Massimario di legittimità

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Assemblea dei condomini - Convocazione - Ordine del giorno - Incompletezza

-In tema di condominio degli edifici, e con riguardo all'assemblea dei condomini, l'incompletezza dell'ordine del giorno contenuto nell'atto di convocazione dell'assemblea stessa determina non la nullità assoluta, bensì la semplice annullabilità della relativa delibera, con la conseguenza che questa dovrà essere impugnata nel termine di trenta giorni, giusta disposto dell'art. 1137 c.c.

    Cass. civ., sez. II, 9 gennaio 2004, n. 143, Paladino ed altri c. Cond. via Sapello 50 Genova. (C.c., art. 1136; c.c., art. 1137). [RV569354]

@Assemblea dei condomini - Deliberazioni - Assegnazione di posti-auto nel cortile - Innovazione vietata

-Costituisce innovazione, vietata ai sensi dell'art. 1120 secondo comma c.c., e, come tale, affetta da nullità, l'assegnazione nominativa da parte del Condominio a favore di singoli condomini di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio della seconda autovettura, in quanto tale delibera, da un lato, sottrae l'utilizzazione del bene comune a coloro che non posseggono la seconda auto- vettura e, dall'altro, crea i presupposti per l'acquisto da parte del condomino, che usi la cosa comune con animo domini, della relativa proprietà a titolo di usucapione, non essendo a tal fine necessaria l'interversione del possesso da parte del compossessore il quale, attraverso l'occupazione della relativa area, eserciti un possesso esclusivo, impedendo automaticamente agli altri condomini di utilizzarla allo stesso modo.

    Cass. civ., sez. II, 22 gennaio 2004, n. 1004, Cond. Dei Mille via XIV Maggio 1 c. Bianchi. (C.c., art. 1136; c.c., art. 1120; c.c., art. 1117; c.c., art. 1102). [RV569551]

@Azioni giudiziarie del condominio - Legittimazione - Pas- siva - Azioni confessorie e negatorie servitutis

-La legittimazione passiva dell'amministratore di condominio sussiste, con riguardo ad azioni negatorie e confessorie di servitù, anche nel caso in cui sia domandata la rimozione di opere comuni o (come nella specie) la eliminazione di ostacoli che impediscano o turbino l'esercizio della servitù medesima, non rendendosi necessaria l'integrazione del contraddittorio nei confronti dei condomini.

    Cass. civ., sez. II, 21 gennaio 2004, n. 919, Cond. via Vallombrosa 18 Roma c. Ludea Srl. (C.c., art. 1130; c.c., art. 1131; c.c., art. 1136). [RV569534]

@Beni materiali - Pertinenze - Costituzione del vincolo - Unità immobiliari ed aree di parcheggio

-Il vincolo di destinazione impresso alle aree destinate a parcheggio, interne o circostanti ai fabbricati di nuova costruzione (art. 41 sexies, legge n. 1150 del 1942), configura una limitazione legale della proprietà, di natura pubblicistica, in favore dei proprietari delle unità abitative site nei fabbricati, titolari del diritto reale d'uso della medesima, il quale non impedisce che il proprietario dell'area possa riservare a sé, o trasferire a terzi, il diritto di proprietà sull'intera area, o su parti di essa, fermo restando il succitato diritto d'uso da parte dei proprietari delle unità immobiliari site nel fabbricato, che tuttavia non esclude la facoltà dell'acquirente di una parte dell'area, di recintarla, o anche di edificare un box, se ciò non sia espressamente vietato dal regolamento condominiale e non leda il concorrente diritto degli altri condomini di utilizzare il bene comune in riferimento alla finalità consistente nel parcheggio dell'auto.

    Cass. civ., sez. II, 24 novembre 2003, n. 17882, Tiberio c. Reina. (L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 26; L. 6 agosto 1967, n. 765, art. 18; L. 17 agosto 1941, n. 1150, art. 41 sexies). [RV568418]

@Canone - Morosità - Sanatoria - Termine di grazia

-In tema di locazione di immobili urbani, il conduttore che, convenuto in un giudizio di sfratto per morosità, abbia richiesto in via subordinata la concessione del c.d. «termine di grazia», manifesta implicitamente una prevalente volontà solutoria incompati- bile con quella di opporsi alla convalida, che comunque non può più ritenersi condizionata alla mancata proposizione dell'opposizione, secondo quanto dispone l'art. 665 c.p.c., bensì del mancato pagamento del dovuto nel termine - che ha carattere perentorio - all'uopo fissato giusta il disposto dell'art. 55 L. n. 392/78, sicché, al mancato adempimento nel termine fissato dal giudice, consegue, l'emissione, da parte di questi, dell'ordinanza di convalida ex art. 663 c.p.c. Infatti per effetto del mancato pagamento, il procedimento retrocede alla fase precedente all'instaurazione del subprocedimento di sanatoria e il provvedimento da emettere è quello di convalida, che sarebbe stato emesso se il subprocedimento non fosse stato instaurato.

