La nascita delle Società Fiduciarie in Italia e l'evoluzione della loro attività di amministrazione di beni per conto di terzi

AutoreNicola Nisio
Pagine9-31
CAPITOLO PRIMO
DALLE SOCIETÀ FIDUCIARIE E DI REVISIONE
ALLE SOCIETÀ FIDUCIARIE - S.I.M.
SEZIONE PRIMA
LA NASCITA DELLE SOCIETÀ FIDUCIARIE IN ITALIA
E L’EVOLUZIONE DELLA LORO ATTIVITÀ
DI AMMINISTRAZIONE DI BENI PER CONTO DI TERZI.
1. La nascita e la prima disciplina delle società fiduciarie in Italia.
Agli inizi del secolo scorso le società duciarie erano già notevol-
mente diuse al di fuori del nostro Paese, e potevano essere ricompresse
in tre principali categorie: le società duciarie di tipi inglese, quelle di
tipo tedesco e quelle di tipo statunitense1.
In Inghilterra, le società duciarie (trust companies ) sorsero nel corso
del 1800 ed il loro campo d’azione, concentrato soprattutto nell’ammini-
strazione di beni per conto di terzi, fu estremamente vasto, coincidendo
con l’istituto del trust2.
In Germania, dove la prima di esse – la Deutsche Treuhangesellshaf3
vide la luce nel 1890, le società duciarie operarono in due rami4 : quello
1 G. D’A, Le società fiduciarie, Torino, 1930, pag. 29.
2 R. F, Il “trust” nel diritto inglese, Padova, 1935, pagg. 161 e segg.; nonché
D. G, Fiduciaria (società) in diritto comparato, nel D. disc. Priv. Sez. comm., VI,
Torino, 1991, pagg. 117 – 118.
3 Cenni su questa società in D. G (nt. 2), pag. 113; nonché in M. B,
Società fiduciaria. Gestioni fiduciarie, in Dizionari del Diritto Privato (a cura di N. Irti), 3,
Diritto commerciale e Industriale, Milano, 1981, pagg. 853 ss.
4 C. P, Recensione al saggio di B. S, Le società fiduciarie in Germania
(pubblicato nella Rivista delle Società Commerciali, IX), in Riv. Dir. Comm., 1921, I, pag.
104.
10 Le società fiduciarie – s.i.m.
duciario (e quindi di amministrazione) e quello della revisione, attivi-
tà, quest’ultima, che in Germania ebbe già in quegli anni uno sviluppo
considerevole5.
Negli Stati Uniti, inne, dove pure iniziarono ad operare nel 1800, le
società duciarie concentrarono per Io più la propria attività nei settori
nanziario e bancario, nonché, successivamente, in quello industriale
(si pensi, a quest’ultimo proposito, ai voting trusts)6
In Italia, dove le società in parola sorsero probabilmente seguen-
do il modello tedesco7 la prima società duciaria fu costituita a Roma
nel 1923, con la denominazione di “Istituto Fiduciario Italiano (Ita-
lian Trustee Co. Ltd.)”8 seguita, nel 1925, dalla “Compagnia Fiduciaria
5 G. D’A (nt. 1), pag. 23; nonché A. G, Società fiduciarie e negozio fiducia-
rio, Milano, 1978, pag. 20. Nel corso dei lavori preparatori della l. 23 novembre 1939, n.
1966 (sulla quale v. infra § 2), durante la seduta del 26 maggio 1939 della Commissione
Giustizia della Camera, l’Asquini (uno dei padri della legge in parola) con riferimento all’at-
tività di revisione affermò che «questo genere di attività ha avuto, soprattutto in Germania,
un grande sviluppo perché la legge in Germania non ha l’istituto dei sindaci per le società
ed ha invece l’istituto della revisione obbligatoria, che viene affidata a professionisti specia-
lizzati o a società di revisione. La revisione delle società di persone è facoltativa, quella
delle società di capitali è obbligatoria. Non c’è società rispettabile in Germania che non
sente il bisogno di avere la sua revisione fatta da una società di revisione, di cui alcune sono
di grandissima fama». I lavori preparatori della l. n. 1966/1939, ai quali si farà riferimento
anche in seguito, sono stati pubblicati nella rivista Le leggi, 1940, pag. 20 ss. Nello stesso
senso anche C. P, (nt. 4), pag. 105, il quale rilevava che «l’attività revisionale è mol-
to largamente sviluppata dalle società fiduciarie tedesche, e ciò si deve, in buona parte, al
fatto che, essendo le società stesse emanazione, più o meno diretta, delle grandi Banche, la
concessione di credito, specie ad aziende nuove, viene spesso subordinata alla condizione
di un controllo revisionale».
6 G. D’A, (nt. 1), pag. 25. Altri Paesi in cui, nei primi anni del secolo
scorso,operavano già in quantità apprezzabile le società fiduciarie furono la Svizzera, la
Danimarca, la Nuova Zelanda, il Belgio, la Francia, l’Olanda, la Cecoslovacchia ed il Giap-
pone.
7 Cfr. M. B (nt. 3), pag. 854.
8 L’art 3 dello statuto dell’“Istituto Fiduciario Italiano” stabiliva che «Le operazioni che
costituiscono lo scopo e l’oggetto sociale sono:
1. Attività amministrativa:
a) l’amministrazione é gestione di patrimoni liberi e vincolati e di aziende private, suc-
cessioni, ricupero di crediti o mutui di difficile incasso, incassi di qualunque genere,
esazioni di pigioni, pagamento di tasse per conto dei clienti;
b) tenuta di libri di commercio per aziende industriali e commerciali; compilazione di
bilanci e verifiche di conti;
b) liquidazione di aziende in genere;
c) tutte le operazioni di mediazione per contratti riguardanti l’alienazione, l’affittanza ed
operazioni sugli immobili;
d) intraprendere qualsiasi affare che abbia carattere fiduciario.
2 Attività legale e contenziosa:

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