L'esperienza OCSE nel potenziamento degli scambi tecnologici connessi alla gestione delle informazioni

AutoreVittorio Frosini
Pagine117-132

    Testo della relazione presentata al Convegno sul tema «Dall'informatica alla telematica: sviluppo di una nuova politica per l'informazione» organizzato dall'AFDIT (Associazione italiana tra i fornitori e distributori di informazione telematica), Roma, 15 giugno 1982.

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Nel quadro dell'attività svolta dall'OCSE per la promozione degli scambi di idee e di esperienze e per il coordinamento di iniziative e di programmi sul terreno della politica economica fra i ventiquattro Paesi aderenti all'organismo internazionale, che accoglie in tal modo i rappresentanti dei governi delle nazioni di civiltà industriale avanzata appartenenti all'area della c.d. economia di mercato, si può ben considerare come un evento particolarmente significativo l'avvenuta costituzione, il 1° marzo 1977, di un gruppo di lavoro sulla politica dell'informazione, dei calcolatori e delle comunicazioni (ICCP), insediato in quella data nella sede dello Château de la Muette.

Tale gruppo è derivato dalla avvenuta fusione di due gruppi distinti fra loro, che nel decennio precedente avevano lavorato rispettivamente nel settore della politica dell'informazione e in quello dell'informatica. La novità rappresentata dalla costituzione dell'ICCP (Information, Computer and Communication Policy) è peraltro quella di non avere semplicemente sommato i compiti attribuiti ai due precedenti gruppi, aggiungendovi le funzioni relative al settore delle comunicazioni, ma è bensì quella di avere assunto dei nuovi tratti fisionomici originari, che solo in parte riflettono quelli dei suoi progenitori. La caratteristica distintiva dell'ICCP consiste nel fatto che esso ha radunato e unificato in un organo politico internazionale unico tutti quegli elementi indicativi di un'attività diPage 118 ricerca e di programmazione, che concorrono ad una politica dell'informazione per mezzo degli strumenti di comunicazione di massa, fra i quali ha assunto un ruolo specifico e trainante il calcolatore elettronico, questo nuovo personaggio dell'età tecnologica.

A un tale organismo non corrisponde alcuna istituzione nazionale, in nessuno dei Paesi membri dell'OCSE, che abbia lo stesso carattere di un centro politico unitario, in cui le attività informative possano essere considerate nella loro economia globale, nell'intersecazione o congiunzione delle loro direttive, nella reciprocità delle loro influenze o dipendenze per un procedimento operativo coordinato e potenziato nel suo insieme. L'ICCP rappresenta compiutamente il settore quaternario dell'economia contemporanea, quello dell'informazione; poiché l'informazione nel mondo odierno non è più attuabile e nemmeno pensabile senza l'informatica, e questa a sua volta senza la telematica, ossia lo strumentario delle telecomunicazioni: com'è dimostrato, nel modo più evidente, dal progetto Euronet.

Il gruppo dell'ICCP ha svolto, nei cinque anni trascorsi dalla data della sua costituzione, una attività continua e intensa, scandita dalle due riunioni periodiche annuali tenute a Parigi, l'una in primavera e l'altra in autunno, alle quali sono da aggiungere i convegni organizzati sotto gli auspici dello stesso ICCP su problemi particolari di sua competenza. Senza riferire un elenco completo dei risultati di tale attività, che si è articolata in una molteplicità di tematiche, ci limiteremo a ricordare, come eventi di particolare importanza, almeno questi:

- il convegno, tenuto a Vienna su iniziativa del governo austriaco nei giorni 20-23 settembre 1977 e dedicato al problema del flusso dei dati oltre frontiera e della tutela della riservatezza nei suoi aspetti politici, giuridici ed economici; ad esso parteciparono in rappresentanza dell'Italia il prof. V. Frosini per ilPage 119 Ministero della Ricerca Scientifica e il prof. S. Rodotà per il Ministero di Grazia e Giustizia;

- il rapporto, elaborato nello stesso anno 1977, sull'incidenza delle imprese multinazionali sul potenziale scientifico e tecnico delle singole nazioni e sull'industria dei calcolatori;

- la riunione speciale, tenuta nei giorni 13-15 settembre 1978, sulla evoluzione delle reti dei dati nella zona dell'OCSE e suoi riflessi sulla politica governativa;

- la raccolta, compiuta nello stesso anno 1978, dei rapporti sulle strutture nazionali nel campo della politica dell'informazione, dell'informatica e delle comunicazioni, a cui contribuì per la sua parte anche l'Italia;

- il convegno, tenuto a Roma su iniziativa del Ministero per la Ricerca Scientifica e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nei giorni 8 e 9 maggio 1979 e dedicato al tema «Nuove strutture e strategie per l'informazione con speciale riguardo alle piccole e medie industrie», e che fu accompagnato da dimostrazioni dei nuovi metodi videotex in Francia e in Gran Bretagna; convegno, la cui importanza per l'argomento trattato e per le indicazioni da esso ricevute è stata riconosciuta dagli organi competenti dell'OCSE;

- nei giorni 6-8 ottobre 1980 si è tenuto a Parigi un «convegno ad alto livello sulle politiche dell'informazione dell'informatica e delle comunicazioni degli anni Ottanta», con la partecipazione di delegazioni straordinarie dei rispettivi Paesi membri, e che ha fornito le direttive per una futura azione dell'OCSE nei settori indicati.

L'ICCP è venuto acquistando altresì una funzione di centro di informazione esso stesso per gli altri comitati dell'OCSE per quanto concerne le questioni attinentiPage 120 all'informatica, che ormai interessa o addirittura coinvolge tutti i settori principali dell'economia nella civiltà tecnologica, ed ha anche esteso la sua attività dal campo della ricerca conoscitiva a quello di terreno di contatti e di intese per la politica dell'informatica a livello di relazioni internazionali fra i governi: per cui è stata opportunamente attribuita all'ICCP una maggiore responsabilità gestionale con il rango di comitato.

Il mandato di lavoro dell'ICCP, che era stato originariamente attribuito per tre anni, è stato prorogato ancora per due anni. Dalla sua costituzione, i lavori dell'ICCP sono stati diretti da un Bureau, di cui è presidente lo svedese J. Martin Löf, col quale collaborano tre vice presidenti (un tedesco, un americano prima statunitense e poi canadese, uno spagnolo, secondo un'attribuzione per aree geografico-culturali) e una segreteria composta da funzionari dell'OCSE, diretta da H.P. Gassmann. Hanno fatto parte della delegazione italiana il prof. V. Frosini (rappresentante del Ministero per la Ricerca Scientifica sin dalla costituzione dell'ICCP), il consigliere P.E. Ago in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri e i rappresentanti ed osservatori del Ministero delle...

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