Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 11/2018
Massimario
Acque pubbliche e private
Inquinamento – Avvelenamento di acque o di sostanze
alimentari – Natura del reato.
Per la conf‌igurabilità del reato di avvelenamento di acque o
sostanze destinate all’alimentazione, avente natura di reato di
pericolo presunto, è comunque necessario che un "avvelena-
mento", di per sé produttivo, come tale, di pericolo per la salute
pubblica, vi sia comunque stato; il che richiede che vi sia stata
immissione di sostanze inquinanti di qualità ed in quantità tali
da determinare il pericolo, scientif‌icamente accertato, di effetti
tossico-nocivi per la salute. (In motivazione la Corte ha precisa-
to che non è suff‌iciente il mero superamento dei "limiti soglia"
di carattere precauzionale, che costituiscono una prudenziale
indicazione sulla quantità di sostanza, presente in alimenti, che
l’uomo può assumere senza rischio, quotidianamente e sul lun-
go periodo). F Cass. pen., sez. IV, 6 giugno 2018, n. 25547 (ud. 10
maggio 2018), Comune di C. (c.p., art. 439). [RV272964]
Inquinamento – Avvelenamento di acque o di sostanze
alimentari – Natura potabile dell’acqua oggetto dell’av-
velenamento.
Le acque considerate dall’art. 439 cod. pen. sono quelle desti-
nate all’alimentazione umana, a prescindere dai caratteri bio-
chimici della potabilità secondo la legge e la scienza, sicché è
conf‌igurabile la fattispecie criminosa prevista dalla norma su-
indicata anche se l’avvelenamento riguardi acque batteriologi-
camente non pure dal punto di vista delle leggi sanitarie, ma
comunque idonee e potenzialmente destinabili all’uso alimenta-
re. F Cass. pen., sez. IV, 6 giugno 2018, n. 25547 (ud. 10 maggio
2018), Comune di C. (c.p., art. 439). [RV272965]
Antichità e belle arti
Cose di interesse artistico e storico – Illecito trasferi-
mento all’estero di cose di interesse storico od artistico
– Reato di cui all’art. 174 D.L.vo n. 42 del 2004.
Integra il reato di illecito trasferimento all’estero di cose di in-
teresse storico o artistico la condotta posta in essere dal citta-
dino straniero che, fornendo la propria disponibilità ad immet-
tere sul mercato estero i beni che i correi hanno materialmente
provveduto a trasferire fuori dal territorio nazionale, realizza un
concorso morale che si salda alla condotta materiale di trasfe-
rimento dei beni, sicché il reato si considera, ai sensi dell’art. 6,
comma secondo, cod. pen., commesso nel territorio dello Stato.
F Cass. pen., sez. VI, 18 aprile 2018, n. 17503 (ud. 24 gennaio
2018), S. (c.p., art. 6; c.p., art. 110; d.l.vo 22 gennaio 2004, n.
42, art. 174). [RV272909]
Associazione per delinquere
Associzione di tipo maf‌ioso – Concorso esterno – Sen-
tenza della Corte Edu del 14 aprile 2015, Contrada contro
Italia.
I principi affermati dalla sentenza della Corte EDU del 14 aprile
2015 nel procedimento Contrada contro Italia, in ordine alla na-
tura di fattispecie di creazione giurisprudenziale del concorso
esterno in associazione maf‌iosa, non possono essere estesi a
casi diversi, in quanto, fermi restando gli obblighi di conforma-
zione imposti dall’art. 46 CEDU, che operano limitatamente al
caso di cui si controverte, il sistema penale nazionale è ispirato
al modello della legalità formale in cui non solo non è ammissi-
bile alcun reato di "origine giurisprudenziale", ma la punibilità
delle condotte illecite trova il suo fondamento nei principi di
legalità e tassatività. (In motivazione la Corte ha affermato che
le Sezioni unite penali, con la sentenza n. 33478 del 2005, non
hanno dato vita ad una nuova fattispecie incriminatrice, ma,
attraverso la clausola generale prevista dell’art. 110 cod. pen.,
hanno riconosciuto la responsabilità per l’apporto che l’agente
fornisce al gruppo criminale, senza esserne aff‌iliato e nella con-
sapevolezza di tale estraneità). F Cass. pen., sez. I, 22 febbraio
2018, n. 8661 (c.c. 12 gennaio 2018), E. (c.p., art. 110; c.p., art.
416 bis; l. 4 agosto 1955, n. 848, art. 46). [RV272797]
Atti persecutori
Stalking – Estremi – Fattispecie di condotta posta in
essere in ambito militare.
Le pratiche persecutorie realizzate ai danni del lavoratore dipen-
dente e f‌inalizzate alla sua emarginazione (cosiddetto "mobbing")
possono integrare il delitto di maltrattamenti in famiglia esclu-
sivamente qualora il rapporto tra il datore di lavoro e il dipen-
dente assuma natura para-familiare, in quanto caratterizzato da
relazioni intense ed abituali, da consuetudini di vita tra i soggetti,
dalla soggezione di una parte nei confronti dell’altra, dalla f‌iducia
riposta dal soggetto più debole del rapporto in quello che ricopre
la posizione di supremazia. (Fattispecie in cui è stata esclusa la
conf‌igurabilità del reato in relazione alle condotte poste in essere
dai superiori in grado nei confronti di un appuntato dei Carabi-
nieri). F Cass. pen., sez. VI, 30 marzo 2018, n. 14754 (c.c. 13 feb-
braio 2018), P.C. in proc. M. (c.p., art. 572). [RV272804]
Atti sessuali con minorenne
Bene giuridico tutelato – Individuazione – Integrità
f‌isio-psichica.
Il bene giuridico del reato di atti sessuali con minorenne non è
la libertà di autodeterminazione dello stesso, non potendo egli
esprimere alcun consenso, ma l’integrità f‌isio-psichica del me-
desimo nella prospettiva di un corretto sviluppo della propria
sessualità. F Cass. pen., sez. III, 23 maggio 2018, n. 23205 (ud. 11
aprile 2018), G. (c.p., art. 609 quater). [RV272790]
Azione penale
Querela – Acquisizione della querela dopo la chiusura
dell’istruttoria dibattimentale e al momento della discus-
sione f‌inale – Legittimità.
È legittima l’acquisizione della querela dopo la chiusura dell’i-
struttoria dibattimentale, al momento della discussione f‌inale,
in quanto i documenti necessari alla verif‌ica sulla procedibilità
dell’azione penale possono essere acquisiti in qualunque mo-
mento nel giudizio di primo grado e di appello, trattandosi di
allegazione non sottoposta a forme e termini presidiati da san-
zioni processuali. F Cass. pen., sez. V, 30 marzo 2018, n. 14629
(ud. 16 gennaio 2018), C. e altro (c.p., art. 120; c.p.p., art. 336;
c.p.p., art. 431). [RV272849]
Circostanze del reato
Attenuanti – Circostanza attenuante della collabora-
zione ex art. 625 bis c.p. – Giudizio di comparazione tra
circostanze ex art. 69 c.p.
La circostanza attenuante ad effetto speciale di cui all’art. 625-
bis cod. pen. è soggetta all’ordinario giudizio di comparazione

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