Massimario di legittimità

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Amministratore condominiale- Nomina e revoca - Procedimento relativo - Natura

Il procedimento di nomina o di revoca dell'amministratore di condominio anche quando si inserisce in una situazione di conflitto tra i condomini o tra alcuni condomini e l'amministratore ha natura di procedimento di volontaria giurisdizione e, pertanto, si sottrae all'applicabilità delle regole dettate dagli artt. 91 e ss. c.p.c. in materia di spese processuali, le quali postulano l'identificabilità di una parte vittoriosa e di una parte soccombente in esito alla definizione di un conflitto di tipo contenzioso. Ne consegue che le spese relative al procedimento in oggetto devono rimanere a carico del soggetto che le abbia anticipate assumendo l'iniziativa giudiziaria e interloquendo nel procedimento.

    Cass. civ., sez. II, 30 marzo 2001, n. 4706, Santoro c. Rossi ed altro. (C.c., art. 1105; c.c., art. 1129; c.p.c., art. 91). [RV545343]


@Amministratore condominiale - Revoca - Decreto di revoca- Impugnabilità

È inammissibile il ricorso per cassazione proposto ex art. 111 Cost. contro il decreto con il quale la corte di appello provveda in sede di reclamo avverso il decreto del tribunale ex art. 1129 c.c. in tema di revoca dell'amministratore di condominio perché trattasi di provvedimento di volontaria giurisdizione non suscettibile di passare in cosa giudicata, potendo gli interessati nuovamente ricorrere al giudice per chiedere un altro provvedimento in senso difforme da quello precedente.

    Cass. civ., sez. II, 30 marzo 2001, n. 4706, Santoro c. Rossi ed altro. (C.c., art. 1129; c.c., art. 1131). [RV545342]

@Assemblea dei condomini - Deliberazioni - Condominio costituito da due soli condomini - Maggioranze

Nell'ipotesi di un condominio costituito da soli due condomini (cosiddetto condomini minimi) non si applica la disciplina dettata dall'art. 1136 c.c., la quale richiede per la regolare costituzione dell'assemblea e per la validità delle relative delibere maggioranze qualificate con riferimento al numero dei partecipanti al condominio ed in rapporto al valore dell'edificio condominiale; ma, in forza della norma di rinvio contenuta nell'art. 1139 c.c., le deliberazioni di detto condominio, ivi comprese quelle attinenti la nomina dell'amministratore, sono soggette alla regolamentazione prevista dagli artt. 1105 e 1106 c.c. per l'amministrazione della comunione in generale, di cui il condominio di edifici costituisce una specie.

    Cass. civ., sez. II, 30 marzo 2001, n. 4721, Condominio Via Peschiera 15 Genova c. Oliva. (C.c., art. 1105; c.c., art. 1106; c.c., art. 1136; c.c., art. 1139). [RV545349]

@Assemblea dei condomini - Deliberazioni - Impugnazioni - Legittimazione

In tema di azione di annullamento delle deliberazioni delle assemblee condominiali, la legittimazione ad agire attribuita dall'art. 1137 c.c. ai condomini assenti e dissenzienti non è subordinata alla deduzione ed alla prova di uno specifico interesse diverso da quello alla rimozione dell'atto impugnato, essendo l'interesse ad agire richiesto dall'art. 100 c.p.c. come condizione dell'azione di annullamento anzidetta, costituito proprio dall'accertamento dei vizi formali di cui sono affette le deliberazioni.

    Cass. civ., sez. II, 23 marzo 2001, n. 4270, Filaci c. Cond. Piazza Emanuele II Roma. (C.c., art. 1136; c.c., art. 1137; c.p.c., art. 100). [RV545126]

@Avviamento commerciale- Indennità- Immobile destinato ad attività professionale - Casa di cura per anziani

In tema di indennità per la perdita dell'avviamento commerciale di cui all'art. 34 della legge 27 luglio 1978, n. 392, esclusa, a norma dell'art. 35 della stessa legge, in relazione ai contratti di locazione di immobili nei quali venga esercitata un'attività professionale (avente un contenuto fiduciario, che prescinde dalla ubicazione dei locali nei quali l'attività medesima si svolge), nel caso di gestione di una casa di cura per anziani la sussistenza del diritto alla predetta indennità postula la prevalenza di un'attività organizzativa di natura strettamente imprenditoriale commerciale. Qualora, invece, prevalga un'opera definibile come professionale per la qualità e la quantità del personale impiegato e per il tipo delle prestazioni eseguite, deve escludersi la configurabilità del diritto alla indennità in questione.

    Cass. civ., sez. III, 28 marzo 2001, n. 4505, Beninati c. La Bella. (L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 34; L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 35). [RV545258]

@Azioni giudiziarie - Legittimazione dell'amministratore - Autorizzazione dell'assemblea- Necessità

La rappresentanza processuale dell'amministratore del condominio dal lato passivo ai sensi del secondo comma dell'art. 1131 c.c., non incontra, limiti quando le domande proposte contro il condominio riguardino le parti comuni dell'edificio, con la conseguenza che l'amministratore non necessita di alcuna autorizzazione dell'assemblea per resistere in giudizio e per proporre le impugnazioni che si rendessero necessarie, compreso il ricorso per cassazione, in relazione al quale è legittimato a conferire la procura speciale all'avvocato iscritto nell'apposito albo speciale a norma dell'art. 365 c.p.c.

