Modificazioni allo statuto dell'Universita'

IL RETTORE

Visto lo statuto dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di Roma, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2319, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, e successive modificazioni; Visto il decreto rettorale 20 aprile 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 26 aprile 1996, relativo alla facolta' di ingegneria; Considerato l'art. 2 della Nota di indirizzo ministeriale 2402 del 31 ottobre 1996; Vista la nota di indirizzo del Ministero in data 16 giugno 1998; Vista la nota del 4 giugno 1998, prot. 003552 della Commissione europea - DGXV, con cui si comunica il parere positivo sulle proposte di modifica statutaria delle universita' "La Sapienza" di Roma, L'Aquila e Pavia, in quanto conformi alla direttiva 85/384/CEE; Considerato che nella suddetta nota si rileva la necessita' di un tempestivo invio dei decreti rettorali (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana) delle tre universita' sopra citate, affinche' possano essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee, ai sensi dell'art. 7, paragrafo 2, della direttiva 85/384/CEE; Vista la delibera del senato accademico del 31 luglio 1998; Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 4 agosto 1998;

Decreta:

Lo statuto dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di Roma, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse e, in particolare, con il decreto rettorale 20 aprile 1996, e' modificato e integrato, in base alle prescrizioni U.E., come segue: l'art. 5 del titolo XII, nella parte relativa al corso di laurea in ingegneria edile della facolta' di ingegneria, e' modificato come di seguito specificato; le disposizioni che riguardano il corso di laurea in ingegneria edile - architettura ne regolano in toto l'ordinamento e prevalgono, limitatamente al corso di laurea stesso, su quelle generali riguardanti la facolta'.

Art. 5.

Corso di laurea in ingegneria edilearchitettura (Obiettivi del corso di laurea)

1.1. Il corso di laurea in ingegneria edile - architettura ha un ordinamento specificamente strutturato nel rispetto della direttiva 85/384/CEE concernente i diplomi, certificati ed altri titoli che danno accesso, nell'UE, alle attivita' del settore dell'architettura.

1.2. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di dottore in ingegneria edile - architettura.

1.3. Il corso di laurea e' articolato in due orientamenti per consentire agli studenti di scegliere l'ambito in cui sviluppare la tesi di laurea.

1.4. In base al presente statuto il consiglio di corso di laurea predispone per ogni anno accademico il manifesto degli studi indicando gli insegnamenti e i laboratori progettuali obbligatori (vedi tabella B), nonche' le materie opzionali di orientamento per sviluppare la tesi di laurea dando allo studente, per ogni orientamento, alternative sia per il 28 che per il 29 esame (vedi tabella C).

1.5. Obiettivo del corso di studio e' quello di creare una figura professionale che alla specifica capacita' progettuale a livello architettonico e urbanistico accompagni la padronanza degli strumenti relativi alla fattibilita' costruttiva dell'opera ideata, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnicoeconomico. Si attua, pertanto, una integrazione in senso qualitativo della formazione storicocritica con quella scientifica, secondo una impostazione didattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo per operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica e urbanistica.

1.6. L'impostazione della didattica e' tale da assicurare l'acquisizione di capacita' creative e di professionalita' legate alla realta' operativa che si deve presupporre in continuo divenire; a tal fine sono ammessi modelli pedagogici innovativi e comunque equilibrati sotto il profilo umanistico e scientifico.

(Accesso al corso di laurea)

2.1. L'iscrizione al corso di laurea e' regolata dalle norme vigenti in materia di accesso agli istituti universitari.

2.2. Il numero degli iscritti e' stabilito annualmente dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta', in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo criteri generali fissati dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990 e della direttiva comunitaria 384/85 CE.

2.3. Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal consiglio di corso di laurea e sottoposte alla approvazione del consiglio di facolta'.

(Disposizioni specifiche riguardanti il corso di laurea)

3.1. Per assicurare una idonea assistenza didattica gli insegnamenti progettuali devono essere frequentati da non piu' di sessanta allievi e quelli applicativi da non piu' di centoventi allievi; qualora il numero di studenti iscritti in corso ecceda tali limiti (con tolleranza fino al 20%) si dovranno sdoppiare gli insegnamenti interessati.

