CIRCOLARE 13 luglio 2011, n. 23 - Previsioni di bilancio per l''anno 2012 e per il triennio 2012-2014 e budget per il triennio 2012-2014 - Indicazioni per l''attuazione delle riduzioni di spesa di cui all''art. 10, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98. (11A09957)

A tutti i Ministeri

A tutte le Amministrazioni autonome

A tutti gli Uffici centrali del

Bilancio e presso i Ministeri

Al Dipartimento del Tesoro -

Direzione V - Ufficio IV

All'Ufficio di Ragioneria presso i

Monopoli di Stato

E p.c.

Alla Presidenza del Consiglio dei

Ministri

Alla Corte dei conti

All'Istituto nazionale di statistica

Alle Rragionerie territoriali dello

Stato

  1. - Il quadro di riferimento e gli obiettivi della politica di bilancio.

    Lo scenario internazionale, dopo la crisi economico e finanziaria che ha colpito le economie di tutti i principali paesi industrializzati, mostra segnali di ripresa. Nel corso del 2010 l'economia mondiale ha registrato tassi di crescita pari al 4,8 per cento; un ulteriore incremento del 4 per cento e' previsto per l'anno in corso. Resistono tuttavia elementi di rischio che necessitano di essere monitorati. ancora incerto il grado di diffusione e di strutturalita' della ripresa nel settore privato e rimane da valutare in quale misura il graduale rientro dalle politiche espansive condotte per contrastare la fase recessiva possa portare ad un indebolimento della congiuntura.

    In questa cornice, l'economia italiana ha mostrato segnali di ripresa nel corso del 2010. Il tasso di crescita del Pil e' stato pari all'1,3 per cento, in linea con i risultati di Francia e Regno Unito. La previsione di crescita per il 2011 si attesta all'1,1 per cento, mentre un graduale miglioramento e' previsto per gli esercizi successivi. La variazione dovrebbe aumentare fino a raggiungere nel 2014 1'1,6 per cento in termini reali.

    Dal lato della finanza pubblica, e' proseguito il processo di consolidamento dei conti pubblici. L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche ha registrato nel 2010 una riduzione di otto decimi rispetto al risultato del 2009, con un miglioramento di 0,4 punti rispetto alle ultime previsioni. Per il 2011 e' prevista, a legislazione vigente, una ulteriore riduzione al 3,9 per cento.

    Il percorso di risanamento strutturale dovra' quindi proseguire anche nei prossimi esercizi.

    In linea con queste esigenze e con gli accordi assunti con le Autorita' europee il Documento di economia e finanza 2012-2014 ha fissato l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2014, con una correzione netta annua pari a 1,2 punti percentuali del Pila nel 2013 e ulteriori 1,1 punti percentuali nel 2014.

    Per raggiungere questo obiettivo e' stato recentemente adottato dal Governo il decreto legge n. 98 del 2011 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) ed e' di prossima presentazione al Parlamento una legge delega riguardante una complessiva riforma del sistema fiscale e assistenziale.

    Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente, quale componente essenziale della manovra di finanza pubblica per il triennio 2012-2014, dovra' pertanto essere improntato al rigore finanziario e predisposto in coerenza con gli interventi previsti nel citato decreto legge.

  2. - La formazione delle previsioni a legislazione vigente.

    2.1 La legge n. 196 del 2009 ha stabilito i principi e le regole che disciplinano gli strumenti di governo della finanza pubblica, il loro contenuto e la relativa tempistica di presentazione al Parlamento, delineando in tal modo il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio del nostro Paese. La legge n. 39 del 2011 ha modificato detto quadro di riferimento allo scopo di consentirne l'adeguamento al cosiddetto «Semestre europeo» con riferimento ai documenti programmatici (Documento di economia e finanza e relativa nota di aggiornamento) e ai tempi della loro presentazione alle Camere (rispettivamente 10 aprile e 20 settembre di ciascun anno).

    Le modifiche non hanno inciso ne' sul processo ne' sulla struttura del bilancio che rimane articolata in Missioni e Programmi ai sensi degli articoli 21 e 25 della citata legge n. 196, sulle cui finalita' si e' gia' detto nella precedente circolare sulle previsioni di bilancio n. 28 del 2 luglio 2010, cui si rinvia.

    Il disegno di legge del bilancio annuale di previsione continua quindi ad essere formato sulla base del criterio della legislazione vigente con riferimento al contenuto di ciascun Programma, tenendo in evidenza le spese non rimodulabili e le spese rimodulabili. Per tali classificazioni si rinvia ai concetti ed alle specificazioni riportati nell'art. 21 della legge di contabilita' e finanza pubblica. In proposito l'art. 10, comma 15, del citato...

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