N. 282 ORDINANZA (Atto di promovimento) 12 luglio 2011

IL TRIBUNALE Nella causa civile n. 10127/2007 R.G. vertente tra le seguenti parti:

D'Avanzo Maria (Avv. Antonio Guantario), ricorrente;

Contro Capogna Francesca (Avv. Vincenzo Scianadrone), resistente;

Nonche' Costruzioni C. & C. S.r.l., resistente contumace;

Letti gli atti ed i verbali di causa;

Esaminata la relativa documentazione;

All'esito della Camera di Consiglio;

Ha pronunciato la seguente ordinanza.

Fatto Con ricorso per manutenzione nel possesso, depositato in data 26 settembre 2006, D'Avanzo Maria chiedeva ordinarsi in via immediata ai resistenti, previa disapplicazione - ove occorra - degli eventuali provvedimenti pubblicistici abilitativi all'intervento di manutenzione edilizia gia' precedentemente censurato in separata sede possessoria, di ripristinare lo stato dei luoghi, mediante riduzione in pristino stato del colore della facciata del fabbricato condominiale sito in Andria, viale Goito, 14.

Chiedeva comunque ordinarsi alla ricorrente la cessazione immediata di ogni turbativa possessoria sotto forma di alterazione e lesione del possesso e del decoro architettonico della facciata medesima, nonche' di astenersi per il futuro dal compiere qualsiasi altro atto di spoglio, molestie o turbativa del possesso della ricorrente.

Nel merito, la ricorrente chiedeva confermarsi i provvedimenti interinali emanati in un pregresso procedimento di denuncia di nuova opera (R.G. n. 10214/2006), conclusosi con ordinanza dell'Ufficio in intestazione del 19 agosto 2006, depositata il 24 agosto 2006, altresi' chiedendo la condanna dei resistenti al ripristino dello stato dei luoghi con ordine di astensione dal compiere nuovi atti di turbativa o spoglio, instando altresi' per il risarcimento del danno in favore della ricorrente per il vulnus morale in tesi subito, per il danno di immagine, nonche' per il patema dovuto alla situazione antigiuridica protrattasi nel tempo per il mancato godimento del decoro architettonico della facciata; il tutto nel limite massimo di euro ventiseimila e con vittoria di spese ed onorari di giudizio e con condanna, in caso di resistenza, al risarcimento danni per responsabilita' aggravata per lite temeraria.

La ricorrente esponeva che aveva ereditato dal padre D'Avanzo Francesco la proprieta' esclusiva della quota del primo piano dello stabile condominiale sito in Andria, viale Goito, 14; del pari, il fratello D'Avanzo Pietro aveva ereditato dal Comune genitore la proprieta' esclusiva dell'altra quota del primo piano del medesimo stabile condominiale.

Deceduto il germano della ricorrente, D'Avanzo Pietro, al medesimo erano succeduti i suoi eredi legittimi: la moglie, attuale resistente, Capogna Francesca ed i figli D'Avanzo Francesco, D'Avanzo Anna Maria, D'Avanzo Vincenza.

Evidenziava, altresi', la ricorrente come la facciata dell'intero stabile condominiale, affacciantesi su viale Goito, fosse in tesi annoverabile fra le parti comuni del fabbricato.

Lamentava in particolare la ricorrente come, in data 26 giugno 2006, Capogna Francesca avesse adottato un comportamento incurante della situazione di comproprieta' e compossesso del cespite immobiliare piu' volte indicato, dando inizio ad attivita' di modifica della facciata del fabbricato, operando, in tesi, in spregio ai diritti e al possesso della ricorrente, facendo montare un'impalcatura per il rifacimento della facciata dello stabile condominiale di cui sopra, alterando il decoro architettonico della medesima, procedendo ad una diversa verniciatura della stessa con un colore pastello (rosa o salmone scarico), lasciando dell'originale colore (grigio) soltanto la porzione della facciata relativa...

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