n. 103 ORDINANZA (Atto di promovimento) 31 gennaio 2013 -

IL TRIBUNALE Per deliberare sulla domanda di Detenzione Domiciliare Speciale (47-quinquies comma 1 - 1-bis O.P.) presentata da M. F., nata a (Nigeria) il 22-06-1972, detenuta presso la Casa Circondariale di Firenze - via G. Minervini n. 2/R Firenze con fine pena attuale al 26-02-2019 per le seguenti condanne in cumulo: 1) Sentenza N. 2010/40 Reg. Gen., emessa in data 14-12-2010 da Corte di Assise di Appello Bari, confermata in data 15-01-2010 da Corte di Assise Bari, definitiva il 29-01-2011, alla pena di anni 7 di reclusione per i seguenti reati: Reato Capo A: Art 110 C.P., Art. 601 c. 1 C.P., Art. 12 D.lvo del 1998 n. 286 Reato Capo B: Art 110 C.P., Art. 600 c. 1 2 3 C.P., Art. 12 c. 5 D.lvo del 1998 n. 286 Reato Capo F: Art 110 C.P. data consumazione: 01-01-2005 - luogo: Bari, Art. 3 L. del 1958 n. 75, Art. 7 L. del 1958 n. 75 2) Cumulo del 21.04.2010 della Procura Repubblica c/o Tribunale Bari comprendente: Sentenza del 19.11.2003 del Trib. Bari reato art. 385 c.p. Sentenza del 12.02.2004 della Corte Appello Roma reati art. 3 L. n. 75/58 Pena determinata in anni 2 mesi 6 di reclusione Osserva L'interessata ha proposto istanza di detenzione domiciliare speciale allegando di essere madre di un figlio di eta' inferiore ai dieci anni. In particolare dalla relazione G.O.T. della casa circondariale "Sollicciano" di Firenze del 17.09.2012 si evince che quando la donna ha fatto ingresso in carcere aveva con se' I., nato il 09.02.2008, mentre l'altro figlio, E. era gia' stato affidato dal Tribunale per i Minorenni di Lecce alla zia paterna residente in Spagna. Su J. dopo che aveva compiuto tre anni, si e' pronunciato il Tribunale per i Minorenni di Firenze che ne disponeva l'affidamento ai servizi sociali, ma su ricorso della cognata della detenuta la procedura non e' stata ancora definita. I. e' quindi in carcere con la madre fin dall'eta' di un anno e ha tenuto un rapporto affettivo regolare con il padre, per le visite che questi compie in istituto, visite interrotte solo negli ultimi mesi. Lo sviluppo cognitivo e psicofisico del bambino, riferiscono gli operatori dell'area educativa, non ha risentito fino ad oggi dell'ambiente di crescita anche per il supporto interno di Telefono Azzurro. I. e' stato poi inserito in una scuola comunale non lontano dal carcere, fatto non visto all'inizio positivamente dalla madre, che temeva trattarsi di un escamotage per sottrarle il figlio, ma poi l'inserimento e' stato possibile con l'aiuto degli operatori dell'area educativa e della responsabile di Telefono Azzurro, consentendo alla donna di accompagnare al primo giorno di scuola il figlio in virtu' di un permesso di necessita' emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Firenze. La ricerca di una soluzione che consentisse alla M. di seguire il figlio fuori dal circuito carcerario e' stata faticosa ma grazie alle sinergie degli operatori e' stato previsto un intervento di accoglienza a spese del Comune di Firenze presso "Casa Speranza" di Settignano, finalizzato ad una prima osservazione del caso ed a favorire gli interventi socio-educativi nei confronti della condannata e del figlio, per poi passare ad una seconda fase di individuazione di successiva struttura a minore intensita' assistenziale sempre a spese del Comune. La soluzione prospettata potra' consentire al Tribunale per i Minorenni di riorientare la propria decisione per quanto attiene a I. Agli atti e' allegata la dichiarazione di disponibilita' del Comune di Firenze. La nota del C.O.S.P. di Firenze del 24.10.2012 con allegata analoga nota del 22.09.2012, richiesta ai sensi dell'art. 4-bis comma 2 O.P. si esprime nel senso che non e' possibile escludere collegamenti della condannata con la criminalita' organizzata, ma va rilevato che, come emerge dalle dette note, le forze di polizia non offrono alcun elemento da cui possa desumersi l'attualita' e concretezza di rapporti tra l'interessata ed organizzazioni criminali, potendosi conseguentemente ritenere che la carcerazione subita, ininterrottamente dall'11.02.2009, abbia dissolto ogni eventuale legame o contatto con associazioni delinquenziali (la M. peraltro non e' stata condannata per...

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