n. 35 ORDINANZA 27 gennaio - 17 febbraio 2016 -

ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 1, comma 1, lettera m), della legge della Regione Lombardia 26 novembre 2014, n. 29, recante «Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al Titolo V, Capi I, II e III, della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche)», promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con ricorso notificato il 23-28 gennaio 2015, depositato in cancelleria il 27 gennaio 2015 ed iscritto al n. 15 del registro ricorsi 2015. Visto l'atto di costituzione della Regione Lombardia;

udito nella camera di consiglio del 27 gennaio 2016 il Giudice relatore Daria de Pretis. Ritenuto che con ricorso notificato il 23-28 gennaio 2015, depositato in cancelleria il 27 gennaio 2015 (iscritto al n. 15 del registro ricorsi del 2015), il Presidente del Consiglio dei ministri ha promosso giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. l, comma l, lettera m), della legge della Regione Lombardia 26 novembre 2014, n. 29, recante «Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al Titolo V, Capi I, II e III, della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche)», in riferimento all'art. 117, commi primo e secondo, lettere e) e s), della Costituzione;

che la disposizione impugnata modifica la legge della Regione Lombardia n. 26 del 2003, prevedendo che: «al secondo periodo del comma l dell'articolo 49 le parole "non superiore a venti anni" sono sostituite dalle seguenti: "non superiore a trenta anni. Tale termine si applica anche alle concessioni gia' sottoscritte"»;

che, ad avviso del ricorrente, tale norma, introducendo una «proroga ope legis» della durata dell'affidamento del servizio idrico anche per le concessioni gia' sottoscritte, si porrebbe in contrasto con l'art. 149-bis, comma l, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) - secondo cui e' riservata all'ente di governo dell'ambito la deliberazione della forma di gestione del servizio idrico fra quelle previste dall'ordinamento europeo e il conseguente affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei...

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