Presentazione

AutoreAntonio Uricchio
Pagine7-12
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ANTONIO URICCHIO
PRESENTAZIONE
Il volume raccoglie gli atti del convegno dedicato al tema “fe-
deralismo fiscale: evoluzione e prospettive”, tenuto il 6 luglio
2012 presso l’Aula Magna dell’Università di Bari Aldo Moro,
promosso dalla II facoltà di giurisprudenza dello stesso Ateneo con
la collaborazione della Regione Puglia, dell’Unione nazionale gio-
vani dottori commercialisti ed esperti contabili e dell’ordine degli
avvocati di Bari.
L’occasione del dibattito è apparsa particolarmente propizia
anche in considerazione della fase storica in cui è intervenuto; de-
finito il quadro normativo attuativo della legge delega n. 42 del
2009 con i diversi decreti legislativi adottati nel 2010 e nel 2011,
l’impianto del federalismo fiscale è stato investito dai provvedi-
menti dell’Unione europea del c.d. fiscal compact1 e del collegato
1 Il “fiscal compact” o meglio il “Trattato sulla stabilità, coordinamento e
governance nell’unione economica e monetaria”, è un accordo approvato il 2
marzo 2012 da 25 dei 27 stati membri dell’Ue, recante il principio dell’equili-
brio di bilancio. In forza di tale accordo, i paesi che vi hanno aderito hanno as-
sunto l’obbligo di inserire nelle proprie Costituzioni il principio del pareggio di
bilancio, l’obbligo di non superare la soglia di deficit strutturale superiore al
0,5% (e superiore all’1% per i paesi con debito pubblico inferiore al 60% del
PIL) e la riduzione del debito di un ventesimo all’anno, fino al rapporto del 60%
sul Pil nell’arco di un ventennio (artt. 3 e 4). Sul rapporto tra disciplina comuni-
taria e federalismo fiscale, cfr. A. DI PIETRO, Federalismo fiscale e nuova
governance europea, in Governo della finanza pubblica e federalismo fiscale,
Bari, 2012, pag. 130, secondo cui “in questi dieci anni, si è affermata, senza
essere stata annunciata, la nuova governance europea, figlia della moneta unica,
ma accentuata dalla crisi finanziaria mondiale, con diretta incidenza sui bilanci
pubblici. Una governance che ha trovato nel patto di stabilità e di sviluppo eu-
ropeo la sua espressione più conosciuta: quella che afferma il primato del-
l’ordinamento comunitario in una forma dura ed incisiva: quella dei vincoli sui
bilanci statali, anche se giustificata per attuare il rafforzamento delle politiche di
vigilanza sul deficit, sui debiti pubblici e sui bilanci degli Stati”. Si veda ancora

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