DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 maggio 2010 - Attuazione della comunicazione della Commissione U.E. del 25 giugno 2008, recante: «Pensare anzitutto in piccolo» Uno «Small Business Act» per l''Europa. (10A07779)

IL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l'art. 95, primo comma, della Costituzione;

Vista la comunicazione della Commissione europea del 25 giugno 2008 «Pensare anzitutto in piccolo» Uno «Small Business Act» per l'Europa;

Vista la comunicazione della Commissione europea del 27 novembre 2008 «Un Piano europeo di ripresa economica»;

Vista la risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese ("Small Business Act")»;

Viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo dell'11 e 12 dicembre 2008 con le quali il Consiglio approva il «Piano europeo di ripresa economica»;

Vista la risoluzione del Parlamento europeo dell'11 marzo 2009 su un «Piano europeo di ripresa economica»;

Vista la comunicazione della Commissione europea del 22 gennaio 2009 riguardante il quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica, come modificata dalla comunicazione della Commissione europea del 25 febbraio 2009;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 2009 recante le modalita' di applicazione della menzionata comunicazione della Commissione europea del 22 gennaio 2009;

Viste le linee guida per l'applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009;

Vista la raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, pubblicata nella G.U.U.E. n. L. 124 del 20 maggio 2003, che sostituisce a decorrere dal 1° gennaio 2005 la raccomandazione della Commissione europea 96/280/CE del 3 aprile 1996;

Vista la risoluzione della X Commissione permanente della Camera dei deputati del 5 maggio 2009;

Considerata la centralita' per l'economia italiana del sistema delle imprese di ridotte dimensioni e della fortissima incidenza, all'interno di tale sistema, delle micro imprese;

Tenuto conto della necessita' di attuare in Italia i principi della predetta comunicazione del 25 giugno 2008, nonche' di mettere in campo azioni utili per fronteggiare la negativa congiuntura economica mondiale;

Tenuto conto che le micro, piccole e medie imprese italiane hanno necessita' sia di interventi rapidi, in buona parte gia' attuati dal Governo, sia di misure di piu' ampia prospettiva affinche' la ripresa economica le veda rafforzate e piu' competitive;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella seduta del 27 novembre 2009;

Visto il parere della Conferenza unificata, espresso nella seduta del 29 aprile 2010;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30 aprile 2010;

Emana la seguente direttiva:

Premessa.

La comunicazione della Commissione dell'Unione europea adottata il 25 giugno 2008 si pone come un atto importante basato su orientamenti e proposte di azioni politiche da attuare sia a livello europeo sia degli Stati membri, mirato a dare nuovo impulso alle Piccole e medie imprese europee (PMI) valorizzando le loro potenzialita' di crescita sostenibile nel medio-lungo periodo.

La predetta comunicazione della Commissione dell'Unione europea e' riferita anche alle micro imprese e, pertanto, nel presente testo l'espressione PMI comprende pure le micro imprese italiane.

Il mondo delle PMI ripone forti aspettative nelle politiche e negli strumenti di detta comunicazione individuati come idonei alla loro crescita ed al loro rilancio, attraverso una filosofia ispirata a «pensare anzitutto in piccolo» quale riconoscimento del ruolo che esse svolgono nel nostro Paese ed in Europa, tenuto anche conto della funzione di inclusione sociale svolta grazie alle PMI a conduzione femminile che svolgono un ruolo economico sempre crescente in particolare in Italia e di imprenditori extra-comunitari.

Le stesse PMI richiedono interventi per affrontare la crisi economica e per rafforzare la loro competitivita' nel momento di uscita dalla crisi stessa.

Lo Small Business Act postula interventi di semplificazione, di riduzione degli oneri amministrativi, di apertura dei mercati e di sostegno delle potenzialita' di sviluppo per le P.M.I. che, nel documento, si esplicano in dieci punti fondamentali:

1) Imprenditorialita' - facilitare un contesto gratificante agli operatori;

2) Seconda possibilita' - per gli imprenditori onesti che abbiano sperimentato l'insolvenza;

3) Pensare anzitutto in piccolo - formulare regole conformi a questo principio;

4) Amministrazione recettiva - rendere le Pubbliche Amministrazioni permeabili alle esigenze delle PMI;

5) Appalti pubblici e aiuti - facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e migliorare le possibilita' degli aiuti di Stato per le PMI;

6) Finanza - agevolare l'accesso al credito delle PMI e la puntualita' dei pagamenti nelle transazioni commerciali;

7) Mercato unico - aiutare le PMI a beneficiare delle opportunita' offerte dal Mercato unico;

8) Competenze e Innovazione - aggiornare ed implementare le competenze nelle PMI ed ogni forma di innovazione;

9) Ambiente - trasformare le sfide ambientali in opportunita' per le PMI;

10) Internazionalizzazione - incoraggiare e sostenere le PMI affinche' beneficino della crescita dei mercati.

Lo SBA indica, inoltre, una serie di proposte regolamentari:

a) un regolamento di esenzione generale, finalizzato alla semplificazione procedurale e all'aumento degli aiuti di Stato per le PMI: una riduzione effettiva di almeno il 25% degli oneri amministrativi e burocratici che attualmente gravano sulle imprese;

b) un regolamento in materia di Societa' privata europea (SPE), finalizzato a favorire la nascita di nuove imprese e le attivita' transfrontaliere al fine di facilitare le imprese che vogliono operare a livello europeo;

c) una direttiva che permetta tassi di applicazione IVA ridotti per microimprese relativi ad alcuni servizi con forte intensita' di manodopera e/o forniti su base locale;

d) una revisione della direttiva sui ritardi di pagamento destinabili anche alle PMI.

In attuazione degli orientamenti comunitari e con l'obiettivo di formulare in breve tempo proposte concrete per migliorare le condizioni in cui operano le PMI, il 18 marzo 2009 il Ministro dello sviluppo economico ha insediato il Tavolo di iniziativa per la realizzazione degli adempimenti previsti dallo SBA per le PMI al quale hanno partecipato le diverse associazioni di categoria delle PMI, i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Amministrazioni centrali maggiormente coinvolte, la Conferenza delle Regioni, le rappresentanze di Province, Comuni, Camere di commercio, del sistema bancario e del Comitato economico e sociale dell'U.E.

Nella duplice prospettiva di affrontare l'emergenza economica, da un lato, e di individuare obiettivi di medio termine in un'ottica prevalente di sviluppo del sistema delle P.M.I., dall'altro, i lavori sono stati organizzati con la costituzione, all'interno del Tavolo di iniziativa, di sei tavoli tematici («Credito, tempi di pagamento, usura e capitalizzazione delle imprese»; «Strumenti ed azioni per la crisi di impresa»; «Politiche per l'innovazione, l'energia e la sostenibilita' ambientale»; «Strumenti per la crescita dimensionale, l'aggregazione, la trasmissione di impresa»; «Politiche e strumenti per l'internazionalizzazione»; «Semplificazione e raccordo...

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