propria legge ai cittadini che commettono reati all’estero, ma non consente di punire gli stranieri che commettono reati sul territorio nazionale, se il fatto non è previsto come reato dalla legge dello Stato di appartenenza;

- il criterio della personalità passiva del reo, in forza del quale si applica la legge dello Stato cui appartiene il soggetto passivo del reato;

- il criterio della difesa, in base al quale si applica la legge dello Stato cui appartengono gli interessi offesi; tale principio è considerato legittimo dal diritto internazionale, non essendo gli interessi degli Stati normalmente protetti dalle leggi straniere.

Per stabilire qual è l’ambito di efficacia della legge penale italiana nello spazio, occorre fare riferimento alle seguenti norme:, per il quale "la legge penale italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, salve le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale";

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- all’art. 6, 1° comma, c.p., secondo il quale "chiunque commette un reato nel territorio dello Stato è punito secondo la legge italiana";

- all art. 28 disp. prel. c.c., che recita "le leggi penali e quelle di polizia e sicurezza pubblica obbligano tutti coloro che si trovano nel territorio dello Stato". Sulla scorta di queste norme, una parte della dottrina (Bettiol, Pagliaro) afferma che il nostro ordinamento ha accolto, come criterioguida per individuare l’ambito applicativo nello spazio delle norme penali italiane, il principio di...

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