DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 dicembre 2011 - Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro senza portafoglio per gli affari europei avv. Enzo MOAVERO MILANESI. (12A01804)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 16 novembre 2011, con il quale l'avv. Enzo Moavero Milanesi e' stato nominato Ministro senza portafoglio;

Visto il proprio decreto in data 16 novembre 2011, con il quale al predetto Ministro e' stato conferito l'incarico per gli affari europei;

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

Ritenuto opportuno delegare al Ministro per gli affari europei avv. Enzo Moavero Milanesi le funzioni di cui al presente decreto;

Sentito il Consiglio dei Ministri;

Decreta:

Art. 1

A decorrere dal 17 novembre 2011, il Ministro per gli affari europei Enzo Moavero Milanesi e' delegato ad esercitare le funzioni e le attribuzioni di competenza del Presidente del Consiglio dei Ministri finalizzate a promuovere e coordinare l'azione del Governo diretta ad assicurare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea e lo sviluppo del processo di integrazione europea, cosi' come definite dall'art. 5, comma 3, lettera a), della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dall'art. 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303.

Art. 2

Fermo quanto previsto dall'articolo 1, il Ministro e' in particolare delegato all'esercizio delle funzioni relative:

  1. alle attivita' inerenti all'attuazione delle politiche dell'Unione europea di carattere generale o per specifici settori, assicurandone coerenza e tempestivita', nonche' alle attivita' inerenti alla partecipazione dell'Italia alla formazione di atti e normative dell'Unione;

  2. alle attivita' inerenti alla partecipazione del Parlamento al processo di formazione della normativa dell'Unione europea, di cui alla legge 4 febbraio 2005, n. 11 e all'Accordo interistituzionale del 28 gennaio 2008;

  3. alla convocazione e presidenza del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) di cui all'art. 2 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, al fine di concordare le linee politiche del Governo nel processo di formazione della posizione italiana nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione europea, nonche' al fine di consentire il puntuale adempimento dei compiti di cui alla medesima legge n. 11 del 2005;

  4. alle riunioni del...

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