Note introduttive

AutoreSara Tommasi
Pagine15-16
NOTE INTRODUTTIVE
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NOTE INTRODUTTIVE
La disciplina relativa alle pratiche commerciali scorrette rappre-
senta una preziosa occasione per arricchire il dibattito sui rapporti tra
attività e atto e sulla valutazione delle condotte nella fase che precede
quella di eventuale stipulazione di un contratto. In questa sede ci si
propone di affrontare i problemi riguardanti la dinamica di tali condot-
te e l’interesse a che non siano falsate le decisioni economiche dei
soggetti che ne sono destinatari.
Segnatamente, si partirà dall’analisi delle norme sulle pratiche
commerciali, soffermandosi sulla espressa esclusione della materia
contrattuale dall’ambito di applicazione della disciplina in oggetto e
sul tentativo di responsabilizzare lo svolgimento dell’attività attraver-
so il divieto di comportamenti scorretti.
Utile si presenta, altresì, una rilettura delle disposizioni in tema di
pubblicità commerciale per verificare la possibilità di riscontrare, an-
che in tal caso, il rilievo giuridico di una dinamica diretta ad approda-
re ad un contatto relazionale e tale da poter alterare le valutazioni di
opportunità del consumatore.
Oltre che sugli elementi di novità delle recenti normative, si impone
l’indagine su alcuni aspetti di continuità con il passato, riguardanti, nello
specifico, l’art. 1337 c.c. quale modello di governo di talune situazioni di
contatto determinate dall’oggettivo svolgersi di condotte. Ciò presuppone
una valorizzazione delle potenzialità applicative dell’art. 1337 c.c. che
già parte della dottrina classica, sia pure avendo come unico punto di ri-
ferimento le previsioni codicistiche, aveva cercato di evidenziare.
Alla luce delle innovazioni apportate dal diritto comunitario,
l’attenzione alle modalità di svolgimento delle condotte sembra foriera
di sviluppi interessanti, sia con riferimento alla disciplina sulle prati-
che commerciali sia in relazione ad alcuni interrogativi che hanno tra-
dizionalmente riguardato l’art. 1337 c.c.
Quanto al primo aspetto, sarà utile analizzare in che misura la tu-
tela prevista dal codice civile, per il destinatario delle informazioni
necessarie nel corso di una trattativa, possa coprire i vuoti normativi
lasciati dalle norme di derivazione comunitaria, proprio sul piano mi-
croeconomico della protezione dei singoli.

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