Massimario di legittimità

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@Appello civile - Citazione di appello - Esposizione sommaria dei fatti - Trattazione formalmente autonoma ed unitaria necessità

-- Il requisito della sommaria esposizione dei fatti richiesto dall'art. 342 c.p.c. non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria ma, in quanto funzionale alla individuazione delle censure mosse dall'appellante, può ritenersi soddisfatto anche qualora tale individuazione sia consentita anche indirettamente dal complesso delle argomentazioni svolte a sostegno dei motivi di appello, ed in mancanza ne consegue la nullità del relativo atto, che rimane sanata per effetto della costituzione dell'appellato, e non l'inammissibilità del gravame, che non è esplicitamente prevista da alcuna norma.

    Cass. civ., sez. lav., 3 gennaio 2005, n. 21, Minervini c. Sme di Perilli Cristoforo Ditta. (C.p.c., art. 342; c.p.c., art. 434). [RV579245]

@Appello civile - Citazione di appello - Specificità dei motivi - Funzione

-- I motivi di appello concorrono a determinare l'oggetto del relativo giudizio, e per questo profilo incidono sullo stesso esercizio del potere di impugnazione, non potendosi considerare proposti all'esame del giudice del gravame i capi della sentenza di primo grado che non siano stati, in concreto, oggetto di specifiche censure nell'atto di appello ed incorrendo in vizio di ultrapetizione il giudice di appello che estenda il proprio esame a parti della decisione di primo grado che pur genericamente investite dall'impugnazione in toto della sentenza, non siano state specificatamente censurate.

    Cass. civ., sez. III, 2 febbraio 2005, n. 2041, Alfano c. Acea Spa. (C.p.c., art. 339; c.p.c., art. 342). [RV579117]

@Appello civile - Eccezioni nuove - Eccezione di compensazione giudiziale dedotta in primo grado - Precisazione in appello dell'avvenuto accertamento del credito con sentenza passata in giudicato

-- Non costituisce eccezione nuova, inammissibile in appello, la compensazione giudiziale prospettata già in primo grado con riferimento a credito in corso di accertamento in diverso giudizio pendente fra le stesse parti, qualora la parte specifichi in appello che in detto secondo giudizio il credito è stato definitivamente accertato con l'efficacia di giudicato.

    Cass. civ., sez. III, 24 novembre 2004, n. 22133, Staniscia c. Costa. (C.c., art. 1241; c.c., art. 1243; c.p.c., art. 345). [RV579229]

@Appello civile - Improcedibilità - Per mancata restituzione del fascicolo dell'appellante - Tempestività della restituzione del fascicolo

-- Al fine della procedibilità dell'appello, la tempestività della restituzione del fascicolo dell'appellante, dopo il suo ritiro in occasione della chiusura dell'istruzione, va riscontrata, ove l'udienza di discussione fissata dall'istruttore sia stata rinviata, con riferimento alla nuova udienza collegiale, nella quale la causa sia stata effettivamente discussa ed assegnata a sentenza. ciò a prescindere dalla circostanza che il grave impedimento, giustificativo del rinvio a norma dell'art. 115 disp. att. c.p.c., sia stato menzionato nel processo verbale, o sia stato espressamente e correttamente valutato nel relativo provvedimento, vertendosi in tema di formalità non prescritte a pena di nullità, e di poteri discrezionali ed insindacabili del collegio, non abbisognanti di esplicita motivazione.

    Cass. civ., sez. II, 26 gennaio 2005, n. 1550, Giglio ed altro c. Bottino ed altri. (C.p.c., art. 348; att. c.p.c., art. 115). [RV579106]

@Appello civile - Prove - Giuramento - Ammissibilità

-- L'esistenza delle condizioni di ammissibilità del giuramento decisorio, concernenti la modalità della delazione, l'essenza della formula e la sua idoneità alla definizione del la lite, deve essere verificata dal giudice anche d'ufficio, e, pertanto, qualora il giuramento sia stato ammesso in primo grado, il giudice d'appello, investito della questione della decisorietà del giuramento, può verificarne la ricorrenza anche se il soccombente l'abbia contestata soltanto nella comparsa conclusionale del giudizio di secondo grado.

    Cass. civ., sez. I, 30 dicembre 2004, n. 24246, Galli c. Zangheri. (C.p.c., art. 233; c.p.c., art. 345; c.c., art. 2736). [RV579301]

@Appello penale - Cognizione del giudice di appello- Reformatio in peius - Obbligo del giudice di diminuire la pena complessiva

-- Il giudice dell'impugnazione, in assenza del gravame del P.M., non può irrogare una pena piú grave per specie e quantità rispetto a quella complessiva irrogata dal giudice di primo grado. Pertanto, quando il giudice di appello ha irrogato una pena di specie unica (pecuniaria o detentiva) al posto di una pena congiunta delle due specie (pecuniaria e detentiva), per valutare se sussiste violazione del divieto di reformatio in peius si deve far ricorso al ragguaglio tra pene pecuniarie e detentive ai sensi dell'art. 135 c.p.

