Le modifiche al Codice Penale

AutoreVincenzo Muscatiello
Pagine11-38
CAPITOLO 1
LE MODIFICHE AL CODICE PENALE
di Vincenzo Muscatiello
SOMMARIO: 1.1. Questioni di metodo – 1.2. La riforma al codice penale – 1.2.1.
Questioni controverse – 1.2.2. Il crocevia delle espulsioni – 1.3. L’aumento delle
pene per i reati associativi e l’allargamento alle associazioni “anche straniere” – 1.4.
I reati connessi alla identificazione personale – 1.5. L’aggravante speciale dell’art.
576 c.p. – 1.6. L’omicidio colposo e le lesioni colpose – 1.6.1. Il drink & drive e
l’actio libera in causa – 1.7. Decreto legge e codice penale: la nuova aggravante
comune – 1.7.1. Le correzioni alle generiche – 1.8. Conclusioni.
1.1. Questioni di metodo
La legge n. 125 del 24 luglio 2008 ha convertito in legge con modifiche
il decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di
sicurezza pubblica.
Le modifiche, molte e rilevanti, hanno riguardato istituti processuali e
sostanziali, e, cosa non del tutto frequente, anche istituti di parte generale.
Le ragioni di innovazioni così profonde nel tessuto penale sono, natural-
mente, affidate a valutazioni complesse, cui dedicheremo il paragrafo finale
della presente riflessione. Resta tuttavia un problema di metodo, se cioè sia
possibile che un decreto legge contenga, nel testo iniziale come nella fase
di conversione, modifiche alla parte generale del codice penale ovvero per-
manga una sorta di ossimoro concettuale che pur vorrebbe una riforma di
rango e livello generale riservata ad una riflessione meditata e consapevole,
differente da quella tipica della decretazione d’urgenza.
Certamente non è impossibile e nemmeno del tutto raro che la materia
penale subisca modifiche ed innovazioni ad opera della decretazione d’ur-
genza: prova ne è la espressa disciplina dedicata alla successione di leggi
penali in caso di decadenza, o di mancata ratifica di un decreto legge, o nel
caso di decreto convertito con emendamenti; nondimeno la cospicua, anche
se non numerosissima, messe di decreti legge dedicati alle più svariate ma-
terie con appendici di tipo penale.
12 Sistema penale e sicurezza pubblica
Ben a ragione può convenirsi sul fatto che la decretazione d’urgenza ap-
partenga alle opportunità legislative che il sistema penale concede a se stesso,
seppure con il vincolo che lo strumento contiene al suo interno: “misure ur-
genti”, “disposizioni urgenti”, “modifiche urgenti”.
Il sintagma e l’attributo che ne fa parte disvelano il requisito ineludibile di
una decretazione penale, vale a dire l’urgenza nel definire rapporti anche di
tipo penale, in ragione di eventi o situazioni non prevedibili, estranee alla ri-
flessione legislativa che pur dovrebbe accompagnare ordinariamente la previ-
sione di ipotesi di reato o le modifiche ad ipotesi già disciplinate. La legge di
conversione recupera, non vi è dubbio, l’ortodossia legislativa, ma l’inizio del
percorso accelerato deve pur sempre trovare corrispondenza nell’urgenza del-
la previsione legislativa.
L’abbecedario cronologico della decretazione d’urgenza in materia pena-
le annovera così situazioni eterogenee: le “Misure urgenti per la prevenzione
e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche,
nonché norme a sostegno della diffusione dello sport e della partecipazione
gratuita dei minori alle manifestazioni sportive”1; le “Misure urgenti per
garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi inverna-
li, nonché la funzionalità dell’Amministrazione dell’interno. Disposizioni
per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi e modifiche al testo
unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psico-
trope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipenden-
za, di cui al D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 3092; le “Misure urgenti per il con-
trasto del terrorismo internazionale”3; le “Disposizioni urgenti in favore
delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”4; le “Disposi-
zioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di manife-
stazioni sportive”5; le “Disposizioni urgenti per contrastare il terrorismo
internazionale”6; le “Disposizioni urgenti in vista dell’introduzione dell’eu-
ro in materia di tassazione dei redditi di natura finanziaria, di emersione di
attività detenute all’estero, di cartolarizzazione e di altre operazioni
finanziarie”7; infine le “Disposizioni urgenti per la repressione degli incendi
1 D.L. 8 febbraio 2007, n. 8, convertito in legge, con modificazioni dall’art. 1, l. 4 aprile 2007,
n. 41.
2 D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 21 feb-
braio 2006, n. 49.
3 D.L. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 31 luglio
2005, n. 155.
4 D.L. 4 febbraio 2003, n. 13, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 2 aprile
2003, n. 56.
5 D.L. 20 agosto 2001, n. 336, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 19 ottobre
2001, n. 377.
6 D.L. 18 ottobre 2001, n. 374, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 15 dicem-
bre 2001, n. 438.
7 D.L. 25 settembre 2001, n. 350, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, l. 23 no-
vembre 2001, n. 409.

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