3.2. Tutti gli insegnamenti sono specifici per il corso di laurea.

(Ordinamento del corso di laurea)

4.1. La durata del corso di laurea e' stabilita in cinque anni.

4.2. L'attivita' didattica, di tipo estensivo, e' di 4280 ore (vedi tabella A), con una tolleranza di 5%.

4.3. L'attivita' didattica e' articolata in: lezioni, impartite in ciascun insegnamento per dare le conoscenze formative di base e generali; esercitazioni applicative; esercitazioni progettuali; laboratori progettuali, effettuati sotto la guida collegiale di piu' docenti, della medesima area disciplinare o di aree diverse, per accrescere negli allievi le capacita' di analisi e di sintesi dei molteplici fattori che intervengono nella progettazione architettonica e urbanistica; stages o tirocinii, finalizzati a porre l'allievo in contatto diretto con il mondo professionale e con il settore dell'industria edilizia secondo specifici programmi predisposti dal consiglio di corso di laurea per ogni anno accademico; l'attivita' di tirocinio dovra' essere svolta in Italia o in un altro Paese della U.E. presso facolta', studi professionali ed enti pubblici o privati che operano nel campo dell'architettura e/o dell'urbanistica.

4.4. L'ordinamento didattico e' formulato con riferimento ad aree disciplinari intese come insiemi di discipline raggruppate, per le quali e' definito il numero minimo di ore di attivita' didattica, in modo da raggiungere definiti obiettivi didatticoformativi. In rapporto ai contenuti didattici e alle finalita' formative che caratterizzano i singoli insegnamenti si hanno le seguenti aree disciplinari.

  1. Area della storia dell'architettura e dell'arte.

    In quest'area disciplinare si persegue l'obiettivo fondamentale di acquisire, attraverso un approccio sostanzialmente "umanistico", il metodo storicocritico come supporto indispensabile per operare nel campo dell'architettura. In particolare l'insegnamento relativo all'arte contemporanea tende a dare quelle conoscenze necessarie per la comprensione storica e la valutazione critica dell'opera d'arte.

    L'insegnamento dell'estetica, inoltre, fornisce uno strumento metodologico per la lettura, la comprensione critica e la valutazione delle specifiche qualita' dell'opera architettonica, intesa nel senso piu' ampio del termine.

    Le discipline riguardanti la storia dell'architettura sono finalizzate alla conoscenza delle vicende fondamentali che, dalle origini ad oggi, hanno caratterizzato l'evoluzione dell'architettura sotto l'aspetto sia edilizio che urbanistico, in rapporto al quadro politico, economico, sociale e culturale delle varie epoche; in particolare si affrontano i metodi e le tecniche di ricerca a livello analitico e critico dell'opera architettonica, considerata nella sua realta' e nei suoi significati in relazione alle cause, ai programmi, all'uso, agli aspetti costruttivi ed esaminata nel suo contesto anche ai fini dell'intervento sull'edilizia preesistente e sull'ambiente urbano. L'insegnamento della storia e' fondamentale come formazione culturale propedeutica all'attivita' progettuale sviluppata con continuita' nei cinque anni del corso di laurea.

  2. Area della rappresentazione e del rilievo.

    Le discipline di questa area hanno l'obiettivo di formare capacita' specifiche in ordine alla rappresentazione architettonica considerata nella sua duplice accezione di mezzo conoscitivo delle leggi geometriche che regolano la struttura formale, ma anche di atto espressivo e di comunicazione visiva dell'idea progettuale. Le competenze acquisite in questo campo costituiscono pertanto la base culturale e strumentale indispensabile tanto all'attivita' di progettazione, quanto alle operazioni di rilievo e di analisi interpretativa dell'architettura stessa.

    In particolare gli insegnamenti relativi al disegno e al rilievo dell'architettura riguardano le basi teoriche e le conoscenze pratiche necessarie al raggiungimento della piena padronanza sia dei metodi fondamentali di rappresentazione che delle principali tecniche del linguaggio grafico e multimediali, ai fini della loro applicazione al processo progettuale in ogni sua fase, da quella di impostazione, a quella di elaborazione e approfondimento alle varie scale, a quella di definizione esecutiva secondo le norme e le convenzioni del disegno tecnico; trattano delle applicazioni di geometria descrittiva, fondamento della scienza della rappresentazione; affrontano infine le metodologie di rilievo architettonico e urbano, di tipo diretto e strumentale, con le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica.

    L'insegnamento dell'informatica grafica, specifico per gli allievi del corso di laurea, riguarda le basi teoriche...

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