    Cass. pen., sez. III, 24 settembre 2004, n. 37872 (ud. 26 maggio 2004), Bombardieri. (C.p., art. 135; c.p.p., art. 597). [RV230037]

@Appello penale - Decisioni in camera di consiglio - Concordato sui motivi di appello - Possibilità di valutare i motivi di impugnazione

-- In tema di cd. patteggiamento in appello, la rinuncia all'impugnazione preclude la valutazione dei motivi di impugnazione da parte del giudice del gravame, atteso che la rinuncia, limitando consapevolmente il devolutum alle que-Page 1234 stioni attinenti alla quantificazione della pena, impedisce al giudice di esaminare doglianze diverse da quelle non rinunciate.

    Cass. pen., sez. II, 14 settembre 2004, n. 36343 (ud. 12 luglio 2004), Piacenza. (C.p.p., art. 599). [RV230082]

@Appello penale - Decisioni in camera di consiglio - Procedimento - Impedimento a comparire del difensore

-- L'istituto dell'impedimento a comparire del difensore, previsto dall'art. 420 ter c.p.p. in relazione all'udienza preliminare, è applicabile nel giudizio abbreviato di primo grado, giusta il disposto dell'art. 441 c.p.p., e non anche nel giudizio camerale di appello. (Fattispecie in tema di astensione collettiva degli avvocati dall'attività giudiziaria, che, per le ragioni di cui sopra, non si è riconosciuto costituire legittimo impedimento del difensore ai fini del rinvio del procedimento svoltosi secondo il rito camerale ai sensi dell'art. 599 c.p.p.).

    Cass. pen., sez. VI, 15 ottobre 2004, n. 40542 (ud. 23 settembre 2004), Di Gregorio. (C.p.p., art. 127; c.p.p., art. 420 ter; c.p.p., art. 599). [RV230260]

@Appello penale - Dibattimento - Rinnovazione dell'istruzione - Condizioni

-- Nel giudizio d'appello, la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, prevista dall'art. 603 comma primo c.p.p., è subordinata alla verifica dell'incompletezza dell'indagine dibattimentale e alla conseguente constatazione del giudice di non poter decidere allo stato degli atti senza una rinnovazione istruttoria; tale accertamento è rimesso alla valutazione del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se correttamente motivata. (Fattispecie in cui il giudice di appello aveva respinto la richiesta di rinnovazione di alcune testimonianze, senza una specifica motivazione sul punto, limitandosi a ritenere superflua l'audizione dei testimoni in presenza della nuova documentazione prodotta dall'imputato).

    Cass. pen., sez. IV, 6 febbraio 2004, n. 4981 (ud. 5 dicembre 2003), P.G. in proc. Ligresti ed altri. (C.p.p., art. 603). [RV229666]

@Appello penale - Facoltà del giudice di appello - Qualificazione come ricorso per cassazioneInammissibilità

-- È inammissibile il ricorso per cassazione allorchè, proposta come appello l'impugnazione da un difensore non iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione, il giudice adito l'abbia correttamente qualificata ricorso, disponendo la trasmissione degli atti al giudice di legittimità, inammissibilità che si estende anche ai motivi nuovi presentati da difensore cassazionista dopo la scadenza del termine per impugnare.

    Cass. pen., sez. I, 28 settembre 2004, n. 38293 (ud. 16 settembre 2004), Oliari. (C.p.p., art. 568; c.p.p., art. 613). [RV229737]

@Appello penale - Incidentale - Dell'imputato per la condanna della parte civile al pagamento delle spese di primo grado - Ammissibilità

-- Qualora la parte civile proponga appello principale avverso una sentenza di proscioglimento, chiedendo l'affermazione della responsabilità dell'imputato agli effetti civili, con condanna al risarcimento dei danni ed alla rifusione delle spese, è ammissibile l'appello incidentale dello stesso imputato, volto ad ottenere la condanna della parte civile al pagamento delle spese del giudizio di primo grado, relativamente alle quali il giudice aveva omesso di provvedere, dovendosi ritenere che siffatta richiesta investa un punto - e cioè quello relativo ai rapporti tra le parti in ordine alle spese - ricompreso nell'oggetto dell'impugnazione principale.

    Cass. pen., sez. V, 6 agosto 2004, n. 33885 (ud. 16 giugno 2004), P.C. in proc. Masocco. (C.p.p., art. 576; c.p.p., art. 595). [RV229557]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Costituzione di parte civile - Spese processuali - Compensazione

-- Nel caso di procedimento definito mediante applicazione di pena su richiesta, ove sia costituita la parte civile, il giudice è tenuto a dare conto, sia pur succintamente, dei giusti motivi in base ai quali ritiene eventualmente di disporre la compensazione delle spese tra le parti, cosicchè il relativo obbligo di motivazione non può dirsi assolto attraverso formule di carattere astratto e non realmente esplicative della decisione assunta. (Nella specie è stata annullata una decisione motivata in relazione alla natura della controversia e alle modalità di risoluzione del processo).

    Cass. pen., sez. V, 20 ottobre 2004, n. 40839 (c.c. 20 settembre 2004), P.C.in proc. Zanni e altro. (C.p.p., art. 444; c.p.p., art. 606). [RV230008]

@Applicazione della pena su richiesta delle partiPena - Determinazione -...

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