n. 57 ORDINANZA (Atto di promovimento) 29 novembre 2016 -

IL GIUDICE A scioglimento della riserva assunta in data 6 ottobre 2016, letti gli atti e i documenti di causa, osserva quanto segue. L'odierno giudizio ha ad oggetto la domanda di condanna al pagamento dei canoni ex art. 1587 del codice civile relativi al contratto di locazione datato 1° maggio 2004 intercorso tra la locatrice s.r.l. Compendium e la conduttrice Annamaria Micciulli (per reperire il contratto si veda il doc. n. 1 fascicolo ricorrente s.r.l. Compendium): la conduttrice Annamaria Micciulli ha infatti pagato l'ammontare dei canoni nella misura divisata in contratto sino al 30 giugno del 2011 salvo poi, a seguito della tardiva registrazione del contratto presso i pubblici uffici competenti, essersi autoridotta il canone locativo nella misura del triplo della rendita catastale dell'immobile condotto in locazione avvalendosi del disposto di cui all'art. 3, comma ottavo, del decreto legislativo n. 23 del 2011 (si veda il doc. n. 2 fascicolo ricorrente s.r.l. Compendium);

L'odierno giudizio e' stato preceduto da una precedente causa, avanti al Tribunale di Milano prima (doc. n. 3 e 4 fascicolo ricorrente s.r.l. Compendium) ed alla locale Corte d'appello poi (doc. n. 5 fascicolo ricorrente s.r.l. Compendium), intercorsa sempre tra la locatrice s.r.l. Compendium e la conduttrice Annamaria Micciulli a seguito della quale la predetta locatrice ha ottenuto la risoluzione del contratto stante la rilevante morosita' accumulata dalla conduttrice Annamaria Micciulli per avere quest'ultima pagato nelle more del giudizio il canone locativo nella misura del triplo della rendita catastale dell'immobile condotto in locazione anziche' nella misura divisata in contratto (si veda la sentenza della Corte d'appello di Milano n. 4204 del 2015 di cui al doc. n. 6 fascicolo ricorrente s.r.l. Compendium): nelle more del giudizio infatti era accaduto che la Corte costituzionale aveva dapprima, con sentenza n. 50 del 2014, dichiarato la illegittimita' costituzionale dell'art. 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo n. 23 del 2011 per eccesso di delega per violazione dell'art. 76 della Costituzione, e poi aveva, con sentenza n. 169 del 2015, dichiarato la illegittimita' costituzionale dell'art. 5, comma 1-ter, della legge n. 80 del 2014 per violazione dell'art. 136 della Costituzione atteso che tale ultimo intervento normativo aveva fatto salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dei contratti di locazione registrati ai sensi dell'art. 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo n. 23 del 2011, in contrasto con un precedente giudicato della Corte che aveva caducato gli effetti della normativa poi surrettiziamente riproposta dal legislatore;

Nelle more dell'originario giudizio pertanto sono venute meno le disposizioni normative che avevano abilitato la conduttrice Annamaria Micciulli a pagare il canone nella misura del triplo della rendita catastale dell'immobile condotto in locazione anziche' nella misura divisata in contratto: da qui la pronuncia risolutoria del contratto datato 1° maggio 2004 intercorso tra la locatrice s.r.l. Compendium e la conduttrice Annamaria Micciulli per inadempimento imputabile alla parte conduttrice;

Con l'odierno giudizio pertanto la locatrice s.r.l. Compendium, una volta ottenuta la risoluzione del contratto di locazione per inadempimento imputabile alla conduttrice Annamaria Micciulli, ha chiesto la condanna di quest'ultima al pagamento dell'importo di Euro...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT