Potere globale, saturazione segnica e scrittura letteraria. Nello specchio di Borges
Autore | Giovanna Nocco |
Pagine | 367-377 |
G. Nocco
Potere globale, saturazione segnica e scrittura letteraria …
GIOVANNA NOCCO
POTERE GLOBALE, SATURAZIONE SEGNICA
E SCRITTURA LETTERARIA.
NELLO SPECCHIO DI BORGES
In ne mi comincia a stomacare il superbo disprezzo che
qui si professa di ogni bello e di ogni letteratura: massima-
mente che non mi entra poi nel cervello che la sommità del
sapere umano stia nel saper la politica e la statistica. Anzi,
considerando losocamente l’inutilità quasi perfetta degli
studi fatti dall’età di Solone in poi per ottenere la perfezione
degli stati civili e la felicità dei popoli, mi viene un poco da
ridere di questo furore di calcoli e di arzigogoli politici e legi-
slativi; e umilmente domando se la felicità de’ popoli si può
dare senza la felicità degl’individui. I quali sono condannati
alla infelicità dalla natura, e non dagli uomini né dal caso: e
per conforto di questa infelicità inevitabile mi pare che va-
gliano sopra ogni cosa gli studi del bello, gli affetti, le imma-
ginazioni, le illusioni. Così avviene che il dilettevole mi pare
utile sopra tutti gli utili, e la letteratura utile più veramente
e certamente di tutte queste discipline secchissime; le quali
anche ottenendo i loro ni, gioverebbero pochissimo alla fe-
licità vera degli uomini, che sono individui e non popoli; ma
quando poi gli ottengono questi loro ni? amerò che me lo
insegni uno de’ nostri professori di scienze storiche. Io tengo
(e non a caso) che la società umana abbia principii ingeniti e
necessari di imperfezione, e che i suoi stati siano cattivi più o
meno, ma nessuno possa essere buono. In ogni modo, il pri-
vare gli uomini del dilettevole negli studi, mi pare che sia un
vero malezio al genere umano.
(G. Leopardi, “A Pietro Giordani”,
Firenze 24 Luglio 1828, in Epistolario, 1998,
vol. II, pp. 1534-35).
Un hombre que cultiva su jardín, como quería Voltaire,
El que agradece que en la tierra haya música.
El que descubre con placer una etimología.
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