Prefazione

AutoreNicola Palazzolo
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A un anno di distanza dal suo svolgimento vedono la luce gli Atti del Convegno organizzato dall'Associazione Nazionale Docenti di Informatica Giuridica (ANDIG) - tornata a nuova vita dopo molti anni di quasi totale oblio1 - con l'obiettivo di fare il punto della situazione sullo stato degli studi, ma specialmente sull'insegnamento delle discipline informatico-giuridiche in un momento nel quale la riforma degli studi giuridici, da molti anni auspicata, sembrava dare spazio ad attese e prospettive di sviluppo mai prima d'ora realizzatesi.

La lettura, a distanza di un anno, delle relazioni presentate al Convegno mostra in realtà - com'era d'altra parte prevedibile - una situazione ancora fluida, non tanto sul piano teorico, dell'individuazione cioè dell'oggetto e dei metodi della disciplina, il cui statuto è andato definendosi, via via negli anni, per merito di quello sparuto gruppo di docenti e di magistrati (alcuni oggi scomparsi, da Frosini a Giannantonio, a Berni Canani), che ne sono stati i padri fondatori, quanto specialmente su quello dell'attuazione concreta, nelle singole realtà universitarie, delle esigenze formative che dalla normativa di riforma sembravano emergere come precise indicazioni da tradurre negli ordinamenti didattici, e che invece solo in poche realtà sono state accolte. Se ciò è in buona parte attribuibile a una normativa che è cambiata più volte nel giro di pochi anni, e che comunque nella sua flessibilità era suscettibile di interpretazioni diverse da sede a sede, non si può negare che almeno in misura altrettanto forte abbia influito la diffusa insensibilità, e talora l'insoffe-Page 10renza, di gran parte dei nostri colleghi giuristi verso l'uso della tecnologia quale strumento per conoscere, creare, interpretare e applicare il diritto; e comunque il rifiuto mentale - il che poi è forse peggio - di vederlo come attività da giuristi, nella quale cioè il giurista è chiamato a esprimere al meglio la propria vocazione.

Se si volesse, in estrema sintesi, dar conto dei contenuti essenziali del Convegno, mi sembra che - al di là delle inevitabili diverse sfumature di impostazione che si possono facilmente rilevare tra le varie relazioni - tre siano i punti fermi sui quali l'accordo è stato assolutamente generale.

  1. L'autonomia dell'Informatica giuridica come disciplina giuridica a pieno titolo. Su questo punto già il dettato del decreto istitutivo della laurea magistrale in Giurisprudenza (quinquennale) e ora...

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