Massimario di legittimità

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Appello civile - Acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado - Potere discrezionale del giudice di appello

-- L'acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., è rimessa all'apprezzamento discrezionale del giudice dell'impugnazione, per cui, se l'acquisizione non è disposta, non perciò è nullo il procedimento di appello o la sentenza che lo definisce. Tuttavia detta mancanza può costituire motivo di ricorso per cassazione se il ricorrente deduce che da detto fascicolo il giudice avrebbe potuto o dovuto trarre elementi decisivi su uno o più punti controversi della causa, non rilevabili aliunde, e li indica specificatamente.

    Cass. civ., sez. II, 10 maggio 2004, n. 8849, Paterniani c. Lani. (C.p.c., art. 347; att. c.p.c., art. 123 bis). [RV572761]

@Appello civile - Citazione di appello - Nullità - Sanatoria

-- La nullità dell'atto introduttivo del giudizio di appello, derivante dalla mancata enunciazione delle conclusioni, deve ritenersi sanata dalla costituzione dell'appellato, avendo l'atto raggiunto il suo scopo, con effetto sin dalla notificazione dello stesso atto di appello, atteso che, se l'appello è stato tempestivamente proposto, l'ordinanza che ne dispone l'integrazione vale ad escludere l'inammissibilità dell'impugnazione ed il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado.

    Cass. civ., sez. III, 5 maggio 2004, n. 8526, Santomero c. Meie Assicurazioni Spa. (C.p.c., art. 156; c.p.c., art. 164). [RV572629]

@Appello civile - Citazione di appello - Specificità dei motivi - Portata del principio

-- Il principio della specificità dei motivi di appello in quanto assolve alla duplice funzione di delimitare l'estensione del riesame domandato e di indicarne le ragioni concrete, postula la specificazione, sia pure in forma succinta, degli errores attribuiti alla sentenza di primo grado e non consente il generico richiamo alle difese svolte in tale sede. Pertanto alla parte volitiva dell'appello deve sempre accompagnarsi una parte argomentativa che confuti e contrasti le ragioni addotte dal primo giudice, con un grado di specificità dei motivi che, pur non potendo essere stabilito in via generale e assoluta, esige che alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell'appellante volte ad incrinare il fondamento logico-giuridico delle prime.

    Cass. civ., sez. lav., 11 maggio 2004, n. 8926, Biondi c. Inps. (C.p.c., art. 342; c.p.c., art. 434). [RV572785]

@Appello civile - Citazione di appello - Violazione del termine per comparire - Mancata costituzione dell'appellato

-- Qualora l'atto di appello indichi un termine per comparire inferiore a quello previsto dalla legge, in mancanza di costituzione dell'appellato il giudice deve ordinare la rinnovazione della citazione entro un termine perentorio e tale rinnovazione opera la sanatoria della nullità con effetto retroattivo ai sensi dell'art. 164, secondo comma, c.p.c., essendo la relativa norma compatibile con la disciplina del processo di appello.

    Cass. civ., sez. I, 5 maggio 2004, n. 8539, Usinor Italia Srl c. Min. Finanze. (C.p.c., art. 342; c.p.c., art. 163 bis; c.p.c., art. 164). [RV572643]

@Appello civile - Domande nuove - Inammissibilità - Rilevabilità d'ufficio in cassazione

-- Il divieto di proporre domanda nuova in grado di appello posto dall'art. 345 c.p.c. mira ad assicurare il rispetto del principio del doppio grado di giurisdizione, con la conseguenza che, ove proposta, ne va dichiarata (anche) d'ufficio l'inammissibilità, non rilevando in contrario che l'appellato abbia su di essa accettato il contraddittorio.

    Cass. civ., sez. II, 26 maggio 2004, n. 10146, Lazzarotto c. Tentori Montalto ed altro. (C.p.c., art. 345). [RV573170]

@Appello civile - Fascicolo d'ufficio - Acquisizione del fascicolo di ufficio di primo grado - Omissione

-- L'acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado nel processo d'appello, attuata, se del caso, con provvedimento di natura discrezionale, ha una funzione meramente sussidiaria, sicché la mancata acquisizione non vizia né il procedimento di secondo grado né la relativa sentenza e non può utilmente dedursi quale motivo di ricorso per cassazione, a meno che in conseguenza del mancato esame del fascicolo risultino trascurati decisivi elementi di giudizio, non rilevabili aliunde, che è onere della parte ricorrente indicare con precisione.

    Cass. civ., sez. III, 24 maggio 2004, n. 9985, Corrado c. Mazzoni. (C.p.c., art. 347; c.p.c., art. 360; att. c.p.c., art. 123). [RV573089]

@Appello civile - Inammissibilità - Dichiarazione - Formazione del giudicato

-- Ove il giudice d'appello abbia dichiarato inammissi- bile il gravame, ritenendolo privo di specificità, e ne abbia evidenziato anche, per mera completezza di esposizione, la eventuale infondatezza, la parte rimasta soccombente che ricorra in cassazione contro tale sentenza, ove intenda impedirne il passaggio in giudicato, ha l'onere di impugnare la relativa statuizione, da sola sufficiente a sorreggere la decisione, e non può, in particolare, limitarsi ad impugnare le sole affermazioni relative all'infondatezza nel merito della sua domanda od eccezione, dato che il passaggio in giudicato della pronuncia di inammissibilità priverebbe la medesima Page 414 parte dell'interesse a far valere in sede di legittimità l'erroneità delle suddette affermazioni.

