Obiettivi e limiti della contabilità generale

AutoreStefano Adamo
Pagine115-128
CAPITOLO I
OBIETTIVI E LIMITI
DELLA CONTABILITÀ GENERALE
di Stefano Adamo
SOMMARIO: 1. L’unicità del sistema di scritture. – 2. I tradizionali obiettivi della
Co.Ge.: la determinazione del risultato economico di periodo e del capitale di
funzionamento. – 3. La dinamica gestionale e i limiti della Co.Ge. – 4. I sistemi
contabili integrati (cenni).
1. L’unicità del sistema di scritture
Sulla base di quanto poc’anzi illustrato, emerge come la realtà
aziendale possa essere osservata sotto vari profili, con conseguenti ef-
fetti sulle relative modalità di rappresentazione.
A livello contabile, si è già accennato come, superata la primigenia
fase in cui l’aspetto principale di osservazione delle attività econo-
miche era riferito alla sfera monetaria e alle movimentazione delle
merci, l’osservazione e rappresentazione delle cause economiche delle
variazioni numerarie ha costituito, unitamente alle connesse variazioni
patrimoniali, la premessa alla rilevazione sistematica delle operazioni
gestionali1.
Di conseguenza, le grandezze reddito e capitale hanno assunto pre-
minenza, quale oggetto principale di osservazione:
il reddito o risultato economico, inteso quale variazione (di ac-
crescimento o di diminuzione) che, in un dato periodo di tempo, il
capitale di un’impresa subisce in conseguenza della gestione2;
1 G. CATTURI, Teorie contabili e scenari economico-aziendali, II ed., Cedam, Padova, 1997, p.
83 e ss.
2 G. ZAPPA, Il reddito di impresa. Scritture doppie, conti e e bilanci di aziende commerciali, II
ed., Giuffrè, Milano, 1950, p. 277. Concetto sostanzialmente ripreso dalla dottrina aziendalistica
più autorevole: P.E. CASSANDRO, Le aziende. Principi di ragioneria, IV ed., Cacucci, Bari, 1965,

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