Premessa metodologica

AutoreMarta Basile
Pagine11-16
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PREMESSA METODOLOGICA
L’accezione immediata del termine “collaborazione”, indica un
atteggiamento indispensabile all’interno di qualsiasi gruppo sociale
per assicurarne la sopravvivenza ed il funzionamento.
Il principio di collaborazione che, per la sua immanenza in ciò
che nel tempo è stato riconosciuto come socialmente giusto ed indi-
spensabile, è stato definito un principio di diritto naturale, insito
nell’ordinamento.
Il passaggio dal principio al diritto/dovere di collaborazione,
transita attraverso il principio costituzionale della solidarietà socia-
le che viene considerata la matrice etico-costituzionale del princi-
pio di collaborazione, buona fede e correttezza.
La consapevolezza delle potenzialità racchiuse in una gestione
collaborativa della cosa pubblica ha determinato, in questi ultimi
anni, un processo di profonda innovazione all’interno della Pubbli-
ca Amministrazione. Questo percorso ha portato al passaggio da un
modello burocratico ad uno collaborativo che ha coinvolto sia il di-
ritto amministrativo sia il diritto tributario.
Nell’ambito del diritto amministrativo, la collaborazione si
concretizza attraverso diversi istituti quali la partecipazione del cit-
tadino al procedimento, l’accesso agli atti, la semplificazione del
linguaggio, l’ascolto, l’affinamento delle tecniche di comunicazio-
ne pubblica, il diritto di informazione, ecc. La l. n. 241/90 ha costi-
tuito l’approdo normativo della consapevolezza collaborativa nel-
l’ambito del diritto amministrativo ma, per assurdo, pur prevedendo
una serie di istituti collaborativi, non ha espressamente positivizza-
to il principio di collaborazione che trova, quindi, una applicazione
mediata attraverso il principio della buona fede e le regole di cor-
rettezza.

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