Premessa

AutoreTrabace, Silvana
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PREMESSA
A chiusura della sezione del codice di rito intitolata ai seque-
stri il legislatore ha previsto un istituto dai contorni alquanto fu-
mosi, comunemente identificato con lespressione sequestro «li-
beratorio».
Pur non essendo tra le misure di più ampio utilizzo, non può
neppure parlarsi di una figura completamente in disuso: ogni an-
no si registra un non trascurabile numero di pronunce, specie
della giurisprudenza di merito, che testimonia lesistenza di un
ben preciso interesse ad invocarne la concessione. Dal canto suo,
la prassi applicativa sembrerebbe non nutrire particolari dubbi
circa linquadramento sistematico dei «casi speciali di sequestro»
di cui allart. 687, il cui ambito applicativo emerge con sufficiente
chiarezza dalle sentenze in argomento. Stando allopinione oggi
prevalente la misura servirebbe a tenere indenne il debitore dagli
effetti negativi della mora debendi qualora la presenza di conte-
stazioni, eventualmente provenienti dallo stesso obbligato, circa
lesistenza, il contenuto o le modalità dellobbligazione sconsigli
o renda di fatto impossibile lesecuzione della prestazione nelle
forme ordinarie1.
In realtà, basta un esame più approfondito della materia per
accorgersi che non esiste un solo profilo di questo istituto che
non ha costituito (e non costituisce tuttora) oggetto di contrasti
1 Ex multis, Cass. 14 luglio 2003, n. 10992, in Foro it., Rep. 2003, voce Sequ e-
stro conservativo, n. 48; Cass. 28 settembre 1996, n. 8577, id., Rep. 1997, voce cit.,
65; Pret. Milano, 4 aprile 1984, id., Rep. 1984, voce cit., n. 29.

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