n. 68 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 3 ottobre 2018 -

Ricorso ex art. 127 Costituzione per il Presidente del Consiglio dei ministri (c.f. 80188230587), rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura generale dello Stato (c.f. 80224030587;

pec: ags.rm@mailcert.avvocaturastato.it - fax 06/96514000) ed elettivamente domiciliata presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

Contro la Regione Campania, in persona del Presidente della Giunta regionale pro tempore;

per l'annullamento della l.r. Campania 2 agosto 2018 n. 26, pubblicata nel Bollettino Ufficiale regionale n. 54 del 3 agosto 2018, recante «Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitivita' e lo sviluppo regionale. Legge annuale di semplificazione 2018». Premesso che La legge della Regione Campania 2 agosto 2018 n. 26, recante «Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitivita' e lo sviluppo regionale. Legge annuale di semplificazione 2018», detta disposizione per la semplificazione e la razionalizzazione dei procedimenti normativi e amministrativi in materia di governo del territorio e di lavori pubblici. L'impugnato testo normativo presenta profili di illegittimita' costituzionale con riferimento alle disposizioni contenute negli articoli 6 e 12, che violano gli articoli 3, 5, 114, 117, secondo comma lettera l) e 118 della Costituzione, alla luce dei seguenti Motivi 1) Illegittimita' costituzionale dell'art. 6 della l.r. Campania 2 agosto 2018 n. 26 La norma contenuta nel censurato art. 6 rubricato «Semplificazioni in materia di lavori pubblici di interesse regionale e di opere pubbliche di interesse regionale» inserisce, all'interno della legge regionale della Campania 22 dicembre 2004 n. 16 (recante «Norme sul governo del territorio»), un aggiuntivo art. 12-bis che definisce le opere e i lavori pubblici di interesse strategico, individuandoli negli interventi «[...] che siano: a) finanziati, anche solo parzialmente, con fondi europei e/o fondi strutturali;

  1. volti a superare procedure di infrazione e/o procedure esecutive di condanne da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea per violazione della normativa europea;

  2. definiti strategici dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR);

  3. inclusi nella programmazione di cui all'art. 63 della legge regionale 27 febbraio 2007, n. 3 (Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania) in quanto ritenuti strategici per lo sviluppo della regione;

  4. finalizzati a migliorare le condizioni di accessibilita' attiva e passiva della zona rossa per emergenza vulcanica del Vesuvio e dei Campi Flegrei (realizzazione e/o adeguamento di infrastrutture funzionali al miglioramento delle vie di fuga e delle strutture per la logistica previste dal Piano di allontanamento della popolazione residente in zona rossa)». Per i suddetti interventi e' previsto che, ove la realizzazione dell'opera richieda «l'azione integrata» di piu' soggetti istituzionali, la regione e' chiamata a promuovere la procedura per l'accordo di programma di cui all'art. 12 della legge regionale n. 16/2004, mediante la convocazione di una conferenza di servizi. Nel suddetto ambito procedimentale, per i progetti e le opere che risultino non conformi al Piano urbanistico comunale (PUC), il comune interessato e' chiamato ad esprimere il proprio parere motivato. In caso di parere non favorevole, l'art. 12-bis cit. prevede che l'amministrazione procedente conceda all'ente comunale un termine di trenta giorni per esprimere proposte di modifica al progetto. Dette proposte dovranno essere esaminate in un'aggiornata conferenza di servizi (da tenersi entro trenta giorni), all'esito della quale, ove non si pervenga all'accordo tra tutte le amministrazioni, la Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare, potra' approvare ugualmente il progetto al fine della realizzazione dell'interesse strategico regionale. Ebbene, la formulazione del censurato art. 6 della legge regionale n. 26/2018 risulta del tutto illegittima in quanto suscettibile di consentire la realizzazione di opere che non...

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