Ordinanza Nº 07893 della Corte Suprema di Cassazione, 17-04-2020
Presiding Judge | DI VIRGILIO ROSA MARIA |
ECLI | ECLI:IT:CASS:2020:7893CIV |
Court Rule Number | 07893 |
Date | 17 Aprile 2020 |
Court | Prima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia) |
Subject Matter | CIVILE |
sul ricorso 16265/2018 proposto da:
Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - UAAR, in persona del
legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in
Roma, Via Francesco Negri n.67/69, presso la propria sede
nazionale, rappresentata e difesa dall'avvocato Corvaja Fabio, giusta
procura in calce al ricorso;
-ricorrente -
contro
Comune di Verona, in persona del sindaco pro tempore,
elettivamente domiciliato in Roma, Via Orti della Farnesina n. 155,
presso lo studio dell'avvocato Zhara Buda Claudia, che lo
rappresenta e difende unitamente agli avvocati Caineri Giovanni R.,
1
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Civile Ord. Sez. 1 Num. 7893 Anno 2020
Presidente: DI VIRGILIO ROSA MARIA
Relatore: VALITUTTI ANTONIO
Data pubblicazione: 17/04/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Moretto Riccardo, Michelon Giovanni, Squadroni Fulvia, giusta
procura a margine del controricorso;
-controricorrente -
avverso la sentenza n. 1869/2018 della CORTE D'APPELLO di ROMA,
depositata il 23/03/2018;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
29/11/2019 dal cons. VALITUTTI ANTONIO.
FATTI DI CAUSA
1. In data 31 luglio 2013, l'Unione degli Atei e degli Agnostici
Razionalisti — UAAR, con sede in Roma, presentava al Comune di
Verona istanza di affissione, tramite il servizio comunale di affissioni
pubbliche, di dieci manifesti recanti la parola, a caratteri cubitali,
«Dio», con la «D» a stampatello barrata da una crocetta e le
successive lettere «io» in corsivo, e sotto la dicitura, a caratteri più
piccoli, «10 milioni di italiani vivono bene senza D. E quando sono
discriminati, c'è l'UAAR al loro fianco». Il manifesto recava, altresì, in
basso a destra, a caratteri ancora più piccoli e ristretti in un piccolo
riquadro, il logo e la denominazione dell'associazione. La richiesta
veniva respinta dalla Giunta Comunale nella seduta del 29 agosto
2013, «risultando il contenuto della comunicazione potenzialmente
lesivo nei confronti di qualsiasi religione». L'esito negativo
dell'istanza veniva comunicato alla UAAR, dal Settore tributi,
accertamenti e riscossioni del Comune di Verona, con nota del 3
settembre 2013.
1.1. Con ricorso ex art. 702 bis cod. proc. civ. in data 10 luglio
2014, proposto ai sensi degli artt. 43 e 44 del d.lgs. n. 286 del 1998
e 28 del d.lgs. n. 150 del 2011, la UAAR chiedeva, quindi, al
Tribunale di Roma l'accertamento del carattere discriminatorio del
rifiuto del Comune di Verona di affiggere i suddetti manifesti, con
condanna dell'ente pubblico alla cessazione della condotta
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale
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