Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. loc. cond. e imm. 2/2017
Massimario
Edilizia popolare ed economica
Assegnazione – Acquisto – Diritto di prelazione.
Il diritto di prelazione, previsto dall’art. 1, comma 6, della l. n.
560 del 1993 per l’acquisto degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica, richiede non solo che gli assegnatari e i familiari con-
viventi detengano l’immobile sulla base di un valido contratto di
locazione ad uso abitativo, ma anche che sussista il requisito ul-
teriore della effettiva e personale utilizzazione del bene da oltre
un quinquennio, gravando su colui che agisce per far valere tale
diritto l’onere di provare i relativi fatti costitutivi. (Nella fattispe-
cie, la S.C. ha ritenuto che la prova di tale ulteriore requisito non
potesse ritenersi raggiunta sulla base di una mera presunzione
di continuità della pregressa abitazione nell’alloggio, a fronte di
precise e convergenti circostanze sintomatiche di un def‌initivo
abbandono dello stesso, da parte dell’assegnatario, quale centro
dei propri affari ed interessi, costituite dal provvedimento di di-
stacco dell’interessato ad altro luogo di lavoro geograf‌icamente
distante, dall’avvenuto trasferimento dei familiari in altra città e
dalla sporadica presenza del dipendente nell’immobile). F Cass.
civ., sez. III, 26 luglio 2016, n. 15380, Cacace c. Rete Ferroviaria
Italiana Spa ed altro (l. 24 dicembre 1993, n. 560, art. 1; c.p.c.,
art. 2697; c.p.c., art. 2727; c.p.c., art. 2729). [RV641294]
Misure cautelari reali
Sequestro preventivo – Oggetto – Bene concesso in lo-
cazione
In tema di sequestro preventivo, il proprietario di una cosa
sequestrata, data in locazione a terzi, è legittimato a proporre
istanza di riesame, in quanto la "res" rimane nella sua disponibi-
lità giuridica, messa in pericolo dalla emissione di misure cau-
telari funzionali all’adozione di uno strumento, quale la conf‌isca
penale, idoneo a determinare la def‌initiva ablazione del bene.
F Cass. pen., sez. III, 25 ottobre 2016, n. 44901 (c.c. 9 febbra-
io 2016), Fraer Leasing Spa. (c.p.p., art. 321; c.p.p., art. 322;
c.p.p., art. 324). [RV267921]
Omicidio
Colposo – Fattispecie di decesso conseguente ad esala-
zioni di una caldaia non a norma di legge – Posizione di
garanzia del comodatario.
Nella ipotesi del decesso dell’inquilino di un immobile, conse-
guente alle letali esalazioni di una caldaia non a norma di legge,
è conf‌igurabile il reato di omicidio colposo nei confronti del
comodatario dell’immobile, titolare, unitamente al proprietario,
di una posizione di garanzia nei confronti del conduttore, a
condizione che siano accertati poteri di gestione e di ingerenza
sull’immobile medesimo.(Fattispecie in cui la Corte ha rigetta-
to il ricorso dell’imputato ritenendo che la stipula del contratto
di locazione e l’incasso del canone, da parte del comodatario,
costituissero prova dell’ingerenza di quest’ultimo nella ge-
stione dell’immobile). F Cass. pen., sez. IV, 17 ottobre 2016, n.
43861 (ud. 6 ottobre 2016), Aseleti (c.p., art. 40; c.p., art. 589).
[RV267837]
Parti comuni dell’edicio
Utilizzo del bene comune in via esclusiva, senza il con-
senso degli altri condomini.
L’utilizzazione in via esclusiva di un bene comune da parte del
singolo condomino in assenza del consenso degli altri condo-
mini, ai quali resta precluso l’uso, anche solo potenziale, della
"res", determina un danno "in re ipsa", quantif‌icabile in base ai
frutti civili tratti dal bene dall’autore della violazione. F Cass.
civ., sez. II, 28 settembre 2016, n. 19215, Immobiliare Mirella
s.a.s. c. Condominio "Le Pleiadi" (c.c., art. 1117; c.c., art. 2043;
c.c., art. 2056; c.c., art. 2697). [RV641289]
Prelazione e riscatto
Vendita dell’immobile – Esercizio del diritto di prela-
zione da parte del conduttore.
In tema di prelazione di immobili locati ad uso diverso da quello
abitativo, l’art. 38 della l. n. 392 del 1978, nel disciplinare l’eser-
cizio del diritto di prelazione da parte del conduttore, limita l’au-
tonomia negoziale del proprietario-venditore solo in relazione
alla scelta del compratore, mentre non impone alcun limite alla
determinazione del prezzo, né delle altre condizioni di vendita,
quale, tra le altre, la previsione del versamento, ad opera del
compratore, di un compenso in favore del mediatore incarica-
to alla vendita del bene. F Cass. civ., sez. II, 28 settembre 2016,
n. 19226, Cmur 87 Snc di Cerone e Muroni c. Ipi Iintermedia-
zione Srl (c.c., art. 1322; l. 27 luglio 1978, n. 392, art. 38).
[RV641339]
Tributi e nanze (in materia penale)
Reato di dichiarazione infedele – Mancata indicazione
di "redditi diversi" ai sensi dell’art. 67, comma primo, lett.
b, d.p.r. n. 917 del 1986 – Plusvalenza derivante da cessio-
ne di immobili in parte locati.
In tema di reati f‌inanziari e tributari, è conf‌igurabile il reato di
dichiarazione infedele, ai sensi dell’art. 4, D.Lgs. 10 marzo 2000,
n. 74, per omessa indicazione di "redditi diversi", derivanti dalla
cessione a titolo oneroso nel quinquennio di un immobile par-
zialmente locato, poichè l’art. 67, comma primo, lett. b, d.P.R.
n. 917 del 1986 stabilisce che, in caso di uso promiscuo di un
immobile (nella specie, in parte ceduto in locazione e in par-
te abitato da familiari), deve distinguersi, ai f‌ini impositivi, la
porzione che rientra nella previsione agevolativa, da quella che
invece ne è esclusa. F Cass. pen., sez. III, 7 settembre 2016, n.
37169 (ud. 9 giugno 2016), Romero (d.l.vo 10 marzo 2000, n.
74, art. 4; d.l.vo 24 settembre 2015, n. 158, art. 4; d.p.r. 22
dicembre 1986, n. 917, art. 67). [RV268048]

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