Note sull'archivio BGT per la gestione dei Bandi del Granducato di Toscana

AutoreFilippo Fineschi
Pagine231-244

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@1. Introduzione

L'archivio «BGT» - Bandi del Ducato e Granducato di Toscana - sarà costituito attraverso una schedatura dei bandi emanati dalle principali magistrature medicee nell'intero periodo del Ducato e del Granducato da

Alessandro (1531) a Gian Castone (1737)*. I bandi sono quelli della raccolta dell'Archivio di Stato di Firenze.

Questa ricerca fa parte del più ampio progetto dell'Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR che si chiama "Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana"1.

L'approccio di carattere bibliografico ha richiesto una attenzione particolare nella definizione dell'oggetto della banca dati: ad esempio, si è ritenuto necessario dare rilievo non solo ala univocità del bando preso in esame, ma anche alle differenze che potevano presentarsi nelle pubblicazioni, se ribandito in anni successivi dalla medesima magistratura o se pubblicato da diversi stampatori. Per una più chiara differenziazione delle varie edizioni si è attribuito dignità di record univoco alla singola pubblicazione piuttosto che ala prima emanazione del bando stesso. Il compito di riunire successivamente tutte le pubblicazioni di un medesimo bando è stato affidato ad una appropriata strutturazione del numero di record e ala parte di software dedicata alla presentazione dei dati.

Si prevede che l'archivio «BGT» raggiunga un numero di bandi superiore a 5.000 ed un numero di emanazioni (e dunque di records) superiore a 15.000.

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La banca dati «BGT» è stata realizzata utilizzando il linguaggio di programmazione clipper. Questa scelta è stata motivata dalla flessibilità e dalla trasportabilità di clipper, oltre cha dalla sua alta compatibilita con DBASE. Se da un lato la struttura relazionale di clipper non è orientata ad un rapido recupero delle informazioni nella fase di ricerca, da un altro lato si è potuto guadagnare una notevole capacità di manipolazione dei dati e, soprattutto, una elaborata struttura di indici, necessaria alle particolari esigenze di ordinamento dei records.

@2. La formazione della banca dati

La raccolta dei dati è tuttora in fase di sviluppo e richiederà necessariamente un notevole intervallo di tempo. L'opera di catalogazione si sviluppa in più fasi:

- rilevazione e uniformazione dei dati relativi ai bandi su scheda cartacea controllati direttamente sul documento originale;

- attribuzione del numero di record per ciascuna emanazione secondo un ordine che tenga conto dell'anno di emanazione del bando, della sua univocità e della data di pubblicazione;

- immissione delle schede su supporto elettronico attraverso l'impiego di due personal computer portatili sui quali è installato il programma di gestione dell'archivio «BGT»;

- stampa e correzione dei records;

- riversamento dei due archivi formatisi sui due personal computer portatili in un unico archivio presso l'idg, attraverso una apposita opzione di trasferimento e di APPEND dei dati del software di gestione dell'archivio «BGT».

@3. Disegno della banca dati

Il tracciato record2 dell'archivio «BGT» è suddiviso in sei aree: codice record, datazione, titolazione e caratteristiche tipografiche, attributi, soggettazione, campi di servizio. Ciascuna area è così strutturata:

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  1. Codice record

    1. Numero di record ......................................................

  2. Datazione

    1. Anno di emanazione ......................................................

    2. Mese di emanazione ......................................................

    3. Giorno di emanazione ......................................................

    4. Validità ......................................................

    5. Anno di stampa ......................................................

    6. Secolo di stampa ......................................................

    7. Validità ......................................................

  3. Titolazione e caratteristiche tipografiche

    1. Titolo ......................................................

    2. Note Tipografiche ...........................................

    3. Riferimenti ..............................................

    4. Note ...................................................

  4. Attributi

    1. Luogo di stampa ........................................

    2. Stampatore ............................................

    3. Magistratura ............................................

    4. Cancelliere .............................................

    5. Banditore ..............................................

    6. Luoghi citati .........................................

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    7. Persone citate ......................................................

    8. Autorità emanante ......................................................

  5. Soggettazione

    1. Soggetto ......................................................

  6. Campi di servizio

    1. Numero progressivo ......................................................

    2. Numero righe titolo ......................................................

    3. Numero righe note ......................................................

    4. Anno esatto ......................................................

    I criteri di utilizzo del tracciato record sono stati i seguenti:

    NUMERO DI RECORD. È formato da un numero di otto cifre di cui due decimali. Le prime quattro cifre corrispondono all'anno di emanazione del bando allo scopo di dare un immediato riferimento cronologico nella costruzione degli indici. La quinta e la sesta cifra (da XXXXOO a XXXX99) indicano la "famiglia" di appartenenza del bando, identificata daia data di emanazione e dalla magistratura emanante. Si è considerato che non vi fossero più di cento bandi distinti all'interno di un anno. Le sei cifre intere identificano dunque univocamente un bando, o meglio la sua "famiglia" composta dalle varie pubblicazioni susseguitesi negli anni e presso differenti stampatori. Alle due cifre decimali (da XXXXXX.00 a XXXXXX.99) è affidato il compito...

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