CIRCOLARE 22 marzo 1999, n.18 - Previsioni di bilancio per l'anno 2000 e per il triennio 2000-2002

Premessa.

Il 1998 e' stato per il nostro Paese l'anno del consolidamento del processo di convergenza prefigurato a Maastricht, con l'avvio a pieno titolo della terza fase dell'Unione monetaria europea: l'avvenuto risanamento della finanza pubblica costituisce ormai elemento di stabilita' del sistema - Paese, insieme alla conferma degli obiettivi in termini di tasso di inflazione, di tasso di interesse a lungo termine e di stabilita' del cambio.

Al rapporto indebitamento nettoprodotto interno lordo, ampiamente al di sotto del 3 per cento (2,7%), si e' aggiunta una flessione del rapporto debito - PIL di circa quattro punti e, per la prima volta dopo trent'anni, un avanzo corrente nel conto economico delle amministrazioni pubbliche.

Il processo di formazione del bilancio per il 2000 e per il triennio 2000-2002 non potra' che essere improntato alla prospettiva di ulteriore stabilizzazione dei conti pubblici, confermando l'impostazione rigorosa assunta negli ultimi anni nelle previsioni di bilancio, attraverso la attenta riconsiderazione degli interventi, in vista del nuovo documento programmatico.

  1. Gli obiettivi della politica di bilancio.

    Il bilancio programmatico dello Stato per il triennio 1999-2001 approvato dal Parlamento (allegato E alla legge 23 dicembre 1998, n.

    454) indica i seguenti obiettivi per i due anni terminali del triennio considerato

    un calo di oltre un punto della pressione tributaria rispetto al 1999; una crescita della spesa corrente (al netto di interessi, regolazioni debitorie, rimborsi I.V.A. e operazioni relative al Fondo di ammortamento dei titoli di Stato) non superiore all'1 per cento, il che comporta una flessione dell'incidenza rispetto al PIL di oltre un punto; una crescita della spesa in cicapitale intorno al 5 per cento medio; una riduzione di un punto del saldo netto da finanziare.

  2. La formazione del bilancio a legislazione vigente.

    Da queste indicazioni di tipo generale, discendono alcune implicazioni per le singole categorie di spesa che qui si riassumono separatamente per le autorizzazioni di competenza e per le autorizzazioni di cassa.

    2.1. Per quanto riguarda le autorizzazioni di competenza, le singole amministrazioni dovranno procedere a un riesame puntuale delle esigenze effettive, con particolare riguardo alla spesa relativamente flessibile o comunque non legislativamente predeterminata, individuando la spesa che potrebbe essere ridotta o eliminata senza apprezzabili conseguenze negative. Le...

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