Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. loc. cond. e imm. 2/2018
Massimario
Cosa giudicata civile
Limiti del giudicato – Limiti oggettivi – Controversie
relative alla risoluzione per inadempimento del contratto
di locazione.
L’ordinanza di convalida dello sfratto per morosità ha eff‌icacia
di cosa giudicata sostanziale su ogni questione in merito alla
risoluzione del contratto ed al possesso di fatto della cosa lo-
cata, ma non preclude, nell’autonomia dei rispettivi e correla-
tivi diritti, né al locatore di instaurare separato giudizio per il
pagamento dei canoni, né al conduttore di chiedere in giudizio
l’accertamento dell’obbligo del pagamento e di eccepire e con-
trastare, nell’indagine sui rapporti di dare e di avere in relazione
ai canoni, la misura di questi, tranne il caso in cui allo sfratto per
morosità si sia accompagnata contestualmente l’ingiunzione di
pagamento per i canoni, risultando, in tale ipotesi, coperti dal
giudicato anche i fatti impeditivi/estintivi del relativo obbligo.
(Nella specie la S.C., correggendo sul punto la motivazione della
sentenza di merito, ha escluso che vi fosse alcuna preclusione,
derivante dal passaggio in giudicato dell’ordinanza di conva-
lida di sfratto per morosità, riguardo all’esame dell’anteriore
domanda di accertamento degli inadempimenti del locatore, né
che potesse ritenersi assorbita l’eccezione di inadempimento ex
art. 1460 c.c., dedotta dal conduttore anteriormente all’intima-
zione della convalida, ancorchè non riproposta nel successivo
giudizio di sfratto per morosità). F Cass. civ., sez. III, 11 luglio
2017, n. 17049, S. c. P. (c.p.c., art. 658; c.p.c., art. 664; c.p.c.,
art. 669; c.c., art. 2909). [RV64496201]
Edilizia popolare ed economica
Assegnazione – Costituzione del condominio a seguito
della consegna degli alloggi – Gestione e regolamentazio-
ne di beni e servizi comuni.
In tema di edif‌ici realizzati da cooperative edilizie, ove all’as-
segnazione dell’alloggio da parte della cooperativa segua la
consegna dello stesso ai singoli assegnatari si origina, per fatto
concludente, il condominio – la cui costituzione, pur presup-
ponendo l’accordo di tutti gli interessati, non richiede alcuna
forma speciale – con la conseguenza che la "legitimatio ad cau-
sam" per tutte le vicende processuali relative alla regolamenta-
zione della gestione di beni e servizi comuni ed al recupero delle
quote di spesa dovute dai singoli assegnatari per la partecipa-
zione al godimento dei servizi di comune utilità spetta ad esso
condominio ed al relativo amministratore. F Cass. civ., sez. II, 14
luglio 2017, n. 17581, E. c. M. (c.c., art. 1117; c.c., art. 1123; c.c.,
art. 1135; d.p.r. 17 gennaio 1959, n. 2, art. 18). [RV64485301]
Enti pubblici locali
Comuni – Contabilità – Omessa indicazione in delibera
della spesa prevista e dei mezzi per farvi fronte.
La nullità, sancita dalla legge, per le delibere degli enti locali
come conseguenza dell’omessa indicazione della spesa ivi
prevista e dei mezzi per farvi fronte, riguarda solo le delibere
implicanti un esborso di somme certe e def‌initive, e non è ap-
plicabile nel caso di spesa non determinabile al momento della
relativa assunzione. (Fattispecie in tema di delibera comunale
di approvazione della stipula di contratto di locazione di terreno
privato da adibire a discarica provvisoria di rif‌iuti solidi urbani,
non contenente l’indicazione dell’impegno di spesa riguardante
l’obbligo di liberare l’area dai rif‌iuti al termine del rapporto loca-
tizio). F Cass. civ., sez. III, 11 luglio 2017, n. 17056, N. c. C. (r.d.
3 marzo 1934, n. 383, art. 284). [RV64496301]
Falsità in atti
Falsità ideologica – Falsità ideologica del privato in
atto pubblico – Attestazione di permanenza della morosi-
tà in procedimento di convalida di sfratto.
Integra il reato di cui all’art. 483 cod. pen. l’attestazione di per-
manenza della morosità resa dal locatore in un procedimento
per convalida di sfratto nonostante il pagamento parziale da
parte del locatario di due dei canoni mensili dovuti, accettati
dallo stesso locatore. (Nella specie, la Corte ha escluso la natu-
ra valutativa di giudizio di tale dichiarazione di persistente mo-
rosità effettuata dai locatori di un appartamento per il tramite
del loro difensore e procuratore). F Cass. pen., sez. V, 22 giugno
2017, n. 31078 (ud. 5 aprile 2017), P.C. in proc. Lunghi e altro
(c.p.p., art. 483; c.p.c., art. 663). [RV270346]
Limitazioni legali della proprietà nel con-
dominio
Apparecchi radiofonici e televisivi.
Con riguardo ad un edif‌icio in condominio ed all’installazione
d’apparecchi per la ricezione di programmi radiotelevisivi, il
diritto di collocare nell’altrui proprietà antenne televisive, ri-
conosciuto dagli artt. 1 e 3 della l. n. 554 del 1940 nonchè 231
del D.P.R. n. 156 del 1973, è subordinato all’impossibilità per l’u-
tente, onerato della corrispondente dimostrazione, di utilizzare
spazi propri o condominiali, giacché altrimenti sarebbe ingiu-
stif‌icato il sacrif‌icio imposto ai proprietari. F Cass. civ., sez. I, 7
luglio 2017, n. 16865, M. c. T. (l. 6 maggio 1940, n. 554, art. 1;
l. 6 maggio 1940, n. 554, art. 3; d.p.r. 29 marzo 1973, n. 156,
art. 231; d.l.vo 1 agosto 2003, n. 259, art. 91; d.l.vo 1 agosto
2003, n. 259, art. 209; c.c., art. 843). [RV64484301]
Misure cautelari reali
Sequestro preventivo – Sequestro f‌inalizzato alla con-
f‌isca – Bene utilizzato per commettere il reato di corru-
zione fra privati.
E soggetto alla conf‌isca obbligatoria di cui all’art. 2641 cod.
civ. e, pertanto, al sequestro preventivo, ai sensi dell’art. 321,
comma secondo, cod. proc. pen., il bene utilizzato per commet-
tere il reato di corruzione fra privati, dovendo attribuirsi tale
qualif‌ica con riferimento al momento storico del perfeziona-
mento dell’accordo criminoso (e verif‌icando che tale caratte-
ristica sia stata mantenuta nel momento successivo dell’esecu-
zione dell’accordo) quale mezzo concretamente utilizzato dalle
parti per far conseguire ad uno dei soggetti indicati dall’art. 2635
cod. civ. l’utilità illecita, indipendentemente dal fatto che il bene
stesso non sia strutturalmente funzionale alla commissione del
reato e che successivamente ad essa non abbia conservato una
destinazione illecita. (Fattispecie di sequestro f‌inalizzato alla
conf‌isca di immobile acquistato dal corrotto con mutuo pro-
prio, allo scopo di farne oggetto di un contratto di locazione
stipulato con il corruttore che prevedeva la corresponsione di
canoni superiore ai ratei mensili di mutuo, consistendo proprio
in tale differenza il prezzo del reato di cui all’art. 2635 cod. civ.;
nella circostanza, la S.C. ha ritenuto legittimo il diniego di resti-
tuzione dell’immobile anche dopo il venir meno del contratto di

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