Il reato di omesso versamento di IVA ex art. 10 ter D. Lgs. 74/2000. Problematiche interpretative e spunti di riflessione

AutoreFabrizio Lamanna
Pagine251-256
FABRIZIO LAMANNA
IL REATO DI OMESSO VERSAMENTO DI IVA
EX ART. 10 TER D.LGS. 74/2000
PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE E
SPUNTI DI RIFLESSIONE
L’incriminazione dell’omesso versamento IVA non è del tutto sconosciu-
ta alla storia del nostro diritto penale tributario.
L’art. 50 D.P.R. n° 633 del 1972 (abrogato dall’art. 13, L. 516 del 1982),
prevedeva, infatti, la punizione di chiunque si fosse sottratto al pagamento
dell’IVA nel corso di un anno solare per un ammontare superiore a cento
milioni di lire.
La norma, come si vede, era però decisamente diversa da quella attua-
le perché, in un sistema caratterizzato dalla cd. pregiudiziale tributaria, re-
primeva l’omesso versamento dell’imposta denitivamente accertata, e non
semplicemente dovuta in base alla dichiarazione annuale presentata dal con-
tribuente (a. Martini, cit. 604).
Le problematiche insorte all’indomani della nascita – nel 2006 – dell’art.
10 ter del D.to LGS 74/2000 sono molteplici e sempre di estrema difcoltà.
Parliamo della (nuova?) rivisitata ipotesi di reato legata all’omesso ver-
samento IVA, che trae le sue origini dal D.L. 04.07.2006, n° 223 (cd. DE-
CRETO BERSANI), convertito nella L. 04.08.2006 n° 218 che, proseguendo
l’opera di profondo ripensamento del sistema penale tributario inseguita con
la Legge nanziaria del 2005, ha introdotto nel corpo del D.to LGS 74/2000,
CAPO II “reati esterni alla dichiarazione”, ben due nuove fattispecie de-
littuose: l’omesso versamento IVA (10 ter) e l’indebita compensazione (10
quater).
Se l’obiettivo, di certo, è quello di contrastare la grossa evasione scale,
e in particolare di contrastare le cd. “FRODI CAROSELLO”, e fare pagare
l’IVA alle cd. CARTIERE, forse il legislatore avrebbe dovuto diversicare il
trattamento sanzionatorio a seconda della condotta omissiva, del danno era-
riale, della preordinazione del disegno criminoso, e della intensità del dolo.
Non pagare l’IVA per i beni intracomunitari signica immettere nel ns.
Stato beni a costo basso, e quindi creare condizioni di concorrenza sleale al
ne di destabilizzare il mercato.

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