n. 79 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 21 ottobre 2014 -

Ricorso della Provincia Autonoma di Bolzano (codice fiscale e partita I.V.A. n. 00390090215), in persona del suo Presidente e legale rappresentante pro tempore, dott. Arno Kompatscher, rappresentata e difesa, tanto congiuntamente quanto disgiuntamente, in virtu' di procura speciale Rep. n. 24023 del 10 ottobre 2014, rogata dal Segretario Generale della Giunta provinciale dott. Eros Magnago, nonche' in virtu' di deliberazione della Giunta provinciale di autorizzazione a stare in giudizio n. 1157 del 30 settembre 2014, dagli avv.ti Renate von Guggenberg (codice fiscale VNGRNT57L45A952K - Renate.Guggenberg@pec.prov.bz.it), Stephan Beikircher (codice fiscale BKRSPH65E10B160H - Stephan.Beikircher@pec.prov.bz.it), Cristina Bernardi (codice fiscale BRNCST64M47D548L - Cristina.Bernardi@pec.prov.bz.it) e Laura Fadanelli (codice fiscale FDNLRA65H69A952U - Laura.Fadanelli@pec.prov.bz.it), tutti del Foro di Bolzano, con indirizzo di posta elettronica avvocatura@provincia.bz.it ed indirizzo di posta elettronica certificata anwaltschaft.avvocatura@pec.prov.bz.it e n. fax 0471/412099, e dall'avv. Michele Costa (codice fiscale CSTMHL38C30H501R), del Foro di Roma, con indirizzo di posta elettronica costamicheleavv@tin.it e presso lo studio di quest'ultimo in Roma, via Bassano del Grappa n. 24, elettivamente domiciliata (indirizzo di posta elettronica certificata: michelecosta@ordineavvocatiroma.org e n. fax 06/3729467);

Contro Il Presidente del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente del Consiglio in carica;

Per la dichiarazione di illegittimita' costituzionale dell'articolo 8, comma 2, lettere d) ed e), del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea», convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 116. Nel Supplemento ordinario n. 72/L della Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto 2014 e' stata pubblicata la legge 11 agosto 2014, n. 116, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea». Nell'ambito del Capo I recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore agricolo, la norma di cui all'articolo 8 (Disposizioni finanziarie) e' destinata ad assicurare la copertura finanziaria di alcuni degli oneri conseguenti;

in particolare con la disposizione si intende coprire la spesa derivante dall'attribuzione di un credito di imposta a favore di determinate imprese in relazione a nuovi investimenti per il potenziamento del commercio elettronico e per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nonche' per la cooperazione di filiera (articolo 3, commi 1 e 3), dall'erogazione di incentivi all'assunzione di giovani lavoratori agricoli e dalla previsione di deduzioni IRAP (Imposta Regionale sulle Attivita' Produttive) in riferimento ai lavoratori agricoli a termine (articolo 5, commi 2 e 13), dall'attribuzione di una detrazione dall'IRPEF (Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche) (articolo 7, commi 1 e 2), dall'incremento a partire dal 2018 del «Fondo per interventi strutturali di politica economica» (articolo 8, comma 1). La copertura delle spese sopra individuate e' assicurata, in parte, mediante l'utilizzo delle maggiori entrate derivanti dall'abrogazione della norma che prevedeva la valutazione ridotta del reddito dominicale in caso di perdite per mancata coltivazione e per cause non dipendenti dalla tecnica agraria (articolo 7, comma 3), nonche' dalla rivalutazione prevista per i redditi dominicali o agrari (articolo 7, comma 4). La norma determina, rispettivamente, per l'anno 2015 (13,3 milioni di euro) e, in seguito, a decorrere dall'anno 2016 (7,6 milioni di euro), le maggiori entrate previste per effetto dell'abrogazione della norma sopra descritta, e rispettivamente per ciascuno degli anni 2015 (36,3 milioni di euro) e 2016 (28,4 milioni di euro) e, in seguito, a decorrere dall'anno 2017 (21,8 milioni di euro) le maggiori entrate derivanti dalla prevista rivalutazione sopra indicata (articolo 8, comma 2, lettere d) ed e). E' evidente che le predette maggiori entrate riguardano pacificamente tributi il cui gettito e' devoluto alle Province autonome, dato che comportano l'aumento del gettito IRPEF, che rientra nell'ambito delle imposte dirette. Quindi, le disposizioni di cui all'articolo 53, comma 1, d.l. 90/2014 e all'articolo 8, comma 2, lettere d) ed e), d.l. 91/2014, nella parte in cui riservano all'erario...

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