Microalghe e cianobatteri per integrare il biorimedio con la produzione di biocombustibile

AutoreStefano Fazi - Francesca Di Pippo - Ilaria Pizzetti - Andrea Gianico - Carlo Pastore
Occupazione dell'autoreConsiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca sulle Acque, Sede di Montelibretti - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca sulle Acque, Sede di Bari
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Microalghe e cianobatteri per integrare il biorimedio
con la produzione di biocombustibile
Stefano Fazi1, Francesca Di Pippo1, Ilaria Pizzetti1, Andrea Gianico1, Carlo Pastore2
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca sulle Acque;
1Sede di Montelibretti; 2Sede di Bari
SINTESI
Questa tecnologia integra l’utilizzo di microalghe e cianobatteri per il biorimedio con la
produzione di biocarburanti di terza generazione e di altri composti ad alto valore aggiunto
(es. proteine). Questi microrganismi autotrofi sono, infatti, in grado di fissare CO2 e produrre,
con un’elevata efficienza, lipidi che possono essere successivamente trasformati in biodiesel.
Contestualmente, è possibile utilizzare le microalghe e i cianobatteri per un trattamento ter-
ziario delle acque reflue, o comunque di acque eutrofiche, grazie alla loro capacità di rimuove-
re efficacemente nutrienti inorganici ed altri contaminanti, quali metalli pesanti, che vengono
utilizzati per sostenere i loro veloci cicli cellulari.
PRINCIPALI OBIETTIVI
Ridurre il contenuto di nutrienti nelle acque attraverso la coltivazione di microalghe e cia-
nobatteri
Ridurre la concentrazione di altre sostanze chimiche tossiche (es. metalli pesanti)
Accoppiare il biorimedio con il sequestro di CO2, grazie alla produzione fotosintetica di bio-
massa
Utilizzare la biomassa per la produzione di biocombustibile e di altri by-products ad alto
valore aggiunto
CAMPO DI APPLICAZIONE ED EFFICIENZA DELLA TECNOLOGIA
Sistemi algali integrati possono essere utilizzati per il trattamento delle acque reflue da sca-
richi industriali, urbani e agricoli e per il biorisanamento di ambienti acquatici tramite l’abbatti-
mento di azoto, fosforo e metalli pesanti. Lefficienza della tecnologia dipende dal tipo di reattore/
impianto (a biomassa sospesa vs adesa), dal tasso di crescita delle specie utilizzate, dalla loro
capacità di rimozione dei nutrienti e dalla loro tolleranza ai metalli pesanti. Di fondamentale im-
portanza risultano, inoltre, le condizioni ambientali, in particolare la luce che rappresenta l’input
energetico che guida il metabolismo cellulare e la temperatura che influenza la velocità di cre-
scita. La selezione e l’analisi della cinetica di singoli ceppi di microalghe e cianobatteri in diverse
condizioni sperimentali, sono, al momento, due vivaci campi di ricerca.

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