Iscrizione della denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.

IL DIRETTORE GENERALE

per la qualita' dei prodotti agroalimentari

Visto il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio 1992 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari;

Considerato che, con regolamento (CE) n. 417/2006 della Commissione del 10 marzo 2006, la denominazione «Melannurca Campana» riferita alla categoria degli ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati, e' iscritta quale indicazione geografica protetta nel registro delle denominazioni di origine protette (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.) previsto dall'art. 6, paragrafo 3, del regolamento (CEE) n. 2081/92;

Ritenuto che sussista l'esigenza di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il disciplinare di produzione e la scheda riepilogativa della indicazione geografica protetta «Melannurca Campana», affinche' le disposizioni contenute nei predetti documenti siano accessibili per informazione erga omnes sul territorio italiano;

Provvede alla pubblicazione degli allegati disciplinare di produzione e scheda riepilogativa della indicazione geografica protetta «Melannurca Campana», registrata in sede comunitaria con regolamento (CE) n. 417/2006 del 10 marzo 2006.

I produttori che intendono porre in commercio la denominazione «Melannurca Campana» possono utilizzare, in sede di presentazione e designazione del prodotto, la menzione «Indicazione geografica protetta» solo sulle produzioni conformi al regolamento (CEE) n. 2081/92 e sono tenuti al rispetto di tutte le condizioni previste dalla normativa vigente in materia.

Roma, 30 marzo 2006

Il direttore generale: La Torre

SCHEDA RIEPILOGATIVA REGOLAMENTO (CEE ) N. 2081/92 DEL CONSIGLIO

Melannurca Campana

nazionale del fascicolo: 3/2001

(N. CE: )

DOP( ) - I.G.P. (X)

La presente scheda costituisce una sintesi redatta a scopo informativo. Per un'informazione completa, gli interessati e in particolare i produttori dei prodotti coperti dalla IGP in questione sono invitati a consultare la versione integrale del disciplinare presso i servizi o le associazioni nazionali oppure presso i servizi competenti della Commissione europea. 1. Servizio competente dello Stato membro.

Nome: Ministero delle politiche agricole e forestali.

Indirizzo: via XX Settembre, 20 - 00187 Roma.

Recapito telefonico: 06/4819968, fax 06/42013126, e-mail: QTC3@politiche agricole.it 2. Associazione richiedente.

2.1. Nome:

  1. Associazione produttori ortofrutticoli e Mela Annurca» (A.P.O.M.A.);

  2. Associazione produttori ortofrutticoli Irpino-Sanniti (A.P.O.I.S.).

    2.2. Indirizzo:

  3. via G. Pica, 62 - 80142 Napoli, tel. 081/266244;

  4. via XXIV Maggio, 22 - 84100 Benevento, tel. 0824/316556

    2.3. Composizione: produttori/trasformatori (x) altro ( ). 3. Tipo di prodotto.

    classe 1.6 ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati. 4. Descrizione del disciplinare (riepilogo delle condizioni di cui all'art. 4, paragrafo 2).

    4.1 Nome: Melannurca Campana.

    4.2 Descrizione: all'atto dell'immissione al consumo, il prodotto, allo stato fresco, ammesso a tutela deve avere le seguenti caratteristiche: Per la varieta' Annurca:

    forma: frutto appiattito-rotondeggiante o tronco conico breve, simmetrica o leggermente asimettrica;

    dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g a frutto (valori minimi ammessi); nel caso sia prodotto su Franco e ammesso un diametro di 55 mm ed un peso di 80 g a frutto (valori minimi ammessi);

    buccia: di medio spessore o spessa, di colore, alla raccolta, giallo-verdastro con striature rosse sul 50-80% della superficie e con sovraccolore rosso sul 90-100% della superficie dopo il periodo di arrossamento a terra; nel caso sia prodotto su Franco e' ammessa una buccia di medio spessore o spessa, di colore, alla raccolta giallo-verdastro con striature rosse sul 40-70% della superficie e con sovraccolore rosso sull'85-95% della superficie dopo l'arrossamento a terra;

    epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti, mediamente rugginosa in particolare nella cavita' peduncolare;

    polpa: bianca, molto compatta, croccante, mediamente dolce-acidula, abbastanza succosa, aromatica e profumata, di ottime qualita' gustative;

    resistenza alle manipolazioni: ottima;

    durezza: (al penetrometro con puntale di 11 mm) alla raccolta non inferiore a 8,5 kg e a fine conservazione non inferiore a 5 kg; nel caso sia prodotto su Franco e' ammessa una durezza al penetrometro alla raccolta di 9 kg e a fine conservazione 5 kg (valori minimi ammessi);

    residuo refrattrometrico: alla raccolta di 11,5° Bx, a fine conservazione 12,° Bx (valori minimi);

    acidita' titolabile: alla raccolta non inferiore a 9,0 meq/100 ml di succo; a fine conservazione non inferiore a 5,6 meq/100 ml di succo. Per la varieta' Rossa del sud:

