Ordinanza Interlocutoria Nº 08236 della Corte Suprema di Cassazione, 28-04-2020

Presiding JudgeTRAVAGLINO GIACOMO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:8236CIV
Date28 Aprile 2020
Court Rule Number08236
CourtSezioni Unite (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
ORDINANZA
sul ricorso 15374-2017 proposto da:
COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO, in persona del Sindaco pro tempore,
elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DI PORTA PINCIANA 6, presso lo
studio dell'avvocato MARCELLO COLLEVECCHIO, che lo rappresenta e
difende unitamente all'avvocato MARCO MAPPILLERO;
- ricorrente -
contro
DE CANDIDO COSTRUZIONI S.R.L., in persona del legale rappresentante
pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PADOVA 82, presso lo
Civile Ord. Sez. U Num. 8236 Anno 2020
Presidente: TRAVAGLINO GIACOMO
Relatore: COSENTINO ANTONELLO
Data pubblicazione: 28/04/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
studio dell'avvocato BRUNO AGUGLIA, che la rappresenta e difende
unitamente all'avvocato ROBERTO MARINELLI;
- controricorrente -
per regolamento di giurisdizione, in relazione al giudizio pendente n.
4935/2016 del TRIBUNALE di UDINE.
Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
05/11/2019 dal Consigliere ANTONELLO COSENTINO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale GIANFRANCO
SERVELLO, il quale chiede che la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite,
accolga il ricorso, dichiarando il difetto di giurisdizione del giudice ordinario.
FATTI DI CAUSA
1.
Con citazione notificata il 18.10.2016 la società De Candido Costruzioni
s.r.l. conveniva il Comune di Lignano SabiDiadoro davanti al Tribunale di
Udine esponendo che:
-
nel giugno 2012 essa società aveva presentato un progetto
preliminare di massima per la realizzazione di un grande complesso
alberghiero su un terreno di sua proprietà in Lignano Sabbiadoro
(mappali 102 e 67 del foglio di mappa n. 62);
-
sul detto progetto preliminare veniva sviluppata una intensa
interlocuzione tra la società proponente, assistita dai professionisti
all'uopo incaricati, e gli uffici comunali;
-
in particolare, nell'ottobre del 2012 essa società presentava, a
richiesta dello stesso Comune, un PAC (piano attuativo comunale) di
iniziativa privata, poi successivamente modificato ed integrato
secondo le indicazioni degli uffici comunali;
-
nel giugno 2014 il Comune informava la società che la Commissione
urbanistica comunale aveva espresso parere favorevole, con
segnalazione di alcuni chiarimenti e richieste di miglioramenti e con
l'invito a presentare richiesta di permesso di costruire in deroga;
-
nell'ottobre 2014, all'esito di ulteriori contatti, la società, d'intesa con
l'Amministrazione municipale, chiedeva l'archiviazione del PAC e
Ric. 2017 n. 15374 sez. SU - ud. 05-11-2019
-2-
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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