Massimario di legittimitá

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine81-148

    I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.


Page 81

@Abuso d'ufficio - Carattere sussidiario dell'incriminazione - Concorso con il reato di turbata libertà degli incanti - Esclusione per coincidenza delle condotte

Atteso il carattere sussidiario del reato di abuso di ufficio previsto dall'art. 323 c.p., deve escludersi il concorso con il reato più grave di turbata libertà di incanti, soprattutto quando vi è assorbimento del primo nel secondo a causa della coincidenza delle condotte.

    Cass. pen., sez. VI, 27 marzo 2003, n. 14380 (c.c. 11 dicembre 2002), P.G. in proc. Gallitelli ed altri. (C.p., art. 323; c.p., art. 353). [RV224679]


@Abuso d'ufficio - Casi non preveduti specificamente dalla legge - Sindaco - Opera abusiva

È configurabile il delitto di abuso d'ufficio nel comportamento del sindaco che, allo scopo di favorire un proprio parente, pur avendo ricevuto dai Vigili Urbani un verbale di accertamento e denuncia di un'opera abusiva, omette l'immediata adozione dell'ordinanza di sospensione dei lavori.

    Cass. pen., sez. VI, 23 gennaio 2003, n. 3380 (ud. 12 luglio 2002), Marrapodi R. (C.p., art. 323). [RV224053]


@Abuso d'ufficio - Casi non preveduti specificamente dalla legge - Vigile urbano - Accompagnamento nei propri uffici in assenza dei presupposti previsti dalla legge

Configura il delitto di abuso di ufficio la condotta del vigile urbano che, potendo procedere alla contestazione sul posto, disponga l'accompagnamento nei propri uffici, senza che la persona intimata abbia rifiutato di dichiarare le proprie generalità ovvero sussistano ragioni per ritenere la falsità delle dichiarazioni rese, in violazione di una specifica norma di legge (art. 11 del D.L. 21 marzo 1978, n. 59, convertito nella L. 18 maggio 1978, n. 191), provocando così un danno ingiusto, consistito in un'umiliante costrizione, percepita dalla vittima come conseguente ad un atteggiamento di vessazione del tutto inutile.

    Cass. pen., sez. VI, 4 marzo 2003, n. 9970 (ud. 4 febbraio 2003), Poletti Walter. (C.p., art. 323; D.L. 21 marzo 1978, n. 59, art. 11). [RV223973]


@Abuso d'ufficio - Casi non preveduti specificamente dalla legge - Violazione dell'obbligo di astensione - Requisito della doppia ingiustizia

Ai fini dell'integrazione del reato di abuso di ufficio, anche nel caso di violazione dell'obbligo di astensione, è necessario che a tale omissione si aggiunga l'ingiustizia del vantaggio patrimoniale deliberato, con conseguente duplice distinta valutazione da parte del giudice che non può far discendere l'ingiustizia del vantaggio dalla illegittimità del mezzo utilizzato. (Fattispecie relativa alla violazione del dovere di astensione da parte di un assessore comunale che aveva partecipato alla delibera con cui veniva liquidato il compenso al fratello per prestazioni professionali, compenso comunque corrispondente al dovuto.).

    Cass. pen., sez. VI, 11 marzo 2003, n. 11415 (ud. 21 febbraio 2003), Gianazza. (C.p., art. 323). [RV224070]


@Abuso d'ufficio - Concorso dell'extraneus - Condizioni di configurabilità - Fattispecie

In tema di abuso di ufficio, per configurare il concorso dell'extraneus nel reato, deve essere provata l'intesa intercorsa col pubblico funzionario o la sussistenza di pressioni o sollecitazioni dirette ad influenzarlo, non potendo dedursi tale collusione dalla semplice presentazione dell'istanza, ancorché oggettivamente infondata, e dal suo accoglimento. (Fattispecie relativa alla semplice domanda rivolta dal Sindaco alla Giunta di vedersi riconosciuta l'indennità di carica in misura doppia, pur mancando ogni accertamento su una pregressa attività lavorativa, con conforme delibera di giunta alla quale il Sindaco non aveva partecipato).

    Cass. pen., sez. VI, 31 marzo 2003, n. 15116 (ud. 25 febbraio 2003), Gueli. (C.p., art. 323; c.p., art. 110). [RV224690]


@Abuso d'ufficio - Elemento psicologico - Dolo - Necessità

Per la configurazione del reato di abuso di ufficio nella formulazione dell'art. 323 c.p. introdotta dalla L. 16 luglio 1997, n. 234, nel caso in cui il risultato dell'azione delittuosa consista nel cagionare un danno ingiusto, è indispensabile che tale danno sia conseguenza diretta ed immediata del comportamento dell'agente e quindi che sia da costui voluto quale obiettivo del suo operato, come si evince dall'avverbio intenzionalmente utilizzato dal legislatore. (Fattispecie in cui è stata esclusa l'ipotesi di reato per la dilazione della decisione di concedere l'autorizzazione per un passo carrabile giustificata dalla necessità di prevenire controversie con altre parti interessate e realizzata per acquisire ulteriori informazioni tecniche).

