n. 333 ORDINANZA (Atto di promovimento) 23 luglio 2015 -

TRIBUNALE DI ENNA Ufficio del Giudice per le indagini preliminari Il giudice, dott. Calogero Commandatore, ha pronunciato la seguente ordinanza, nel procedimento nei confronti di: Vasco Carmelo, nato a Enna il 7 giugno 1953, difeso di fiducia dall'avv. Mario Consentino, sottoposto a indagini preliminari per il reato previsto dall'art. 323 c.p., in piazza Armerina dal mese di aprile 2010 fino al 9 ottobre 2012;

persona offesa: Catalano Vittoria, difesa di fiducia dall'avv. Mauro Di Carlo. F a t t o La dott.ssa Catalano Vittoria, con denuncia querela del 9 ottobre 2012, premetteva di essere dirigente medico a tempo indeterminato in servizio presso l'ospedale di piazza Armerina e di avere subito plurime e reiterate vessazioni da parte del direttore dell'UOC (Unita' operativa complessa) di cardiologia di Enna. In particolare, la persona offesa lamentava la violazione della disciplina dei contratti collettivi nazionali in tema di ferie, turni, ordini di servizio, carichi ed orari di lavoro. Correttamente la Procura della Repubblica di Enna, avanzando richiesta di archiviazione, sul punto, non disconosceva l'esistenza delle condotte descritte dalla persona offesa, ma evidenziava l'irrilevanza della violazione delle norme contenute in seno ai contratti collettivi ai fini della configurabilita' del reato previsto dall'art. 323 c.p. (Cass. n. 5026/2008). L'opponente replicava che per giurisprudenza costante del giudice di legittimita' il reato previsto dall'art. 323 c.p. e il requisito di violazione di norme di legge ivi contemplato puo' essere integrato anche dalla sola inosservanza del principio costituzionale di imparzialita' della pubblica amministrazione. In altre parole, secondo l'opponente, la reiterata violazione dei contratti collettivi nazionali in danno di un pubblico dipendente integrerebbe la violazione di una specifica norma di' legge, ossia dell'art. 97 Cost. D i r i t t o La giurisprudenza del giudice di legittimita' ha da tempo adottato un'interpretazione dell'art. 323 c.p. secondo cui «il requisito della violazione di legge puo' consistere anche nella inosservanza dell'art. 97 Cost., la cui parte immediatamente precettiva impone ad ogni pubblico funzionario, nell'esercizio delle sue funzioni, di non usare il potere che la legge gli conferisce per compiere deliberati favoritismi e procurare ingiusti vantaggi, ovvero per realizzare intenzionali vessazioni o discriminazioni e procurare ingiusti danni» (Cass. n. 37373/2014 e in senso...

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