    forma: frutto appiattito-rotondeggiante o tronco conico breve, simmetrica o leggermente asimmetrica;

    dimensioni: non inferiori a 60 mm di diametro, ed un peso di 100 g a frutto;

    buccia: di medio spessore, di colore giallo con sovraccolore rosso sul 90-100% della superficie;

    epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti, con tracce di rugginosita', in particolare nella cavita' peduncolare;

    polpa: bianca, compatta, croccante, mediamente dolce-acidula e succosa, aromatica e profumata, di buone qualita' gustative;

    resistenza alle manipolazioni: ottima;

    durezza: (al penetrometro con puntale di 11 mm) alla raccolta non inferiore a 8,5 kg, a fine conservazione non inferiore a 5 kg;

    residuo refrattrometrico: alla raccolta 120 Bx, a fine conservazione 12,50 Bx (valori minimi);

    acidita' titolabile. alla raccolta non inferiore a 7,7 meq/100 ml di succo, a fine conservazione non inferiore a 5,0 meq/100 ml di succo.

    4.3. Zona geografica.

    La zona di produzione della I.G.P. «Melannurca Campana», comprende i territori di alcuni comuni ricadenti nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno, individuati nel disciplinare di produzione.

    4.4. Prova dell'origine.

    Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna gli input (prodotti in entrata) e gli output (prodotti in uscita). In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall'organismo di controllo, dei produttori, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei trasformatori e dei confezionatori, e' garantita la tracciabilita' e la rintracciabilita' (da valle a monte della filiera di produzione) del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte dell'organismo di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo. Qualora l'organismo di controllo verifichi delle non conformita', anche solo in una fase della filiera produttiva, il prodotto non potra' essere commercializzato con l'indicazione d'origine protetta «Melannurca Campana».

    4.5. Metodo di ottenimento.

    Il disciplinare di produzione prevede tra l'altro che nella fase di coltivazione, l'allevamento delle piante avvenga a vaso «a pieno vento», anche se sono ammessi i nuovi sistemi di potatura purche' non modifichino le caratteristiche peculiari del prodotto. Il portinnesto piu' diffuso risulta ancora il franco, ma sono ritenuti idonei anche i portinnesti clonali. Il numero di piante per ettaro puo' variare fino ad un massimo di 1.200 piante/ha. La produzione massima consentita, pur con le variazioni indotte dall'andamento climatico stagionale, e' fissata in 35 t/ettaro. L'acqua di irrigazione deve presentare valori di salinita' non superiore a 1,1 E.C.W. La raccolta dei frutti dalla pianta e' effettuata a mano. E' tradizionalmente in uso, da tempo immemorabile, l'arrossamento a terra dei frutti nei cosiddetti «melai». Le mele sono poste su piccoli appezzamenti di terreno, sistemati «a porche» per evitare ristagni di acqua, su cui sono stesi strati di materiale soffice vario. I frutti sono disposti su una-due file esponendo alla luce soprattutto la parte meno colorata, e cio' si realizza rigirandoli periodicamente.

    Le operazioni di coltivazione, produzione e condizionamento devono essere effettuate, all'interno del territorio gia' definito al punto 4.3, al fine di garantire la tracciabilita' ed il controllo del prodotto.

    4.6. Legame.

    La coltura della Mela Annurca ha da sempre caratterizzato il paesaggio campano, grazie alle condizioni pedoclimatiche favorevoli, che ne hanno permesso la diffusione laddove i terreni o per matrice pedologica o per azione delle piogge (6000-7000 m3/ha dalla primavera all'autunno) hanno una profondita' utile alle radici maggiore di 80 cm, presentano valori di calcare inferiore a 10 e una salinita' espressa in mS/cm minore di 2. La Mela Annurca inizia a fiorire e a germogliare tardi sfuggendo cosi' le conseguenze negative delle basse temperature coincidenti con la fioritura ed il germogliamento. L'area interessata alla produzione della I.G.P. e' caratterizzata da un buon drenaggio; il terreno si distingue per la media tessitura (franco-limosa), nonche' per Ph compreso nell'intervallo 6,5-7,5,. Il fattore umano che accompagna attentamente l'intero ciclo di produzione della Mela Annurca e' fondamentale dalla coltivazione, alla raccolta, fino alla costruzione dei melai e alla tecnica di arrossamento. Il rapporto dell'Annurca con la Campania e' antichissimo, un legame che, partendo dall'epoca romana e dalla zona flegrea, e' andato consolidandosi nei secoli e che ha progressivamente coinvolto molte altre zone del territorio regionale; zone che, per selezionarsi in funzione dell'idoneita' ambientale, hanno richiesto secoli di laboriosa e paziente opera degli operatori agricoli locali. Da tempo immemorabile e in tutti i testi che trattano la materia, dire Mela Annurca e' dire Campania.

    In Campania, definita dai Romani Campania felix per la sua straordinaria posizione geografica, esiste da millenni una...

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