La nuova disciplina di contrasto alla corruzione

AutoreBartolini Francesco
Pagine153-153
153
Arch. nuova proc. pen. 2/2013
Bibliograa
Bartolini Francesco
LA NUOVA DISCIPLINA
DI CONTRASTO ALLA
CORRUZIONE
Collana Tribuna Juris, ed. La Tribu-
na, Piacenza 2013, pp. 224, € 23,00
La L. 6 novembre 2012, n. 190 ha recato
le nuove norme sulla prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’il-
legalità nella Pubblica Amministrazio-
ne. La riforma anticorruzione ha intro-
dotto numerose e rilevanti novità, che
riguardano in particolare la disciplina
dei reati previsti dal Codice penale;
le norme per la prevenzione dei reati
e per la trasparenza nella Pubblica
Amministrazione; l’introduzione nel
Codice civile della nuova fattispecie
costituita dalla corruzione fra privati;
la responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche. L’Opera offre una
utilissima guida operativa a tutti gli
aspetti della riforma, e si caratterizza
per l’acutezza della trattazione, la
tempestività dell’aggiornamento ed
il taglio decisamente operativo. Il vo-
lume è quindi destinato a soddisfare
pienamente le esigenze di quanti (in
primis avvocati e magistrati) siano
chiamati a confrontarsi per ragioni
di lavoro con la disciplina in oggetto.
Si segnala che il volume contiene una
rassegna di giurisprudenza recente e
signif‌icativa, che comprende le massi-
me emesse dalla Corte di Cassazione
in materia dei reati contro la Pubblica
Amministrazione che sono stati modi-
f‌icati dalla L. n. 190 del 2012.
M.B.
Gulotta Guglielmo
LE 200 REGOLE DELLA
CROSS-EXAMINATION:
UN’ARTE SCIENTIFICA
Ed. Giuffré, Milano, 2012, pp. 369,
€ 37.00
Nei primi anni del secolo scorso un
famoso avvocato statunitense Francis
Wellman aveva scritto un libro che,
ancor oggi e non solo in America, vive
di una straordinaria fortuna. Esso è
stato tradotto in Italia un paio di anni
fa ed ha mantenuto lo stesso titolo
originale: “l’Arte della cross-exami-
nation”.
Pensata per i suoi due f‌igli, nella spe-
ranza di poterli appassionare alla pro-
fessione forense, si presentava come
una sorta di summa del sapere profes-
sionale conquistato sul campo dall’au-
tore e da molti altri avvocati americani,
inglesi ed irlandesi che avevano prati-
cato l’arte del controesame ai massimi
livelli. Non doveva essere un manuale,
né di una raccolta di regole sul modo
di procedere alla cross-examination.
Wellman raccontava quel che egli ed
i suoi colleghi avevano vissuto nelle
aule giudiziarie, una sorta di digesto di
pratica forense.
Nel volume in recensione invece Gu-
glielmo Gulotta enuncia una serie di
regole, frutto della sua lunga espe-
rienza di penalista e del suo sapere di
psicologo.
Non solo un libro di ricette che consi-
glia “cosa” fare, per ottenere un risul-
tato, ma un testo attraverso il quale
egli cerca di dare conto delle ragioni
scientif‌iche, del “perché” dei compor-
tamenti consigliati.
L’origine di queste regole dunque è
diversa, come spiega l’autore nell’in-
troduzione al volume, alcune deri-
vano direttamente dalle norme del
dalla loro interpretazione dottrinale
e giurisprudenziale, altre ancora dal-
l’esperienza professionale, scientif‌ica
e culturale.
La cross-examination è, dunque, un’ar-
te scientif‌ica come recita il sottotitolo
del libro. Controesaminare implica un
certo talento naturale, tanta f‌lessibi-
lità e creatività ed in questo sta l’arte.
Sotto l’altro prof‌ilo giova anche cono-
scere come funzionano la memoria, le
emozioni, i rapporti interpersonali e
le modalità comunicazionali e qui c’è
l’aspetto scientif‌ico.
Il libro infatti illustra quelli che do-
vrebbero essere i prerequisiti per po-
ter operare eff‌icacemente nell’arena
processuale.
Una delle caratteristiche più inno-
vative del volume è la presenza di
numerose “carte” per spiegare, giusti-
f‌icare e criticare i comportamenti che
vengono suggeriti o sconsigliati. Esse
corrispondono ad interrogativi quali:
quando e perché una domanda può
def‌inirsi suggestiva? Cosa succede
nella mente della persona che deve
rispondere ad una domanda sugge-
stiva? É possibile per il giudice non
tener conto di quello che ha sentito
dopo che ha giudicato una domanda
o una risposta inammissibile o inuti-
lizzabile? Fino a che punto è possibile
distinguere il racconto di un fatto dal-
l’opinione che abbiamo su quel fatto?
Come decidere quando ci troviamo in
condizioni di rischio e di incertezza?
Che fare quando le nostre scelte sono
dipendenti da quelle del nostro anta-
gonista senza che noi siamo in grado
di sapere quali esse saranno?
Gli argomenti vengono sviluppati con
riferimento a diversi soggetti che de-
pongono: l’imputato e la parte offesa
(anche minorenni), i funzionari di
polizia e i periti. Per questi ultimi
vi sono anche numerose indicazioni
su come debbano essere preparati e
come possano sopravvivere agli attac-
chi del controesame.
Nel panorama non solo nazionale ma
internazionale questa pubblicazione
appare unica nel racchiudere sapienza
giuridica e scientif‌ica, traguardandola

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