n. 128 ORDINANZA (Atto di promovimento) 17 novembre 2014 -

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI BARI III Sezione Penale Il Tribunale, in funzione ex art. 310 c.p.p.;

Riunito in camera di consiglio nelle persone dei signori magistrati: Dott. Francesca La Malfa - Presidente Dott. Maria Teresa Romita - Giudice relatore Dott. Ida Iura - Giudice per deliberare sull'appello, depositato in Cancelleria in data 11 luglio 2014, interposto nell'interesse di Di Ieso Pasquale Martino, nato a Avellino il 20 gennaio 1969, avverso l'ordinanza emessa in data 4 giugno 2014 dal GIP del Tribunale di Bari, reiettiva dell'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare carceraria in atto nei confronti del predetto, ristretto per il seguente reato: Gerio Ciaffa, Erminio Arminio, Marco Specchio Difonzo, Pasquale Martino Di Ieso, Zenga Giuseppe, Gianluca Cantarelli, Giuseppe Francesco Caruso, Tommaso Bruno, Luca Pipoli, Michele Brandonisio, Donato Petronzi, Giuseppe Gammarota, Francesco Di Leno, Donato Del Grosso, Claudio Durante, Francesco Pelullo, Giuseppe De Nittis, unitamente a Pasquale Del Grosso (deceduto): A) delitto di cui agli artt. 110 c.p. e 260 d.lgs. n. 152/2006 perche', in concorso tra loro e con ripartizione delle modalita' esecutive della condotta, al fine di conseguire l'ingiusto profitto rappresentato dal risparmio di spesa derivante dalla mancata attivazione delle corrette procedure di gestione dei rifiuti prescritte dalla legge, con piu' operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi ed attivita' continuative organizzate, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali (non inferiori a 5.400 tonnellate di frazione umida e 3.550,35 di frazione secca) conferiti da ditte campane (SELE Ambiente, Gesia, ILSIDE), trasportandoli e smaltendoli illecitamente nelle province di Foggia, della BAT, di Benevento e Potenza, secondo una duplice modalita': La frazione secca veniva conferita alla «Spazio Verde Plus» Societa' Cooperativa di Carapelle (FG) e dopo essere stata trasportata presso l'impianto di stoccaggio di Foggia veniva gradualmente smaltita illecitamente (mediante abbandono) in cave abbandonate di Trani e Poggio Imperiale nonche' in terreni agricoli ed aree protette in agro delle provincie di Foggia, Potenza e Benevento, utilizzando come base operativa per gli smaltimenti illeciti l'area di parcheggio di Carapelle (FG) della societa' Ecoball Bat;

La frazione umida veniva conferita all'impianto di compostaggio «Biocompost Irpino SRL» di Bisaccia (AV), ove il rifiuto, in tempo reale e senza subire alcun trattamento, veniva semplicemente triturato e miscelato, per poi essere trasportato (con DDT che ne attestavano falsamente la natura di «ammendante compostato misto» ed in assenza, quindi, della prescritta documentazione per il trasporto dei rifiuti) e smaltito all'interno di una ex cava dell'Edil C. di Ordona (ove era in corso un ripristino ambientale);

Con i seguenti ruoli: Pasquale Del Grosso, sovrintendeva e coordinava il traffico illecito, avendo rapporti diretti con le imprese campane che conferivano i rifiuti (Sele Ambiente, Ilside e Gesia), gestendo direttamente il filone correlato al trasporto e allo smaltimento illecito della frazione secca e cooperando, mediante stabili contatti con Erminio Arminio e Ciaffa Gerio, alla gestione illecita della frazione umida;

Gerio Ciaffa, amministratore di fatto dell'Edil C e della PL Trasporti, concorreva nel traffico illecito, attraverso l'utilizzo dei complessi aziendali relativi alle due imprese sopra indicate, occupandosi della direzione, del coordinamento, del trasporto e dello smaltimento illecito della frazione umida presso l'ex cava dell'Edil C. in Ordona e fornendo, all'occorrenza, supporto operativo al trasporto e allo smaltimento illecito della frazione secca;

Giuseppe De Nittis, amministratore di diritto della Edil C, concorreva nel traffico illecito, mettendo consapevolmente a disposizione dell'organizzazione il complesso aziendale della predetta impresa, con riferimento alla fase di smaltimento illecito della frazione umida presso l'ex cava dell'Edil C. in Ordona;

Arminio Erminio e Pasquale Martino Di Ieso, rispettivamente amministratore e responsabile dei flussi della Biocompost Irpino srl, concorrevano nel traffico illecito, mettendo consapevolmente e stabilmente a disposizione dell'organizzazione lo stabilimento di Bisaccia della Biocompost, ove i rifiuti umidi venivano inizialmente portati per poi essere messi in circolazione come compost - ancorche' il rifiuto non subisse alcun tipo di trattamento di compostaggio ma fosse unicamente triturato e miscelato - per poi essere trasportati presso l'ex cava della Edil C., ove venivano illecitamente smaltiti;

Michele Brandonisio, amministratore della Ecoball Bat, concorreva nel traffico illecito, mettendo consapevolmente e stabilmente a disposizione dell'organizzazione il compresso aziendale della Ecoball Bat e, in particolare, l'area immobiliare di sua proprieta' in Carapelle, ufficialmente indicata come sede della Ecoball Bat, ma, in realta' utilizzata esclusivamente come base operativa del traffico illecito riguardante la frazione secca;

Gianluca Cantarelli, Giuseppe Zenga, Francesco Giuseppe Caruso, Tommaso Bruno, Luca Pipoli, Francesco Di Leno e Donato Del Grosso, tutti nella qualita' di autisti, concorrevano nel traffico illecito occupandosi consapevolmente e stabilmente, in qualita' di autotrasportatori, della conduzione dei camion con cui si effettuava il trasporto e lo smaltimento illecito dei rifiuti;

Donato Petronzi, titolare dell'omonima ditta individuale, concorreva nel traffico illecito, mettendo consapevolmente e stabilmente a disposizione dell'organizzazione, con particolare riferimento alla fase del trasporto e dello smaltimento illecito della c.d. frazione secca, i camion aziendali e la sua licenza per il trasporto dei rifiuti per conto terzi;

Claudio Durante e Francesco Pelullo, concorrevano nel traffico illecito, mettendo consapevolmente e stabilmente a disposizione dell'organizzazione i terreni di cui avevano il possesso per effettuare gli sversamenti illeciti della frazione secca del rifiuto oggetto del traffico illecito;

In Ordona (FG), Carapelle (FG) ed altri luoghi da febbraio 2013 con perdurante attualita'. Letti gli atti...

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