Massimario di legittimità

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine1165-1184

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Amnistia, indulto e grazia - Indulto - Applicazione - Esclusione

La non applicabilità dell’indulto elargito con L. 31 luglio 2006 n. 241 alle pene inflitte per reati in relazione ai quali ricorre la circostanza aggravante di cui all’art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito nella L. 12 luglio 1991 n. 203 (agevolazione o metodo mafioso) opera anche per i delitti tentati.

    Cass. pen., sez. I, 18 novembre 2008, n. 43037 (c.c. 16 ottobre 2008), Oliveri. (D.L. 13 maggio 1991, n. 152, art. 7). [RV241835]

@Antichità e belle arti - Cose di interesse artistico e storico - Abusivo intervento su beni culturali - Esclusione

In tema di tutela penale del patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, né l’accertamento postumo di compatibilità con il vincolo culturale rilasciato dalla Soprintendenza né l’autorizzazione in sanatoria rilasciata dall’Autorità preposta esplicano effetto estintivo ovvero escludono la punibilità del reato d’abusivo intervento su beni culturali (art. 169, D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42, prima previsto dall’art. 118, D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490).

    Cass. pen., sez. III, 15 dicembre 2008, n. 46082 (ud. 8 ottobre 2008), Fiorentino e altro. (D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 118; D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42, art. 169). [RV241785]

@Antichità e belle arti - Cose di interesse artistico e storico - Abusivo intervento su beni culturali - Reato

In tema di tutela penale del patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, il reato d’abusivo intervento su beni culturali (prima previsto dall’art. 118, D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, oggi sostituito dall’art. 169, D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42) non ha carattere plurioffensivo, in quanto il bene tutelato è esclusivamente l’interesse strumentale al preventivo controllo da parte dell’Autorità preposta alla tutela dei beni culturali.

    Cass. pen., sez. III, 15 dicembre 2008, n. 46082 (ud. 8 ottobre 2008), Fiorentino e altro. (D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 118; D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42, art. 169). [RV241784]

@Associazione per delinquere - Associazione di tipo mafioso - Concorso esterno - Rilevanza causale

Il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa è integrato pur quando il soggetto abbia posto in essere un unico intervento, a carattere occasionale, che però abbia una rilevanza causale ai fini della conservazione e del rafforzamento dell’associazione.

    Cass. pen., sez. II, 10 settembre 2008, n. 35051 (ud. 11 giugno 2008), Lo Sicco. (C.p., art. 110; c.p., art. 416 bis). [RV241813]

@Associazione per delinquere - Associazione di tipo mafioso - Consenso anche implicito al reato - Necessità

La sola appartenenza all’organismo centrale di un’organizzazione criminale di stampo mafioso (nella specie «Cosa nostra»), investita del potere di deliberare in ordine alla commissione dei cosiddetti «omicidi eccellenti» pur costituendo un indizio rilevante, non ha, tuttavia, valenza dimostrativa univoca circa il contributo di ciascuno dei suoi componenti alla realizzazione del reato-fine, essendo necessario che i singoli componenti, informati in ordine alla delibera da assumere, prestino il proprio consenso, anche tacito, fornendo così il loro contributo allo specifico reato.

    Cass. pen., sez. I, 18 novembre 2008, n. 42990 (ud. 18 settembre 2008), Montalto e altri. (C.p., art. 416 bis; c.p.p., art. 192). [RV241820]

@Atti, pubblicazioni e spettacoli osceni - Atti osceni - Esibizione di organo genitale maschile - È tale

Integra il delitto d’atti osceni e non quello d’ingiuria l’esibizione dell’organo genitale maschile con palpeggiamento simulatorio di una masturbazione, in quanto tale condotta lede palesemente il comune sentimento del pudore attinente alla verecondia sessuale.

    Cass. pen., sez. III, 17 dicembre 2008, n. 46356 (ud. 5 novembre 2008), Sgarbi. (C.p., art. 15; c.p., art. 527; c.p., art. 594). [RV241791]

@Atti e provvedimenti del giudice penale - Declaratoria di determinate cause di non punibilità - Condizioni - Esistenza di causa estintiva

Sussistendo la causa di estinzione del reato della prescrizione, non è consentito al giudice esaminare il motivo di ricorso concernente la pretesa violazione del divieto di bis in idem ex art. 649 c.p.p., ai sensi e per gli effetti dell’art. 129, comma secondo, c.p.p., in quanto quest’ultima previsione – stabilendo che quando ricorre una causa di estinzione del reato ma dagli atti risulti evidente che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione o di non luogo a procedere con la formula prescritta – concerne solo le ipotesi di assoluzione con formula piena dell’imputato.

    Cass. pen., sez. V, 21 ottobre 2008, n. 39401 (ud. 18 settembre 2008), Pannofino e altri. (C.p.p., art. 129; c.p.p., art. 649). [RV241734]

@Avvocato - Giudizi disciplinari - Procedimento - Esposto nei confronti di avvocato per fatti estranei alla professione

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Il giudizio disciplinare instaurato, a seguito di esposto di un privato, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati nei confronti di un iscritto anche in relazione a fatti estranei all’esercizio della professione, rientra nel procedimento ex art. 598 c.p., sicché, in relazione alle offese contenute in detto esposto, è applicabile l’esimente di cui a tale norma.

