Ordinanza Nº 07396 della Corte Suprema di Cassazione, 17-03-2020

Presiding JudgeCAMPANILE PIETRO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:7396CIV
Date17 Marzo 2020
Court Rule Number07396
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
sul ricorso 2356/2015 proposto da:
Incos Ingegneria e Costruzioni
s.r.I., in persona del legale
rappresentante
pro tempore,
quale mandataria dell'associazione
temporanea di imprese fra la medesima e la Cores Costruzioni e
Restauri di Pantani Anna Maria, elettivamente domiciliata in Roma
Via Tangorra 12 presso lo studio dell'avvocato Francesco Catricalà
e rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Ranieri, in forza
di procura speciale su foglio separato allegato al ricorso,
-ricorrente -
contro
Città Metropolitana di Firenze, in persona del Sindaco
pro
tempore
elettivamente domiciliata in Roma C.so d'Italia 102 presso lo
studio dell'avvocato Giovanni Pasquale Mosca e rappresentato e
difeso dall'avvocato Stefania Gualtieri
-controricorrente
ricorrente incidentale -
Civile Ord. Sez. 1 Num. 7396 Anno 2020
Presidente: CAMPANILE PIETRO
Relatore: SCOTTI UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE
Data pubblicazione: 17/03/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
avverso la sentenza n. 953/2014 della CORTE D'APPELLO di
FIRENZE, depositata il 27/05/2014;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
28/01/2020 dal Consigliere UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE
SCOTTI
FATTI DI CAUSA
1. Con atto di citazione notificato il 23/9/2009 la Incos
Ingegneria e Costruzioni s.r.l. (di seguito, semplicemente: Incos),
quale mandataria dell'associazione temporanea di imprese (a.t.i.)
costituita con la Cores Costruzioni e Restauri di Pantani Anna Maria,
convenne in giudizio dinanzi al Tribunale di Firenze la Provincia di
Firenze per sentirla dichiarare inadempiente al contratto di appalto
stipulato il 20/11/2001 a fronte dell'aggiudicazione definitiva a
favore della predetta a.t.i. dei lavori di completamento della
palestra dell'istituto di istruzione superiore G.Vasari di Figline
Valdarno, per l'importo complessivo in C 574.164,40.
I lavori appaltati erano stati consegnati all'impresa il
23/1/2002 e avrebbero dovuto essere terminati entro il
18/12/2002, salvo una proroga, concessa dall'Amministrazione, di
30 giorni che ne spostava la scadenza al 17/1/2003, a causa
dell'approvazione di una perizia di variante, che aveva fatto levitare
il costo complessivo dell'opera a C 602.872,62.
L'ultimazione delle opere era invece avvenuta il 1/10/2003 e
la contabilità finale era stata chiusa il 15/2/2006 con un debito
dell'a.t.i. di C 77.297,53 in conseguenza dell'applicazione della
penale per il ritardo nella misura del 10% dell'importo contrattuale
(C 60.287,26) e di detrazioni per C 18.350,40 per lavori non
eseguiti, o non correttamente eseguiti.
La Incos appose riserve per presunte difformità dello stato
dei luoghi e per presunti maggiori oneri per prolungamento lavori,
respinte dalla Direzione lavori.
9
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT