Prefazione

AutorePietro Grasso
Occupazione dell'autoreProcuratore Nazionale Antimafia
Pagine13-15

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Il baricentro del fronte della lotta contro la criminalità organizzata si è ormai da anni spostato verso l'implementazione di strumenti giuridici diretti a colpire i patrimoni illeciti, in modo da privare i criminali dei proventi dei reati da essi commessi.

Tale approccio, a dire il vero affermatosi nello scenario internazionale a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha rivelato sin da subito di essere vincente, in quanto teso ad ottenere due vantaggi immediati di grande valore strategico: da un lato, esso consente di indebolire le organizzazioni criminali quanto se non di più che con l'arresto dei relativi esponenti, atteso che, se è possibile sostituire velocemente un criminale riorganizzando le fila delle consorterie in parola, non è altrettanto facile riacquisire i capitali illegalmente conseguiti nel tempo ed il potere e la forza che da essi derivano; dall'altro, il contrasto sul piano patrimoniale permette di prevenire l'investimento nell'economia sana dei proventi illeciti, e con essi l'infiltrazione nella società civile di gruppi criminali, i quali in tal modo possono espandersi in interi settori economici influenzandoli negativamente. In poche parole, colpendo i patrimoni illeciti si mira a contrastare il riciclaggio, ovvero quell'insieme di condotte penalmente perseguite volte ad impedire l'identificazione dei proventi di reato e ad investire gli stessi in attività lecite.

Con il rafforzarsi della criminalità organizzata il riciclaggio ha assunto un carattere marcatamente transnazionale, divenendo un fenomeno non più soltanto interno ai singoli Stati, bensì un problema dell'intera comunità internazionale, la quale ha cominciato a reagire a partire dagli anni Ottanta. Più in dettaglio, la relativa evoluzione può essere esaminata analizzando due grandi filoni, consistenti rispettivamente:

- nella "soft law", ovvero un insieme di raccomandazioni e principi non cogenti idonei però a delineare valide politiche antiriciclaggio per gli Stati;

- nell'insieme di convenzioni e trattati che hanno per oggetto la repressione e la prevenzione del fenomeno criminale in rassegna, i quali hanno definito i parametri giuridici di contrasto cui i Paesi aderenti si sono conformati.

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Per quanto riguarda la soft law, viene spontaneo richiamare alcuni importanti documenti, come la Raccomandazione R (80) 10 del Consiglio d'Europa del 1980, la Dichiarazione di principi di Basilea del 1988, le Raccomandazioni del G.A.F.I., nonché i...

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