    Cass. civ., sez. lav., 14 maggio 2004, n. 9243, Petruzzelis c. Regione Puglia ed altro. (C.p.c., art. 342; c.p.c., art. 360; c.p.c., art. 324; c.p.c., art. 100). [RV572887]

@Appello penale - Dibattimento - Rinnovazione dell'istruzione - Deduzione di nullità in appello

-- Quando in appello vengano dedotte nullità assolute o a regime intermedio che non si estendano al provvedimento che dispone il giudizio o alla sentenza di primo grado, ovvero si tratti di nullità relative, il giudice d'appello dichiara in ogni caso le nullità che non sono state sanate, ma non è tenuto a disporre la rinnovazione degli atti invalidi, ove ritenga che essi non forniscano elementi necessari al giudizio (fattispecie in tema di perizia).

    Cass. pen., sez. V, 13 maggio 2004, n. 22770 (ud. 15 aprile 2004), Righetti. (C.p.p., art. 604; c.p.p., art. 185). [RV228099]

@Appello penale - Dibattimento - Rinnovazione dell'istruzione - Presupposti

-- Nel giudizio d'appello, la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, prevista dall'art. 603 comma primo c.p.p., è subordinata alla verifica dell'incompletezza dell'indagine dibattimentale e alla conseguente constatazione del giudice di non poter decidere allo stato degli atti senza una rinnovazione istruttoria; tale accertamento è rimesso alla valutazione del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se correttamente motivata.

    Cass. pen., sez. IV, 22 aprile 2004, n. 18660 (ud. 19 febbraio 2004), Montanari ed altro. (C.p.p., art. 603). [RV228353]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Costituzione di parte civile - Patteggiamento a seguito di opposizione a decreto penale - Esclusione

-- Nell'udienza camerale fissata ai sensi dell'art. 447 c.p.p. per la decisione sulla richiesta di applicazione della pena, anche quando questa sia formulata in sede di opposizione a decreto penale, non è consentita la costituzione di parte civile ed è pertanto illegittima, ove la stessa sia, ciononostante, avvenuta, la condanna dell'imputato alla rifusione delle relative spese.

    Cass. pen., sez. V, 12 maggio 2004, n. 22681 (c.c. 5 aprile 2004), Schipilliti. (C.p.p., art. 447; c.p.p., art. 464; c.p.p., art. 79). [RV228095]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Pena - Sanzione sostitutiva - Ragguaglio in euro

-- In sede di patteggiamento, l'arrotondamento della misura della pena sostitutiva, per effetto della conversione della lira in euro, va effettuato sul calcolo finale e non già preventivamente sul criterio di ragguaglio tra pena pecuniaria e pena detentiva (nella specie, la pena concordata era stata determinata con il preventivo arrotondamento del parametro di ragguaglio in e. 38).

    Cass. pen., sez. VI, 17 febbraio 2004, n. 6483 (c.c. 12 novembre 2003), P.G. in proc. Rossi. (C.p.p., art. 444; L. 24 novembre 1981, n. 689, art. 53; D.L.vo 24 giugno 1998, n. 213, art. 51; c.p., art. 135). [RV228264]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Pena - Sospensione condizionale - Applicabilità in mancanza di richiesta condizionata alla concessione del beneficio

-- Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta il giudice, se l'accordo tra le parti non è maturato a fronte di una richiesta condizionata in tal senso, non può disporre la sospensione condizionale, non potendo travalicare i limiti del negozio che legittima la sentenza.

    Cass. pen., sez. IV, 14 agosto 2003, n. 34352 (c.c. 13 maggio 2003), Borzi. (C.p., art. 163; c.p.p., art. 444). [RV228309]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Sentenza - Motivazione - Proscioglimento o assoluzione per mancanza, insufficienza, contraddittorietà degli elementi desumibili dal fascicolo del P.M

-- Nell'ambito del procedimento di applicazione concordata della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p. il giudice non può pronunciare sentenza di proscioglimento o di assoluzione per mancanza, insufficienza, contraddittorietà delle prove desumibili dal fascicolo del pubblico ministero, perché tale possibilità non rientra nè tra quelle esplicitamente indicate dall'art. 129, comma primo, c.p.p. nè, a causa dello stato in cui il processo si trova, tra le ulteriori cause di assoluzione o proscioglimento alle quali, all'esito dell'udienza preliminare o del dibattimento, può essere applicato l'art. 129 c.p.p. in forza della equiparazione delle formule dubitative a quelle di...

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