    Cass. pen., sez. VI, 11 marzo 2003, n. 11413 (ud. 17 febbraio 2003), P.G. in proc. Allegra. (C.p., art. 323; c.p., art. 43; L. 14 luglio 1997, n. 234, art. 2). [RV224069]


@Abuso d'ufficio - Violazione dell'obbligo di astensione - Indebito vantaggio patrimoniale o ingiusto danno patrimoniale - Necessità

Perché si configuri il delitto di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p. non è sufficiente che il pubblico ufficiale abbia emesso un atto violando il proprio dovere di astensione, è necessario che tale atto abbia arrecato un indebito vantaggio patrimoniale; invece se l'atto è conforme al trattamento riservato a tutte le altre istanze di identico contenuto presentate dagli altri cittadini non è idoneo a configurare l'illecito. (Fattispecie relativa al Sindaco che in violazione al dovere di astensione riconosceva all'istanza di sospensione di pagamento presentata dalla moglie l'esenzione dall'imposta di bollo conformemente a tutte le altre istanze presentate da altri cittadini).

    Cass. pen., sez. VI, 14 aprile 2003, n. 17628 (ud. 12 febbraio 2003), Pinto. (C.p., art. 323). [RV224683]


@Abuso d'ufficio - Violazione di legge - Incorporazione della regola violata, di natura extrapenale, nella norma incriminatrice - Esclusione

Nell'abuso di ufficio connesso a una violazione di legge, questa si pone come mero presupposto di fatto per l'integrazione del delitto, e lo specifico contenuto della regola violata non si incorpora nella norma penale e non va ad integrare la relativa fatti-Page 82specie. Ne consegue che la sussistenza di tale requisito di fatto deve essere ricercata nel momento stesso del reato e la valutazione del giudice non può che essere rapportata al contenuto che quella regola possedeva al tempo in cui il reato fu commesso, con l'effetto ulteriore che, in caso di modificazione successiva di tale regola, non trova applicazione l'art. 2 c.p., in quanto la nuova legge di riferimento non introduce alcuna differente valutazione in relazione alla fattispecie legale astratta disegnata dalla norma incriminatrice e al suo significato di disvalore (rimanendo immutato il presupposto della "violazione di legge"), ma modifica una disposizione extrapenale che si limita ad influire, nel caso singolo, sulla concreta applicazione futura della stessa norma incriminatrice, nel senso che la sussistenza del requisito della "violazione di legge" va verificata alla luce della nuova regola. (Nella specie, in cui l'abuso era consistito nell'adozione, da parte di dirigenti di un Ente ospedaliero, di delibere che avevano posto a carico dell'Ente medesimo le spese legali per la difesa, in un processo per concussione, di un primario chirurgo e di un'infermiera, in violazione dell'art. 41 D.P.R. n. 270 del 1987, la sopravvenienza, nel corso del processo, di una disposizione meno rigorosa - quella dell'art. 26 CCNL della dirigenza medica del SSN - aveva indotto il giudice di merito ad applicare l'art. 2, comma secondo, c.p., sia pure limitatamente alla posizione del medico; la Corte, nell'enunciare il principio sopra trascritto, ha posto in evidenza come anche la disposizione sopravvenuta, al pari della precedente, subordinasse l'obbligo dell'Ente alla riferibilità ad esso del fatto del dipendente, che era esclusa in ogni caso dalla condotta concussiva di entrambi i ricorrenti, pur restando intangibile la statuizione assolutoria del chirurgo in mancanza di ricorso del P.M.).

    Cass. pen., sez. VI, 7 marzo 2003, n. 10656 (ud. 15 gennaio 2003), Villani ed altro. (C.p., art. 2; c.p., art. 323; D.P.R. 20 maggio 1987, n. 270, art. 41). [RV224017]


@Acque pubbliche e private - Inquinamento - Analisi - Prelevamento dei campioni

In tema di disciplina degli scarichi, l'ispezione dello stabilimento industriale, il prelievo ed il campionamento delle acque reflue, le analisi dei campioni, configurano attività amministrative che non richiedono l'osservanza delle norme del codice di procedura penale stabilite a garanzia degli indagati e degli imputati per le attività di polizia giudiziaria, atteso che l'unica garanzia richiesta per le anzidette attività ispettive è quella prevista dall'art. 223 att. c.p.p. che impone il preavviso all'interessato del giorno, dell'ora e del luogo dove si svolgeranno le analisi dei campioni.

    Cass. pen., sez. III, 1 aprile 2003, n. 15170 (ud. 29 gennaio 2003), Piropan M. (D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152; att. c.p.p., art. 223; D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152, art. 59). [RV224456]


@Acque pubbliche e private - Inquinamento - Analisi - Prelevamento dei campioni

In tema di tutela delle acque dall'inquinamento non è necessaria la redazione del verbale relativamente alla indicazione delle metodiche seguite per il prelievo, il campionamento e le analisi, atteso che risulta sufficiente la possibilità per l'imputato di partecipare e controllare le operazioni, e ciò anche a mezzo di un proprio consulente.

    Cass. pen., sez. III, 1 aprile 2003, n. 15170 (ud. 29 gennaio 2003), Piropan M. (D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152). [RV224457]


@Acque pubbliche e private - Inquinamento - Analisi - Procedura di revisione

In tema di tutela delle acque dall'inquinamento non è applicabile...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT