Meccanismi sanzionatori e premiali in ambito regionale e locale; nuove competenze per la Corte dei Conti
Autore | Mario Ristuccia |
Occupazione dell'autore | Procuratore generale della Corte dei conti. |
Pagine | 155-158 |
MECCANISMI SANZIONATORI E PREMIALI IN AMBITO REGIONALE E
LOCALE: NUOVE COMPETENZE PER LA CORTE DEI CONTI
M RISTUCCIA*
Il prolo dei meccanismi sanzionatori e premiali riguarda, allo stato, il progetto
di decreto legislativo in attuazione della delega contenuta nell’art. 2 l. n. 42/2009.
Le seguenti prime brevi osservazioni sulla materia saranno svolte avendo presen-
te, in prevalenza, per le misure «sanzionatorie», l’esercizio delle funzioni giurisdi-
zionali intestate alla Corte dei conti.
Il primo rilievo: il signicato da attribuire alla previsione di detti meccanismi nel
complessivo quadro della riforma e del connesso sistema dei controlli;
il secondo, più specico, è quello delle nuove competenze in materia attribuite
alla Corte dei conti.
Sotto il primo aspetto, prima di considerare i problemi connessi alle diverse tipo-
logie di intervenenti, interessa porre in evidenza come il ricorso ad interventi di na-
tura ««sanzionatoria» e «premiale» corrisponda, in una logica di continuità, ad una
tecnica legislativa già adottata dalla precedente normativa in materia nanziaria.
I principi del “dissesto”, del limite agli impegni di spesa corrente, del divieto di
indebitamento per investimenti e di assunzioni di personale a qualsiasi titolo, della
rideterminazione di indennità e gettoni presenza del presidente e della giunta sono
strumenti già utilizzati da tempo dal legislatore.
Per molte di dette misure, fuori cioè delle previsioni relative al «fallimento
politico del presidente della giunta regionale», della «decadenza automatica e
interdizione» dei funzionari regionali, del «fallimento politico del presidente di
provincia e del sindaco» nonché dell’obbligo di versamento all’entrata del bilan-
cio statale, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, della somma
corrispondente alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programma-
tico predeterminato, è anche evidente che dovrebbe parlarsi, più che di misure
sanzionatorie, di conseguenze od effetti giuridici del vericarsi di determinate
situazioni negative per gli equilibri economico-nanziari
Si tratta di una differenza sulla quale sarà poi necessario ritornare.
Ciò che complessivamente vale porre in luce, in relazione a tali diverse tipo-
logie di interventi normativi è da una parte la piena riaffermazione della assoluta
priorità degli obiettivi di stabilità e di equilibrio economico-nanziario e, dall’altra,
* Procuratore generale della Corte dei conti.
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