ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 2010 - Disposizioni urgenti di protezione civile. (Ordinanza n. 3891). (10A10215)

IL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 9 novembre 2007, recante la dichiarazione dello stato d'emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' a seguito dei lavori di ammodernamento del tratto autostradale A3 tra Bagnara e Reggio Calabria, ed il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 gennaio 2010, recante la proroga fino al 31 dicembre 2010 dello stato di emergenza, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3628 del 16 novembre 2007 e l'art. 15 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3836 del 30 dicembre 2009, nonche', la nota del 2 agosto 2010 dell'Ufficio di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio del 13 gennaio 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Emilia-Romagna, Liguria e Toscana nell'ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010 e l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3850 del 19 febbraio 2010, nonche' le note delle regioni Emilia-Romagna del 21 maggio 2010 e della Liguria del 29 luglio 2010;

Vista l'ordinanza del Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3566 del 5 marzo 2007, e successive modifiche ed integrazioni, nonche' le note del 30 giugno e del 27 luglio 2010 del commissario delegato per l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio della citta' di Napoli;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 aprile 2010, con il quale e' stato dichiarato, fino al 30 aprile 2011, lo stato di emergenza in relazione alla riattivazione del movimento franoso nel territorio del comune di Montaguto, in provincia di Avellino, nonche' le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3868 del 21 aprile 2010, n. 3880 del 3 giugno 2010 e n. 3885 del 2 luglio 2010;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 12 dicembre 2009, con il quale lo stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nell'asse autostradale Corridoio V dell'autostrada A4 nella tratta Quarto d'Altino - Trieste e nel raccordo autostradale Villesse - Gorizia e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2010, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3702 del 5 settembre 2008 e successive modificazioni ed integrazioni e le richieste della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia del 23 marzo e 20 luglio 2010;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010, con il quale e' stato revocato lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta nei mesi di novembre e dicembre 2008, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3734 del 16 gennaio 2009, nonche' le note della regione Campania del 2 luglio 2010, della regione Calabria del 6 luglio 2010, della regione Lazio del 6 luglio 2010, della regione Marche del 2 luglio 2010, della regione Molise del 23 giugno 2010, della regione Toscana del 7 luglio 2010 e della regione Piemonte del 20 luglio 2010;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010, con il quale e' stato revocato lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la regione Piemonte e la regione autonoma Valle d'Aosta il giorno 29 maggio 2008, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3683 del 13 giugno 2008, e successive modifiche ed integrazioni e la nota della regione Piemonte del 30 luglio 2010;

Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3279 del 10 aprile 2003, n. 3375 del 20 settembre 2004, e successive modifiche ed integrazioni, n. 3839 del 12 gennaio 2010 e n. 3880 del 3 giugno 2010, nonche' la nota del sindaco del comune di San Giuliano di Puglia del 17 giugno 2010;

Visti l'art. 9 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3849 del 19 febbraio 2010, gli esiti dell'incontro tenutosi presso il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 26 maggio 2010, nonche' le note del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio del 27 maggio e 20 luglio 2010 e della regione Campania del 1° giugno 2010;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010, con il quale e' stato revocato lo stato di emergenza in relazione agli eventi atmosferici verificatisi nel territorio di alcuni comuni delle province di Roma, Latina e Frosinone nei giorni 20 e 21 maggio 2008, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3708 del 17 ottobre 2008, e successive modifiche ed integrazioni, nonche' la nota della regione Lazio del 30 luglio 2010;

Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010, con il quale e' stato revocato lo stato di emergenza in relazione ai fenomeni di subsidenza in atto nel territorio dei comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli in provincia di Roma, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3550 del 9 novembre 2006, e successive modifiche ed integrazioni, nonche' la nota della regione Lazio del 6 luglio 2010;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2010 recante la proroga dello stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le province di Varese, Bergamo, Como e Lecco nei giorni dal 15 al 18 luglio 2009;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2010 recante la proroga dello stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio delle province di Pordenone ed Udine dal 22 maggio al 6 giugno 2009 ed il territorio delle province di Treviso e Vicenza il 6 giugno 2009;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2010 con cui e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine alle eccezionali avversita' atmosferiche che hanno colpito il territorio della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e della regione Veneto il giorno 23 luglio 2010;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi atmosferici ed alle violente mareggiate verificatisi nei giorni dal 9 al 18 marzo 2010 nel territorio della regione Emilia-Romagna ed agli eventi alluvionali verificatisi nei giorni 15 e 16 giugno 2010 nel territorio della provincia di Parma;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 dicembre 2009 con cui e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2010, lo stato d'emergenza, nel territorio delle isole Eolie;

Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 gennaio 2008, n. 3646, recante: «Ulteriori interventi di protezione civile diretti a fronteggiare il contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie», nonche' l'ordinanza n. 3691 del 2008 e l'art. 17 dell'ordinanza n. 3738 del 5 febbraio 2009 e successive modificazioni ed integrazioni;

Viste le note del 29 luglio 2010 del commissario delegato per fronteggiare il contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie e del sindaco di Lipari in data 31 maggio e 11 giugno 2010;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2010 recante: «Dichiarazione dello stato di emergenza in ordine allo sversamento di materiale inquinante nel fiume Lambro con conseguente interessamento dell'asta principale del fiume Po» nonche' l'art. 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3882 del 18 giugno 2010;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010, recante la revoca dello stato di emergenza nel settore della tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nel territorio della regione Puglia nonche', l'ordinanza di protezione civile n. 3077 del 4 agosto 2000 e successive modificazioni ed integrazioni;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 giugno 2002, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione al grave fenomeno siccitoso verificatosi nel territorio dei comuni a sud di Roma serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio;

Visto il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 maggio 2005, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 maggio 2006, lo stato di emergenza in relazione alla situazione di inquinamento e di crisi idrica in atto nel territorio dei comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio, nonche', il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 13 gennaio 2010 con cui il sopra citato stato d'emergenza e' stato prorogato fino al 30 giugno 2010;

Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 luglio 2002 n. 3228, recante «Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza verificatasi nel territorio dei comuni a sud di Roma serviti dal Consorzio o per l'acquedotto del Simbrivio», cosi come modificata ed integrata dall'ordinanza di protezione civile n. 3263 del 14 febbraio 2003 e le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3422 del 1° aprile 2005 e...

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