DECRETO 9 ottobre 2006 - Organizzazione interna del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri

IL MINISTRO PER LE POLITICHE EUROPEE

Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, istitutiva del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie;

Vista la legge 4 febbraio 2005, n. 11, recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari;

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante la disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio 1997, n. 520, recante norme per l'organizzazione dei dipartimenti e degli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per la disciplina delle funzioni dirigenziali;

Visto il decreto legislativo in data 30 luglio 1999, n. 303, recante l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come modificato ed integrato dal decreto legislativo in data 5 dicembre 2003, n. 343;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 luglio 2002, recante Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare l'art. 10 con cui sono stati individuati, fra l'altro, il numero massimo di uffici e servizi del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie;

Visto il decreto del Ministro per le politiche comunitarie in data 9 febbraio 2006, recante la organizzazione interna del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 2006 di nomina a Ministro senza portafoglio dell'on. dott.ssa Emma Bonino;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 maggio 2006 di conferimento dell'incarico a Ministro per le politiche europee all'on. dott.ssa Emma Bonino;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 15 giugno 2006, registrato alla Corte dei conti il 24 giugno 2006, recante delega di funzioni al Ministro per le politiche europee;

Considerato che appare opportuno riordinare e completare l'organizzazione del Dipartimento alla luce delle nuove competenze e finalita' previste dalla citata legge 4 febbraio 2005, n. 11;

Considerato altresi' che risulta necessario ridefinire le modalita' di esercizio delle competenze attribuite al Dipartimento in relazione ai piu' ampi contenuti della delega di funzioni assegnate al Ministro con il citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2006;

Ritenuto pertanto di dover procedere all'adeguamento della struttura dipartimentale ai fini di una piu' consona razionalizzazione e funzionalita' degli uffici;

Sentite le organizzazioni sindacali;

Decreta:

Art. 1.

Ambito della disciplina

  1. Il presente decreto disciplina l'organizzazione interna del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie, di seguito denominato Dipartimento, secondo quanto previsto negli articoli seguenti.

    Art. 2.

    Competenze

  2. Il Dipartimento e' la struttura di supporto di cui il Presidente del Consiglio dei Ministri si avvale, ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, per l'attivita' inerente all'attuazione delle politiche comunitarie generali e settoriali e degli impegni assunti nell'ambito dell'Unione europea nonche' per le azioni di coordinamento nelle fasi di predisposizione della normativa comunitaria e dell'Unione europea, ai fini della definizione della posizione italiana da sostenere, d'intesa con il Ministero degli affari esteri, in sede di Unione europea.

  3. In particolare il Dipartimento provvede agli adempimenti riguardanti:

    1. il coordinamento, nella fase di predisposizione della normativa comunitaria e dell'Unione europea, delle amministrazioni dello Stato competenti per settore, delle regioni e province autonome, degli operatori privati e delle parti sociali interessate, al fine della definizione della posizione italiana da sostenere, d'intesa con il Ministero degli affari esteri, in sede di Unione europea;

    2. l'espletamento dell'attivita' funzionalmente necessaria allo svolgimento delle competenze attribuite al CIACE ed al Comitato tecnico permanente, provvedendo agli adempimenti preliminari e conseguenti alle riunioni dei due predetti comitati;

    3. le attivita' necessarie ad assicurare, durante il procedimento normativo comunitario e dell'Unione europea, il costante monitoraggio del processo decisionale anche al fine di consentire il regolare aggiornamento delle posizioni italiane;

    4. l'istruttoria degli affari relativi alle questioni europee di propria competenza per le determinazioni del Consiglio dei Ministri, verificandone l'attuazione;

    5. il coordinamento delle azioni da adottare in attuazione della Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione da parte delle amministrazioni dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome, delle parti sociali e degli operatori pubblici e privati;

    6. la cura dei rapporti con gli Uffici della Commissione europea per la trattazione degli affari europei di propria competenza;

    7. le attivita' connesse allo svolgimento della sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-citta' ed Autonomie locali di cui agli articoli 17 e 18 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, in coordinamento con gli uffici di segreteria delle predette Conferenze, nonche' al coordinamento delle attivita' delle Regioni e Province autonome in sede comunitaria, in collegamento con il Dipartimento per gli affari regionali;

    8. la preparazione, d'intesa con le Amministrazioni interessate, delle riunioni del Consiglio Competitivita', per la parte relativa al mercato interno, nonche' delle riunioni delle altre formazioni del Consiglio dei Ministri dell'Unione europea, ad esclusione del Consiglio...

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