    Cass. pen., sez. V, 26 novembre 2008, n. 44148 (ud. 25 settembre 2008), Santulli e altri. (C.p., art. 598). [RV241806]

@Azione penale - Querela - Remissione - Estinzione del reato

La remissione di querela estingue il reato anche se intervenuta nel giudizio di rinvio celebrato a seguito d’annullamento della Corte di cassazione intervenuto solo in punto di determinazione della pena.

    Cass. pen., sez. I, 18 novembre 2008, n. 42994 (ud. 7 ottobre 2008), Carissimi. (C.p., art. 152; c.p.p., art. 129; c.p.p., art. 624; c.p.p., art. 648). [RV241827]

@Azione penale - Querela - Termine - Decorrenza

È illegittima la decisione con cui il Tribunale, in sede di appello – confermando la sentenza del giudice di pace con la quale sia stata dichiarata l’improcedibilità dell’azione penale per tardività della querela – affermi che sia idoneo a costituire dies a quo utile ai fini della decorrenza del termine per proporre querela quello in cui il difensore, in sede civile, abbia conoscenza della notizia penalmente rilevante, in quanto, a tal fine, il dies a quo decorre dal giorno in cui la persona offesa, titolare del diritto di querela, abbia personalmente conoscenza di detta notizia, fermo restando che un’eventuale situazione di incertezza deve essere considerata in favore del querelante.

    Cass. pen., sez. V, 28 ottobre 2008, n. 40262 (ud. 19 settembre 2008), Franzì e P.C. (C.p., art. 120; c.p., art. 124; c.p.p., art. 336). [RV241737]

@Bellezze naturali (Protezione delle) - Vincoli - Nulla osta nelle aree protette regionali - Reato configurabile

In tema di tutela penale delle aree protette, integra il reato di cui agli artt. 13 e 30 della L. 6 dicembre 1991, n. 394 (legge quadro sulle aree protette) la mancanza del nulla osta dell’Ente parco in aree protette nazionali e non in quelle regionali, restando, in ogni caso, configurabile, in caso di violazione delle misure di salvaguardia previste per le aree protette regionali, il reato di cui agli artt. 6 e 30 della citata legge.

    Cass. pen., sez. III, 15 dicembre 2008, n. 46079 (ud. 8 ottobre 2008), Ballerio. (L. 6 dicembre 1991, n. 394, art. 13; L. 6 dicembre 1991, n. 394, art. 30). [RV241781]

@Calunnia e autocalunnia - Calunnia - Momento consumativo del reato - Competenza

Qualora nel ricorso per cassazione proposto avverso sentenza di condanna siano ravvisati gli estremi della calunnia, competente alla cognizione del reato – che è a consumazione istantanea – è il giudice che ha giurisdizione sul luogo in cui ha sede quello che ha emesso il provvedimento impugnato, a nulla rilevando il deposito dell’atto di impugnazione nell’ufficio di altra autorità giudiziaria che abbia l’obbligo di inoltrarlo a quella competente alla sua ricezione.

    Cass. pen., sez. I, 28 ottobre 2008, n. 40098 (c.c. 3 ottobre 2008), Confl. comp. in proc. Di Bari. (C.p.p., art. 582; c.p., art. 368). [RV241708]

@Casellario giudiziale - Non menzione della condanna - Eliminazione delle iscrizioni - Fattispecie

Allorché sia stato concesso il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, è illegittimo il certificato dei carichi pendenti rilasciato a richiesta dell’interessato, che ancora contenga il riferimento al procedimento nel quale sia intervenuta la relativa decisione, quantunque non ancora irrevocabile. (Nella specie, essendosi limitato il giudice dell’esecuzione a dichiarare l’illegittimità dell’iscrizione senza ordinarne la cancellazione, erroneamente ritenuta preclusa dal disposto degli artt. 4 e 5 della legge 20 marzo 1865 n. 2248, all. E, la Corte, nell’annullare senza rinvio tale decisione, ha provveduto direttamente a disporre la cancellazione).

    Cass. pen., sez. I, 28 ottobre 2008, n. 40100 (c.c. 7 ottobre 2008), P.M. in proc. Rocchetti. (D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 27). [RV241709]

@Cassazione penale - Declaratoria immediata di cause di non punibilità - Nullità di ordine generale - Rilevabilità

La nullità, ex art. 178, comma primo, lett. c) – conseguente alla pronuncia dell’ordinanza con cui il giudice revochi, senza sentire la difesa, l’ammissione di testi indicati da quest’ultima e tempestivamente eccepita – può essere, in presenza di una già dichiarata prescrizione del reato, dedotta e rilevata anche in sede di legittimità, qualora la sentenza di merito contenga la pronuncia di statuizioni in favore della parte civile.

    Cass. pen., sez. V, 21 ottobre...

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