    Cass. civ., sez. III, 23 dicembre 2003, n. 19772, Megaservice Srl c. Centro Cittadino Catania Srl. (L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 55; c.p.c., art. 663; c.p.c., art. 665). [RV569208]

@Canone - Variazione - Sufficienza ai fini della novazione del rapporto di locazione - Esclusione

-La novazione oggettiva del contratto di locazione va ravvisata nella sola ipotesi in cui le parti sostituiscono all'originaria obbligazione una nuova obbligazione avente oggetto o titolo diverso, purché risulti in modo non equivoco la volontà di estinguere la precedente obbligazione e di sostituirla con una nuova, mentre non può presumersi la novazione del contratto in caso di mera adesione del conduttore ad una proposta del locatore di aumento del canone, laddove restino inalterati tutti gli altri elementi del rapporto e manchi l'espressa manifestazione di una volontà novativa.

    Cass. civ., sez. III, 25 novembre 2003, n. 17913, Cannavacciuolo c. Immobile Ge. ca. Srl. (C.c., art. 1230; c.c., art. 1231; c.c., art. 1571). [RV568433]

@Contratti in genere - Interpretazione - Accertamento del giudice di merito - Incensurabilità in cassazione

-In tema di interpretazione del contratto, il sindacato di legittimità puo avere ad oggetto non la ricostruzione della volontà delle parti, - che costituisce un accertamento in fatto non consen- tito in sede di legittimità - ma soltanto la individuazione dei criteri ermeneutici del processo logico del quale il giudice di merito si sia avvalso per assolvere i compiti a lui riservati, al fine di verificare se sia incorso in errore di diritto o vizi del ragionamento (nel caso di specie, la S.C. ha ritenuto esente da vizi la sentenza di merito che aveva interpretato la clausola di un contratto di locazione concluso tra un privato e un ente pubblico nel senso che le parti per la determinazione dell'ammontare definitivo del canone, si rimettevano Page 218 alla misura indicata dall'U.T.E., in quanto il necessario parere di quest'ufficio sarebbe arrivato dopo che la parte conduttrice era stata immessa nel godimento dell'immobile).

    Cass. civ., sez. III, 14 novembre 2003, n. 17248, MDP Srl c. Inpdap. (C.c., art. 1362). [RV568185]

@Contratti in genere - Interpretazione - Accertamento del giudice di merito - Incensurabilità in cassazione

-L'interpretazione del contratto è riservata al giudice di merito ed è censurabile in sede di legittimità solo per erronea o insufficiente motivazione, ovvero per violazione dei canoni di ermeneutica contrattuale. Quest'ultima violazione deve dedursi con la specifica indicazione nel ricorso per cassazione del modo in cui il ragionamento del giudice si sia discostato dai suddetti canoni, altrimenti la ricostruzione del contenuto della volontà delle parti si traduce nella mera proposta di una interpretazione, diversa da quella censurata inammissibile come tale in sede di legittimità. (Sulla base di tale principio la S.C. ha confermato la sentenza di merito che, nell'ambito di un contratto di locazione per uso abitativo - in deroga alla legge n. 392 del 1978, secondo la possibilità prevista dal decreto legge n. 333 del 1992, e in adesione alla «cosiddetta circolare Cristofori» - stipulato con l'Inail, aveva interpretato una clausola di riserva nel senso che la possibilità del conduttore di ottenere la modifica del canone sussistesse solo in presenza di provvedimenti legislativi - e giudiziari - in materia, aventi carattere generale.).

    Cass. civ., sez. III, 18 novembre 2003, n. 17427, Tonino ed altri c. Inail. (C.c., art. 1362; c.p.c., art. 360; D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 11). [RV568253]

@Contratto di locazione - Immobile non conforme alla disciplina edilizia e urbanistica - Barriere architettoniche - Divieto

-Nonostante la disciplina sulla rimozione delle barriere architettoniche, dettata dalla legge n. 118 del 1971 e dal D.P.R. n. 384 del 1978, abbia carattere cogente, la locazione di un immobile non ancora conformato alla suddetta normativa non è vietata, né sottoposta alla condizione legale del previo adeguamento, difettando una espressa previsione in tal senso da parte del legislatore.

    Cass. civ., sez. III, 15 dicembre 2003, n. 19190, Com. Roma c. IER Iniziative Edilizie Residenziali Srl. (L. 30 marzo 1971, n. 118, art. 27; D.P.R. 27 aprile 1978, n. 384). [RV568940]

@Contratto di locazione - Immobile...

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