    Cass. civ., sez. II, 15 marzo 2001, n. 3773, Cond. Via Iannelli 494 Napoli c. Donato. (C.c., art. 1131; c.p.c., art. 75; c.p.c., art. 100). [RV544807]

@Azioni giudiziarie- Legittimazione dell'amministratore - Ingiunzione per i contributi condominiali - Condizione

Il ricorso da parte dell'amministratore del condominio al procedimento monitorio ai sensi dell'art. 63 att. c.c. nei confronti del condomino moroso, in base al preventivo delle spese approvato dall'assemblea postula - avuto riguardo alla natura eccezionale della norma e del fatto che il decreto ingiuntivo presuppone l'esistenza di una prova scritta del credito proveniente dal debitore - la ricorrenza dell'approvazione del bilancio (preventivo o consuntivo) da parte dell'assemblea.

    Cass. civ., sez. II, 8 marzo 2001, n. 3435, Cond. Prealpi Bergamo c. Maggionati. (Att. c.c., art. 63). [RV544615]

@Azioni giudiziarie del condominio- Legittimazione dell'amministratore - Ingiunzione per i contributi condominiali - Ricevute mensili

Per l'emissione del decreto ingiuntivo costituisce prova scritta qualsiasi documento proveniente dal debitore o dal terzo, che abbia intrinseca legalità e sia idoneo a dimostrare il diritto fatto valere; pertanto, l'amministratore condominiale può chiedere l'emissione del decreto ingiuntivo per i contributi dovuti dai condomini anche in base alle "ricevute" di pagamento mensili, ma in questo caso non può ottenere la clausola di immediata esecutività ex art. 63 c.p. att. e trans. per la quale è necessaria l'allegazione dello stato di ripartizione della spesa approvata dall'assemblea. Page 464

    Cass. civ., sez. II, 29 marzo 2001, n. 4638, Lume c. Cond. Via F. Di Giorgi n. 4 Palermo. (C.c., art. 1130; c.c., art. 1131; c.p.c., art. 633; att. c.c., art. 63). [RV545315]

@Canone - Determinazione- Coefficienti correttivi del costo base - Tipologia

In materia di locazione di immobili urbani, il potere del giudice ordinario, ai fini della determinazione dell'equo canone nel giudizio intercorrente tra locatore e conduttore, di disapplicare, in via incidentale, l'atto amministrativo di classamento dell'immobile, in caso di ravvisata non corrispondenza, per originari errori o per intervenute modificazioni della situazione di fatto, tra la categoria catastale assegnata all'immobile e le effettive condizioni del medesimo, rilevanti al fine di determinare un classamento deteriore, manifestamente non determina una ingiustificata penalizzazione del proprietario sotto il profilo della ridotta redditività dell'immobile locato a fronte di una inalterata pressione fiscale, e quindi non si pone in contrasto con gli artt. 3, 42 e 53 Cost., posto che il proprietario non resta privo di tutela sul piano fiscale, potendo egli avvalersi del ricorso alle commissioni tributarie, alle quali è devoluta la cognizione delle controversie concernenti il classamento delle singole unità immobiliari ai sensi dell'art. 2, terzo comma, D.L.vo 31 dicembre 1992, n. 546.

    Cass. civ., sez. III, 6 aprile 2001, n. 5142, Inail c. Lubrano ed altri. (L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 16; D.L.vo 31 dicembre 1992, n. 546, art. 2). [RV545678]

@Cassazione civile- Motivi del ricorso - Vizi di motivazione - Omessa od erronea valutazione delle risultanze probatorie

Nel giudizio per cassazione, il ricorrente che deduce l'omessa o l'erronea valutazione delle risultanze probatorie ha l'onere di specificare il contenuto delle prove non (o male) esaminate, indicando le ragioni del carattere decisivo dell'asserito errore di valutazione, potendo solo in tale ipotesi il giudice di legittimità accertare - sulla base esclusivamente, in ossequio al principio di autosufficienza del ricorso, delle deduzioni esposte nello stesso e senza la necessità di indagini integrative - l'incidenza causale del difetto di motivazione e la decisività delle prove erroneamente valutate. (Nella specie, alla stregua del principio di cui alla massima, la S.C. ha giudicato inammissibile il ricorso proposto contro decisioni della corte di merito in tema di distacco di un condominio dall'impianto centrale di riscaldamento asseritamente contrastante con le risultanze peritali, per non aver il ricorrente riportato nell'atto di impugnazione il contenuto specifico e completo della relazione del c.t.u., e non aver fornito alcun dato valido per ricostruire, sia...

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